Con qualche problema psichiatrico alle spalle, Jerry ora lavora in una fabbrica come magazziniere. Timido e gentile, vive in un'ex sala da boiling con un cane ed un gatto, con i quali parla. E loro gli rispondono... Tono iniziale bonario che lascia intravedere uno sviluppo in chiave sentimentale, ma ben presto si vira decisamente sul nero con un retrogusto tragico (il rapporto con la madre). Amalgama di toni non del tutto riuscito ma Reynolds risulta convincente come schizoide in bilico fra allucinazioni rassicuranti e realtà squallida ed alcune trovate restano impresse.
MEMORABILE: L'investimento del cervo; Il porzionamento di Gemma Artenton; I titoli di coda, con un ospite speciale davvero "speciale" che partecipa al balletto.
Rubizza riflessione sulla follia, impregnata di succulento humour nero ma terribilmente seriosa ove necessario, che soddisfa sia il cucciolo in noi (indovinati sia il cagnolone che il gatto) sia l’alter ego psicopatico, vedi le ciarliere teste in frigo della coppia Atterton/Kendrick (deliziose). La pazzia che altera non solo la mente ma tutto l’ambiente è una chicca, mirabolante è la fotografia vivida e pulsante, satura di viola e fucsia: a volte pare un macabro Senti chi parla sotto LSD. Non c’è una minima tregua: scoperto un cult personale.
Merito della Satrapi è di aver costruito una commedia nera ma con toni pastello, paradossale e riflessiva. Le voci della schizofrenia inducono il bonario e mite Jerry a essere cattivo e a diventare un serial killer "a fin di bene". Una storia e una regia sui generis che alternano con gusto e ironia il tragico e il surreale, alleggerendo con tocco fumettistico temi importanti: il condizionamento genetico, la malattia mentale e il bisogno di felicità e di accettazione. Stupisce la duttilità di Reynolds, che rende amabile persino il raccapricciante.
MEMORABILE: Bosco e Mr. Whiskers: le due anime di Jerry; Le teste nel frigo; Il finale, il balletto iper colorato e la canzone nei titoli di coda.
Un'opera indicibilmente disastrosa, orribile da qualsiasi punto la si provi a osservare. Micidiale negli imbarazzanti spunti comici, incapace nel creare empatia nello spettatore quando si vira in un registro più drammatico e zoppicante sia nel ritmo sia nella gestione complessiva delle inquadrature (stupisce - in negativo - per la presenza in regia della Satapri). Ciliegina sulla torta la prova di Reynolds, mai così inebetito e fuori parte. Un'opera che lascia spesso a bocca aperta per l'incredulità di talune scelte narrative. Inguardabile.
MEMORABILE: In negativo l'espressione di Reynolds; Gli inutili dialoghi con gli animali.
Parla al cane ed al gatto (ma anche ad "altro") però non si chiama Francesco e non viene da Assisi: tutt'altro. Stavolta la Satrapi dirige una commedia nera con qualche innesto grandguignolesco. Ma se la prima parte funziona abbastanza
bene sia per divertimento che per ritmo, ad un certo punto il film si arena e diventa ripetitivo. E per uscirne nell'ultima parte, tra l'altro frettolosa, sceglie la più usuale strada del dramma con finale scontato. Ottima la prova di Reynolds.
Accettabile il risultato finale.
Un uomo con un passato burrascoso sente le voci (alcune angeliche, altre luciferine) dei propri animali domestici. Questo lo porterà inevitabilmente a mettersi in un mare di guai. Il film sin dalle premesse prometteva molto bene e in effetti alcune trovate sono molto divertenti. Alla lunga però la black comedy comincia a ripetersi sino ad arrivare a una parte finale che si prende difficilmente sul serio. Le voci degli animali invece le ho trovate sono fantastiche.
Il classico topos dell'horror psicologico che vede lo psycho killer di turno sulla via della redenzione grazie all'amore (ma di rado in questi casi omnia vincit amor) è trattato secondo i dettami della commedia brillante. Il risultato è più interessante sulla carta che di fatto, ma non disprezzabile. Reynolds e i suoi animali parlanti sono spassosi, qualche gag è indovinata, ma alla fine si ha l'impressione di non aver riso abbastanza. Manca un guizzo di audacia e genialità che avrebbe colmato diversi momenti sottotono, soprattutto visivamente.
MEMORABILE: Il cervo morente chiede a Reynolds di finirlo sgozzandolo; La collezione di teste mozzate parlanti nel frigo; Il fiacchetto numero musicale alla fine.
Ragazzone bello e simpatico minato da gravi disturbi mentali sente le voci e in particolar modo quelle dei suoi due animali domestici, un cane tontolone ma buono che non fa altro che dispensare buoni consigli e un gatto apatico e luciferino. Divertente commedia nera aeppa di omicidi e teste mozzate che ha il grande pregio di fare molto ridere senza mai cadere nell'eccessivo. Reynolds fuori di testa funziona a meraviglia, ma il migliore è sicuramente il gatto. Una gran bella sorpresa.
Notevole black comedy in cui Ryan Reynolds dà il meglio di sé, ma è degna di menzione anche la Kendrick, soprattutto nel memorabile finale. Gli animali e le teste mozzate parlanti riescono a essere divertenti e al contempo inquietanti, in un delicato ma efficace equilibrio fra grottesco e drammatico. Un'opera magari non perfetta ma sicuramente coraggiosa, sia per contenuti che per messa in scena (spiazzante la visione alterata della casa di Jerry), che s'addentra in temi tutt'altro che leggeri con ironia e intelligenza.
Il serial killer visto da lui medesimo: scordate rappresentazioni lugubri e trucide e lasciatevi immergere in un mondo rosa e accogliente dove l’unico problema è il dono divino del sentire voci (di un cane, un gatto o un angelo). Non una black comedy, ma una vera commedia che improvvisamente vira verso altri generi, dal thriller all’horror al musical (il finalino è spiazzante), esattamente come la mente di uno psicopatico assassino che distorce la realtà. Accattivante, disturbante, assurdo: appunto, per entrare nella testa di un pazzo criminale.
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@Zender: una commedia??? su wikipedia si parla di commedia nera, e viene classificato come drammatico, thriller, imdb lo mette anche nel genere horror e crime. Non essendoci da noi la black commedy, direi di cambiare quantomeno in dramamtico. Qui c'è uno psicopatico che fa fuori le persone ;)
DiscussioneDaniela • 14/01/19 00:05 Gran Burattinaio - 5930 interventi
E' un mix di generi e come sempre succede in questi casi la scelta di uno o l'altro può essere opinabile. A me è sembrato prevalente il carattere da commedia (nera) ma può andare bene anche horror, del resto anche IMDB indica come generi "comedy, crime, horror".
Crime mi sembrerebbe un poco forzato e non concordo sul drammatico perché la storia in se stessa è certamente drammatica ma i toni adottati per raccontarla non lo sono, anzi in tutta la prima parte dominano quelli teneri e surreali.
Crime non va bene, ne tantomeno horror, forse thriller è la giusta via di mezzo.
DiscussioneZender • 14/01/19 07:45 Capo scrivano - 47726 interventi
Imdb dà come genere (anche) comedy, quindi appunto sta poi alla sensibilità delle persone scegliere il genere che si vuole assegnare. Non fissatevi sui generi...
Zender ebbe a dire: Imdb dà come genere (anche) comedy, quindi appunto sta poi alla sensibilità delle persone scegliere il genere che si vuole assegnare. Non fissatevi sui generi...
Zender non e una questione di fissarsi, ci sono migliaia di titoli che stanno a metà strada fra due generi, ma in qeusto caso, non può essere una commedia e una black commedy, la sceneggiatura e una commedia con uno humor nero, con diversi momenti da thriller. O nei generi si aggiunge la black commedy oppure bisognerebbe amio giudizio classificare il film con il genere che è piu preponderante.
DiscussioneDidda23 • 7/07/19 23:13 Contatti col mondo - 5798 interventi
Sono sempre restio a monopallinare ( l'ultima monopolla risale a tre anni fa), ma qui davvero non riesco ad essere clemente. Una porcheria di dimensioni epiche che fallisce in ogni aspetto (commedia, horror, drammatico). Empaticamente nullo, zero divertimento (nemmeno involontario), registicamente piatto. E sulla prova si Reynolds non mi esprimo perché mi sembrerebbe si sparare sulla croce rossa.
Ai miei colleghi davinottiani è piaciuto e molto. Evidentemente è un mio problema.