Messi - Storia di un campione - Documentario (2014)

Messi - Storia di un campione
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/06/15 DAL BENEMERITO PAULASTER
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Redeyes 16/07/15 16:15 - 2449 commenti

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A differenza del fuoriclasse del Barcellona, questo documentario non ha numeri e soprattutto non ha cambi di ritmo improvvisi e ubriacanti. Durante una noiosissima e biascicante cena si tenta di incensare le gesta del campione partendo dai primi calcetti al pallone. Partecipano amici, allenatori e campioni, ma più passano i minuti e più scema lo spettacolo delle magie del campione, che qui ben poco dicono. Sembra più un'occasione persa che una bella storia. Decisamente deludente.

Paulaster 17/06/15 16:09 - 4419 commenti

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Una cena (scelta infelice per il viavai dei camerieri e per i commensali col boccone in bocca) con ospiti le sezioni della vita del campione: i vecchi amici, i compagni di gioco, gli allenatori. Un film parlato dove i panegirici si sprecano quasi a farne un santino. Indiscutibili i contributi calcistici, specie quelli relativi alla fase adolescenziale, dove il talento lascia a bocca aperta. Messi non appare né lascia dichiarazioni e il quadro sembra monco. Tra gli altri, Menotti e Sabella sono banali, Cruijff è il più interessante; mancano Guardiola e Rijkaard.

Galbo 5/03/18 15:34 - 12392 commenti

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Un regista poco convenzionale come Alex de la Iglesia dirige un documentario che ha proprio nella convenzionalità il suo limite maggiore sebbene si tenti di movimentarlo con segmenti di finzione che illustrano vari segmenti della vita del campione. Il resto sprofonda in chiacchiere ricche di banalità che dipingono un santino piuttosto che un personaggio sportivo ed ingenerano solo noia. Banale.

Reeves 23/05/23 10:19 - 2214 commenti

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Di solito i ritratti monografici tendono alla beatificazione, ma qui Alex De La Inglesia (che paradossalmente è uno dei registi meno convenzionali sul mercato) sembra proprio esagerare. Leonard Messi è raccontato nelle sue difficili origini ma non si accenna al fatto che poi è diventato soprattutto una macchina per fare soldi, e lo era già quando questo documentario piuttosto inutile è stato realizzato.

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  • Discussione Fauno • 25/03/16 10:58
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Come giocatore era eccellente, come allenatore era meglio se chiudeva quella ciabatta che si ritrovava al posto della bocca. Pur non essendo assolutamente milanista poche altre volte ho calcisticamente goduto come per quel 4 a 0 clamoroso dopo che lui, quale allenatore del Barca, aveva detto peste e corna del calcio italiano se non dell'Italia. E poi attenzione, lui era la star più fulgida, ma l'Olanda era zeppa di fuoriclasse, non era l'Argentina dell'86 in cui a parte Maradona c'eran molti scarponi bucati.
    L'Olanda un mondiale l'avrebbe comunque meritato. Se quella palla di Rensenbrik a tempo quasi scaduto non fosse finita sul palo a Buenos Aires...E fra l'altro si dice che Cruijff a quel mondiale non ci sia andato anche perché aveva subito intimidazioni. E tante altre cose non son state chiare quell'anno. Gli ho sempre preferito Gerd Muller, perché come finalizzatore era insuperabile, ma Johann era molto più spettacolare, quindi l'appellativo di Profeta del gol era centrato nel film di Sandro Ciotti.
    Comunque riposa in pace.
  • Discussione B. Legnani • 25/03/16 11:00
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Come giocatore era eccellente, come allenatore era meglio se chiudeva quella ciabatta che si ritrovava al posto della bocca. Pur non essendo assolutamente milanista poche altre volte ho calcisticamente goduto come per quel 4 a 0 clamoroso dopo che lui, quale allenatore del Barca, aveva detto peste e corna del calcio italiano se non dell'Italia.

    Vero. Riuscì a far tifare per il Milan pure qualche interista e qualche juventino. O, per lo meno, a farli contenti perché il Barcellona aveva perso.
  • Discussione Didda23 • 25/03/16 11:11
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Però bisogna ammettere che come allenatore ha creato a Barcellona le basi per il Tiki-taka (evoluzione moderna del calcio totale)

    Ovviamente come calciatore è stato meglio.