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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Kung Fury
Anno: 2015
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Regia: David Sandberg
Note: Aka "Kung-fury", "Kungfury". Cortometraggio realizzato tramite crowfunding.
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Splendente recupero dell'estetica Anni Ottanta (compreso un effetto vhs sulla pellicola che di tanto in tanto fa passare strisce di disturbo e la gloriosa scritta “tracking”), KUNG FURY se ne distacca sostanzialmente per il ritmo indiavolato e la qualità degli effetti, chiaramente derivati dalle nuove frontiere digitali. A metà tra la parodia e un'estremizzazione dei cliché del tempo, racconta la storia di Kung Fury (Sandberg), un poliziotto che fa dell'agilità e dell'uso delle arti marziali i suoi punti di forza. Parla con voce roca, si presenta con bandana rossa e sguardo da duro (sembra un mix tra Johnny Depp e Charlie Sheen) e già dalle prime scene zompa tra i grattacieli saltando fuori...Leggi tutto dalla sua Lamborghini rossa in volo per sparare all'impazzata. L'intento di abbattere ogni briciolo di credibilità fa capolino dopo pochi secondi e l'accumulo di follie assortite, personaggi improbabili, tecniche differenti (c'è anche una parte a cartoni animati) e influenze ottantiane di ogni genere non può che divertire chi ha vissuto quegli anni. Hacker geniali, nazisti, barbari, Thor col suo martello, dinosauri... tutto viene frullato a velocità impressionante in un calderone che riesce persino a mantenere uno spiraglio di trama, col nostro eroe che deve tornare nei Quaranta per distruggere Hitler ma viene precipitato - per un difetto nel computer che gli permette il viaggio nel tempo – all'epoca dei vichinghi. Non si abbatterà, anche perché dalle acque d'un lago emergerà gigantesco Thor per dargli una mano. Gli autori hanno l'intelligenza di capire come un'idea e uno svolgimento simili non avrebbero potuto durare un'ora e mezza senza finire con lo stancare e si fermano alla mezz'ora, confezionando così un mediometraggio a tratti esilarante, sicuramente superiore alla media, scatenato e senza un attimo di sosta. La quantità di trovate che si mescolano agli spassosi omaggi di modelli ormai semidimenticati (il viaggio nel tempo guarda a TRON) è davvero considerevole, la regia è superba, le musiche tuttosynth perfette. Spettacolare!
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Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/06/15 DAL BENEMERITO FABBIU POI DAVINOTTATO IL GIORNO 17/08/15
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- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Schramm, Fulcanelli, Ryo - Grande esempio di cinema:
Belfagor, Jena, Gabigol - Davvero notevole!:
Marcel MJ Davinotti jr., Puppigallo, Redeyes, Yamagong, Giùan, Didda23 - Quello che si dice un buon film:
Fabbiu, Pigro, Galbo
Poliziotto, eletto dal potere del kungfury, viaggia nel tempo per sconfiggere il kungfuhrer Hitler. Mix di trovate bislacche e strampalate che sembrano suggerire una nuova corrente stile Troma, ma con un certo tipo di umorismo che a mio parere non regge troppo il gioco. Ciò che invece è a dir poco superlativo è il risultato visivo; il team è infatti riuscito a ricreare l'atmosfera concettuale degli anni 80 con un uso spettacolare del green screen, come non si era mai visto, e attraverso uno stile destinato a fare scuola.
MEMORABILE: Lo spot pubblicitario dell'apparecchio telefonico da automobile.
Folle omaggio ai b-movie polizieschi anni 80: un poliziotto che fa kung fu viaggia nel tempo per sconfiggere Hitler, il Kung Führer. Un delirante fumettone e videogame stracolmo di azione esagerata, in cui tutto è goliardicamente sopra le righe, in una fusione e confusione che mescola dinosauri e vichinghi, hackers e automobili parlanti, e con un tripudio di grossolani ammazzamenti e squartamenti che fanno solo ridere. Davvero ottimi gli effetti speciali, che si misurano con le esigenze narrative più assurde.
Quando follia e fantasia più sfrenate, sregolato genio e rigore di chi sa come organizzare il caos fannno teasobi-uta a quattro mani, la spregiudicatezza va premiata a prescindere dalle imperfezioni: in mezzora Sandberg manda al tappeto il più indemoniato dei Kaufmann in un imbizzarrito gorgo ove tutto è subordinato all'(amore per l')estetica late 70's-80's che tutto sovrintende e supervisiona dal proprio trono. Fumetto, cinema, telefilm, arcade-game (squisito l'omaggio a Kung-fu Master), Storia, spot-tv: l'onda d'urto immaginifica da 110 e lode fa strike di tutto, ed è Deliquio al Potere!
MEMORABILE: L'incredibile sbroscia di citazioni compresse in appena 29': Supercar, Manimal, Tron, gli arcade games, la Marvel, Automan, spot-tv, Shogun, anime...
Assolutamente geniale, un'esplosione di originalità tutta anni 80. Ci si ritrova tutto il meglio degli stereotipi che hanno fatto grande il genere action negli Usa in chiave fracassona/demenziale all'ennesima potenza! Ottimo il brano "True survivor" cantato da David Hasselhoff. Non credo esista al mondo qualcosa di più action di questo corto/mediometraggio. Imperdibile.
Davvero notevole questa parodia degli action-fanta-picchiaduro degli anni 80. Chi l'ha girato sapeva quello che doveva fare...e si vede. Non c'è un attimo di pausa; e le multiassurdità, condite con ironia, videopazzia e frasi sentenza fanno da piacevole contorno ad effetti, sia volutamente datati (ci sono persino danneggiamenti da vecchia videocassetta), che moderni e ben realizzati. Il risultato è una pellicola divertente, giustamente folle e ultrapompata, come Thor e i suoi amati muscoli. Da vedere. Nota di merito per l'inutile Triceratops e Kung Fuhrer con le sue mosse e gli esperimenti.
MEMORABILE: Il protagonista esordisce saltando da un grattacielo e aprendo la portiera dell'auto sparandole; Le comparse che si muovono a vanvera sullo sfondo.
Tutta l'esagerazione degli anni '80 concentrata in trenta minuti di pura follia che vedono protagonista il poliziotto Kung Fury e i suoi improbabili aiutanti contro Hitler, per l'occasione assurto al titolo di Kung Führer. Non c'è un secondo che non sia riempito con un'idea geniale e si rischia di perdere il conto di tutte le citazioni da quanto il ritmo è forsennato. Bellezze vichinghe armate di mitra, dinosauri parlanti e apoteosi videoludiche, il tutto coronato dal contributo musicale di Hasselhoff: come non sperare in un seguito?
MEMORABILE: "Fui colpito da un fulmine e morso da un cobra"; L'hacker che riesce a hackerare lo spazio-tempo e persino le ferite di Kung Fury.
Folle brodo anni ottanta, a tratti se non primordiale, preistorico, con estrema esposizione ai cliché delle pellicole picchiaduro/arti marziali di qualche anno fa. Un corto che suscita ilarità demente, gocce di malinconia e geniali giochi di parole, su tutti il Kung Fuhrer. Siamo talmente nello sciocco da credere di galleggiare in una dimensione Troma, ma questo diverte. Pupe poppute simil-russmeyeriane, pompati anziani Thor e colleghi triceratopi. Eccellente Hitler, notevoli le musichette. Grazioso (video)giochino per dilettarsi.
MEMORABILE: Il collega triceratopo; Thor; Il terzo Reich.
La maionese è impazzita e il cuoco pure ! Quintessenza di un'operazione nostalgia, assembla con un caos che ha la sua logica luoghi comuni cinematografici del cinema, della televisione e della cultura pop degli anni '80. Il risultato è divertente, con "chicche" geniali, vedi Barbarianna, Thor, Kung Fuhrer, i laser raptor e altro. Oltre le idee, da lodare il montaggio e lauto ironia di fondo, essenziale a tutta l'operazione. Inoltre dura poco: un lungometraggio su questa falsariga sarebbe stato troppo.
Dove si nascondeva questo pazzo regista sino a ora? Dategli subito un budget milionario per fare un film! Il prodotto è pazzesco, ma ripensandoci la sua forza è anche il fatto che in 30 minuti sono condensati tutti i deliri di uno scrittore senza freni alcuni, fantasia sconfinata, che mescola in maniera tanto assurda quanto geniale anni 80, arti marziali, retro-tecnologia, nazismo, mitologia nordica, dinosauri, robot, in un mondo in cui puoi aspettarti di tutto, poiché non ha regole. Stupendo, commuove dalle risate.
MEMORABILE: Thor e i suoi pettorali; La strage dei nazisti; Il coin-up impazzito; Il partner triceratopo; Lo scontro fra il T-Rex e l'aquila di Hitler.
Nell'epoca della vaporwave e del retro-passatismo formato Vice, un film come Kung Fury non stupisce più di tanto. E' in realtà proprio il modo in cui Sandberg frulla tutti i tropi dell'industria vhs anni '80 a lasciare piacevolmente sorpresi, risultando nell'allegra irrisione di un decennio dove non di rado trash e immaginazione andavano di pari passo. Un lavoro di entomologia stilistica che sorprende e (soprattutto) fa sbellicare dalle risate. Una scemenza spettacolare, di dimensioni galattiche: e magari tutte le scemenze fossero così!
MEMORABILE: Il citazionismo spinto, dal primo all'ultimo fotogramma; Il tema-tormentone "True Survivor", cantato da uno smagliante David Hasselhoff
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Visceralmente divertente e per lunghi tratti perfino impagabile omaggio-parodia al fanta-technology degli anni '80. Sandberg aggira i pericoli dell'operazione nostalgia, sussiegosa e ricattatoria, con un distacco sarcastico dietro il quale appare però sempre palpitante l'affetto per l'epoca in cui ci (mal)capitò di essere teenager. Il rischio è quello dell'ipertrofia incontinente ma il non sense è gestito con ammirevole disinvoltura. Indimenticabili il poliziotto Triceracop, le vikinghe Barbarianna e Katana e ovviamente l'immarcescibile Kung Fuhrer.
Incredibile! Ma l'hanno visto Tarantino e Rodriguez? Sandberg concentra in trenta minuti tutto il cinema eighties e anche di più: gli action da duri ottantiani, il kung fu, i ninjia, Ken il Guerriero, i videogiochi arcade, Double Dragon, i viaggi nel tempo alla Ritorno al futuro, Conan il barbaro eccetera e per non farsi mancare niente Hitler, Thor, i dinosauri. Da vedere per credere! Il tutto a un ritmo ultraforsennato che non permette quasi di cogliere tutti i riferimenti. Incredibili effetti speciali amatoriali. Unico!
MEMORABILE: Lo scontro col videogioco impazzito su Ferrari; Il viaggio nel tempo contro Hitler Kung Fuhrer.
Un'opera geniale che rievoca in tutto e per tutto gli Anni Ottanta, sia nello stile delle riprese (con tanto di bassa definizione tipica di un prodotto in vhs), sia nelle scelte narrative. Un'operazione molto autoironica che non si fa mai prendere sul serio e riesce a rendere "credibili" elementi eterogenei. Un'opera degna della fantasia di un bambino, pura e priva di qualsivoglia traccia provocatoria. Ci si diverte e è un piacere essere travolti da una marea di situazioni assurde che miracolasamente funzionano. Incredibile.
MEMORABILE: Indietro nel tempo; Nel terzo reich.
Divertissement definitivo che racchiude in sé il kitsch ottantiano, dal mondo videoludico (Street fighter, Golden Axe e i cabinati coin-up) al cinema muscolare d'azione fisiologicamente fecondo di forzature, machismo, sensi di colpa per drammi personali telefonati nonché improbabile guerriglia per grattacieli. Fanno capolino surrogati di Tron, amici nerd hacker onnipotenti, viaggi nel tempo in epoca vichinga con dinosauri cibernetici; e, ovviamente, l'immancabile Terzo Reich alla Wolfenstein. Pastiche anni '80 glorioso e perfetto.
MEMORABILE: Triceracop, collega inutile; Barbarianna e Katana (usa un Uzi); "Non ce l'avrebbe fatta"; "Sono stato colpito da un fulmine e poi morso da un cobra".
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- Colonna sonora dei titoli di testa, imperdibile.
https://www.youtube.com/watch?v=ZTidn2dBYbY - Visionabile gratuitamente sul canale ufficiale Laser Unicorn:
https://www.youtube.com/watch?v=bS5P_LAqiVg - Fabbiu, Hasselhoff su Imdb è dato esclusivamente come voce. E' così?
- tecnicamente si, ma non del tutto, dovessi essere più chiaro farei uno spoiler del finale; comunque anche volendola considerare solo una voce, mi sembrava carino accreditarlo visto che prende parte fisicamente anche nel videoclip della colonna sonora (ho postato il link nella sezione musica)
- un altro titolo croccante che mi tocca lasciar raffreddare per esubero di visioni. anche se durando solo mezzoretta potrei farcela.
- Schramm, è una mezz'ora che si manda giù tutta d'un fiato, anche se dal punto di vista della comicità (che è più una comicità delle trovate) secondo me potevano lavorarci un po meglio, io credo che se il progetto si fosse preso "fintamente" sul serio, sarebbe stato più bello, per quanto riguarda le atmosfere invece, il lavoro è impeccabile perché risulta molto più anni 80 di quanto si sarebbe potuto fare negli anni 80.
- travolgente, genialoide, spassosissimo. scusate ma proprio non ce la faccio a dargli appena ***..!!
