Laveuses sur la rivière - Corto (1897)

Sorprendente divisione dello schermo in ben tre fasce orizzontali: la prima, quella corposa, vede le donne agitarsi nell'operazione di lavaggio. Sopra c'è un piccolo gruppo di curiosi, quasi fermi. Sopra ancora il traffico di una strada. Molto curioso, l'esito visivo: movimento sotto, staticità al centro, il nulla alternato a passaggi veloci in alto. Notevole e celebre: peccato sia di autore sconosciuto.

Una pellicola quasi zen, anche grazie al campo lungo e alla ripresa frontale che disegnano un quadro bidimensionale con una stratificazione orizzontale di blocchi: sotto, il fiume che scorre, poi le lavandaie in fila che lavano, la tettoia che le ripara, uno spazio con curiosi che osservano, e su in alto la strada appena intravista con i mezzi che passano. Si guarda e si potrebbe stare ore imbambolati di fronte a questo carillon visivo, questa miniatura impressionista sberluccicante di riflessi acquatici, questa ipnotica stasi dinamica...

Di sopra uomini parlano tra di loro mentre di sotto le donne lavano i panni sporchi. Due dimensioni che testimoniano della vita di tanti anni fa. La condizione maschile e quella femminile distinta in ruoli ben definiti che non lasciano alcun spazio all'immaginazione. La qualità della ripresa è decisamente alta. Può essere visto anche come un quadro vivente.

Un'inquadratura ben congegnata in questo cortometraggio del Catalogo Lumière che mostro una scena centrale (quella delle lavandaie nel fiume del titolo), delimitata da elementi apparentemente secondari ma altrettanto importanti: il fiume che scorre placidamente e contrasta con la strada trafficata all'altra estremità; infine tre uomini apparentemente indifferenti e particolarmente "statici".