Trail mix-up - Corto (1993)

Terzo cortometraggio dedicato a Roger Rabbit nelle vesti di baby sitter. Questa volta dovrà occuparsi di baby Herman mentre sua madre andrà a caccia. I disastri ovviamente cominceranno dopo pochi secondi. Questa volta cambia lo scenario, che si sposta nel mezzo della natura (bellissime le scene che vedono i due passare da un tronco all'altro). Non manca neppure Jessica Rabbit nei panni della sensualissima guardiacaccia. Anche questo corto è molto divertente.

Gran finale per Roger Rabbit, con il terzo corto che, dopo Una pazza indigestione e Le montagne russe, viene travolto dalla pericolosa innocenza di Baby Herman, questa volta in gita in un parco naturale, tra animali e segherie. Sempre alto il tasso adrenalinico della narrazione e sempre frizzanti e divertenti le gag che vedono come vittima il povero maldestro coniglio. Risate garantite per le invenzioni surreali. Ridotto al minimo il finale metacinematografico: segno che lo sfruttamento dell’idea sta arrivando al capolinea.

Le avventure di Roger Rabbit e di Baby Herman (con una piccola partecipazione di Jessica Rabbit) in un parco nazionale americano. Ovviamente ne succedono di tutti i colori, con situazioni a rischio vita per il povero coniglio. Gag spassose e il solito ritmo per un corto che non mostra nulla di nuovo ma che è comunque piuttosto divertente, salvo forse il finale con il solito espediente da "fine riprese" stavolta meno efficace.

Il più folle dei corti con Roger Rabbit. Se l'inizio è rappresentato da una serie di gag più o meno riuscite (e slegate tra loro in alcuni casi), è la seconda parte a risultare davvero interessante e che dà motivo al corto d'essere visto. Una corsa senza sosta che coinvolge oltre ai due protagonisti anche un orso e un castoro, finendo per diventare talmente assurda e surreale da regalare risate senza sosta. Un finale davvero esplosivo, ritmato e animato con perizia.