E non se ne vogliono andare! - Miniserie TV (1988)

Storia di una famiglia medio borghese/impiegatizia negli anni Ottanta. Tutto qua? Sì, e ci basta pure. Capitani è maestro in queste faccende perché sa che in definitiva quello che conta, per tenere incollato lo spettatore sonnacchioso degli sceneggiati, sono la scrittura e una vivacità di situazioni. Il papà Turi Ferro dà quel tono di comicità tra l’irriverente e il rassegnato, la mamma Virna Lisi fa la Lisi che tutti conosciamo e, attorno a loro, sta il comparto giovanilistico dei tre figli. Eh... le belle famiglie italiane!

Ritratto di un'Italia ormai lontana: quella del benessere borghese, dove i problemi erano gravidanze inattese e (pseudo) conflitti tra figli e genitori. Ottima fiction che ben tratteggia una tipica famiglia italiana, romana per la precisione. Benissimo il cast: ogni personaggio è azzecato; ovviamente Turi Ferro e Virna Lisi rubano la scena a tutti, ma la Tessari, un particolarmente antipatico Bigotti e Ciavarro se la cavano ottimamente. Una delle poche fiction che salvo.

Gli anni Ottanta stanno per finire e per la fiction italiana incomincia la crisi: lo denotano le trame poverissime e superficiali - non giova neppure la proposta di inserire ex abrupto un paio di attimi tragici in un contesto da sit-com - e i personaggi stinti, vuoti e beoti della Danco, di Ciavarro e soprattutto della Tessari, ingenua e succube dell'abbietto fidanzato (Bigotti). Invece, fermissimi nella loro professionalità, cavalcano e sconfiggono la crisi gli eccellenti Turi Ferro e Virna Lisi, che riescono a frenare l'ira dello spettatore per aver perso tempo in un'inutile visione.