L'ora che uccide - Film (1936)

Piacevole episodio con omicidi, sedute spiritiche, col solito testamento da cambiare e con le ovvie conseguenze nefaste. Più che il ritmo elevato (che infatti tale non è), il film può contare su delle belle atmosfere e su una confezione più curata del solito. Buona anche la prova del cast. Quanto all'intrigo giallo, certi trucchetti all'epoca dovevano essere molto riusciti e funzionare meglio di oggi, così come il colpo di scena. Per chi ama la serie e per chi vuole passare una settantina di gradevoli minuti.

Il ritmo basso non aiuta di certo. Seppure le indagini siano abbastanza interessanti non mi ha soddisfatto molto, questo "episodio" del detective cinese. C'è qualche parentesi comica affidata al maggiordomo (ma chiaramente nei Charlie Chan con Sidney Toler le parentesi umoristiche sono molte di più).

Un'avventura piacevole di Chan, con una bella atmosfera tenuta in piedi dalle varie sedute spiritiche e da quel piccolo tocco paranormale dato alla pellicola. La prima parte è molto bella, peccato per i continui (e alla lunga ripetitivi) interventi comici del maggiordomo che finiscono per spezzare la tensione. Particolarmente originale il modus operandi per il secondo omicidio, non troppo difficile però l'identità del killer. Buono.

Dopo l'Egitto e la Cina continua il tour mondiale del detective di Biggers che si trova a Honolulu, altro suo luogo della memoria. L'impianto rimane quello classico ma una cura della sceneggiatura che insiste sull'umorismo e un Oland in forma che si concede anche qualche scena d'azione ne fanno uno dei migliori episodi della serie. Buoni anche l'intreccio noir, non scontatissimo, e il cast in cui emerge un divertente Mundin, che strappa quasi tutte le risate del film nei duetti con la Lawrence. Si lascia guardare con piacere.