Più polizia che gangster; senza nemmeno essere un vero poliziesco, visto che molto spazio viene lasciato ai risvolti umani della vicenda e che la storia si esaurisce in una semplice caccia ai ladri compiuta da sei agenti della squadra speciale anticrimine. Ma il regista Patrick Yau (che agisce sotto la produzione del grande Johnnie To) è al solito più interessato agli aspetti visivi del film piuttosto che all'intreccio. Così pone moltissima attenzione al montaggio, segue i protagonisti con movimenti di macchina fluidi e confeziona un poliziesco in perfetto stile Hong-Kong, anche se all'azione si preferisce la descrizione dei personaggi attraverso dialoghi inusuali....Leggi tutto L'inaspettato fa capolino nel finale, con una sparatoria secca, essenziale, che in una stradina laterale, tra poche macchine parcheggiate, esplode con una ferocia inaudita, lontana dalla spettacolarità iperbolica propria dei capolavori classici del genere. La musica, che per tutto il film aveva rappresentato un elemento cardine e si era rivelata assolutamente perfetta, mai invasiva, scompare per lasciare spazio ai colpi di pistola e fucile, che rimbombano nel vicolo e colpiscono. I corpi si accasciano silenziosamente, si trascinano nel sangue e il dramma si consuma fino alla tremenda conclusione. E' facile immaginare quanto il film sia stato costruito in funzione di questa scena, fredda e implacabile, ma non va dimenticato che fin lì l'insieme era stato comunque assemblato con professionalità e gusto, a testimonianza di un cinema che mai dimentica quanto l'impatto audiovisivo sia fondamentale.
Buon poliziesco made in Hong Kong, in grado di rielaborare un plot semplicissimo e lineare, rendendolo avvincente e personalissimo. Il merito è soprattutto nella tecnica visiva, nelle inqudrature, nelle luci, nella capacità di unire la vicenda poliziesca all'indagine psicologica. Il gran finale non tradisce le attese, esplodendo in una memorabile e sanguinosa sparatoria. Un altro capitolo importante del proficuo cinema d'oriente.
"Distretto di polizia" a Hong Kong. Non vuol essere un'offesa al film di Yau, ma gli ingredienti mi sembrano quelli della famosa serie italiana: indagine sullo stesso piano della parte sentimentale e qualche scena d'azione (poche ma in perfetto stile Hong Kong, quindi buone) per ravvivare la vicenda. Quello che fa la differenza è il finale, capace di dare maggior senso all'intero film che fino a quel momento è stato buono ma non eccezionale: consigliato a chi detesta gli happy-end.
Il caso è l'elemento alla base di questa pellicola. Caso che spingerà alcuni ladruncoli a diventare efferati e spietati killer. Ma non solo l'imprevedibile porterà a creare e dissolvere legami ed emozioni nei personaggi del film. Poliziesco abbastanza classico ma mai noioso e banale, con un finale sorprendente e pessimista. Siamo già dopo il 1997 e lo sconforto si vede, un po' come nei film di Fruit Chan.
Un poliziesco bello e singolare. Il cinema di Woo è lontanissimo, dato che qui non ci sono eroi ma personaggi comuni e assolutamente umani. Il film si concentra più che altro sulla loro descrizione (nonostante la presenza di scene d'azione perfettamente eleborate) riuscendo a farci appassionare alle loro vite fino al crudo e pessimista finale. Ottimo il cast e bella colonna sonora. Molte analogie con la serie The shield. Notevole.
Decisamente buono questo film di Patrick Yau che, pur approfondendo i risvolti emotivi dei personaggi con una certa delicatezza, non lo fa a discapito di una buona dose di violenza, classica di questo genere (soprattutto nella parte finale del film). Le musiche, estremamente azzeccate, danno al film una marcia in più. Riuscito.
Tra le produzioni Milkyway sicuramente tra le meno esaltanti. Yau ci propone la radiografia di una Hong kong post ’97 ponendo in risalto la disperazione di una società che ricorre ai mezzi più estremi per sbarcare il lunario e il corpo di polizia addizionando sfera umana e lavorativa. I toni ironici mascherano un palpabile pessimismo di fondo alimentando così le incertezze presenti e future di un paese. Ma narrativamente non convince del tutto, lo score musicale è per lo più inadatto e il finale funziona ma appare piuttosto esagerato. Discreto.
Indagando sulla rapina in una gioielleria, una squadri di agenti si imbatte in una serie di efferati delitti, senza sospettare che i criminali in azione appartengono a due bande diverse.... Durante buona parte della sua durata, un poliziesco solido ma piuttosto convenzionale, compresi i risvolti sentimentali a cui ci ha abituato l'action hongkonghese. Ma, come recita il titolo, bisogna aspettarsi l'inaspettato: gli ultimi 8 minuti, segnati da uno scontro violentissimo non tanto nel volume di fuoco quanto nei suoi esiti, fanno del film uno dei più cupi e pessimistici del genere.
Forse uno dei meno noti del genere "heroic bloodshed". Co-prodotto da uno dei registi cardine del genere, Johnnie To, ha un soggetto abbastanza semplice: una banda di rapinatori che, a inizio film, tenta una rapina provocando morti tra civili e poliziotti, con conseguente caccia di questi ultimi alla banda. Anche la sceneggiatura non ha grandi guizzi. Il tutto, però, si concentrerà nel meraviglioso finale. Da vedere.
MEMORABILE: Il comico tentativo di fuga a piedi, a inizio film, di uno dei rapinatori; Il finale.
La caccia a una banda di efferati rapinatori si intreccia con le vicissitudini personali e sentimentali dei poliziotti sulle loro tracce. Apprezzabile l'intento di fare dei protagonisti delle persone normalissime (né eroi né santini), anche se dal punto di vista dell'approfondimento psicologico non tutto fila per il verso giusto (gli alleggerimenti umoristici funzionano poco). Fortunatamente c'è l'azione, concentrata soprattutto in testa e in coda, con un finale che, facendo onore al titolo, lascia letteralmente di stucco per la sua spietatezza. Convincenti le prove degli attori.
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HomevideoXtron • 15/02/12 17:08 Servizio caffè - 2149 interventi
Il dvd Dolmen ha una durata di 1h26m43s
DiscussioneZender • 22/11/13 07:48 Capo scrivano - 47787 interventi
Sì, come detto i film cinesi, coreani, di Hong Kong non si prende da Imdb il cast.
DiscussioneZender • 22/11/13 17:21 Capo scrivano - 47787 interventi
Sì, ma infatti è impossibile che abbiano tutti lo stesso nome; è strapieno di film coreani o cinesi coi nomi diversi, qui. E sarà sempre così, non esistendo un sito di riferimento.
DiscussioneDaniela • 23/11/13 15:03 Gran Burattinaio - 5927 interventi
Zender ebbe a dire: Sì, ma infatti è impossibile che abbiano tutti lo stesso nome; è strapieno di film coreani o cinesi coi nomi diversi, qui. E sarà sempre così, non esistendo un sito di riferimento.
Per quanto riguarda la grafia corretta dei nomi, mi pare che AsianWiki sia una discreta alternativa a IMDB per Cina, Giapponese, Corea del Sud e Thailandia. Che ne dici Zender?
DiscussioneZender • 24/11/13 10:26 Capo scrivano - 47787 interventi
ci abbiam provato con tanti, è sempre andata male. Ormai non è possibile correggere i duemila errori in database. Se volete copiare d Asianwiki va benissimo.