Geometria di un delitto - Film (1969)

Un'attrice sul viale del tramonto sposa un ricco uomo destando le antipatie della di lei figlia, la quale intende sbarazzarsene somministrandole furtivamente dosi di lsd. Thriller che sulla carta poteva essere un piccolo classico ma che nella pratica non funziona troppo. La causa è da imputare a una regia maggiormente attenta a uno studio antropologico dei giovani ragazzi dell’epoca, riducendo la parte gialla a qualche scena madre nemmeno troppo accattivante. Belle le sequenze oniriche, ricche di colori sgargianti; sempre brava la Turner.

Stracult. Gustoso thriller all'Lsd con protagonista una sempre grande Lana Turner, come al solito a suo agio in foschi drammi/thriller familiari. Qui la nostra risulta vittima della diabolica macchinazione della figliastra e del suo amante manipolatore. Il film ha momenti visivi molto interessanti (le scene dei deliri sono realizzate egregiamente). La Turner favolosa come sempre, bravo il diabolico Chakiris. Anche la sceneggiatura è interessante, con un buon finale teatrale. E poi vedere la Turner in preda alla droga non ha prezzo!

Celebre attrice si ritira dalle scene per sposare un miliardario. La figlia dell'uomo, sobillata dal fidanzato avido, organizza un piano per far impazzire la matrigna, ricorrendo a massicce dosi di droga che le provocano incubi ed allucinazioni... Uno degli ultimi film di Lana Turner che a fine carriera si dedicherà soprattutto a teatro e tv: la diva è ancora bella e fascinosa, ma la sceneggiatura che le costruiscono attorno è forzata, gli effetti modesti, le prove degli altri attori mediocri partire da Chakiris che vorrebbe fare il bello e dannato ma ha solo la faccia da mariolo.