Cobain: Montage of Heck - Documentario (2015)

Sorta di ritratto familiare di Cobain (il documentario è approvato dai parenti e co-prodotto dalla figlia), che si concentra più sulla sua figura che sui Nirvana, di cui viene intervistato brevemente solo Novoselic; peccato per l'assenza di Grohl. Spazio a genitori e alla sua prima ragazza, ma tutta la seconda parte è perlopiù occupata dal rapporto Cobain/Love, con interessanti filmati amatoriali di vita privata. Buono il montaggio tra documenti scritti, super 8, spezzoni di live e interviste, animazioni; a tratti efficace, ma incompleto.

Contenuto classico che descrive la parabola della vita di Cobain; gran ricchezza di filmati privati e scritti dai suoi diari. Le interviste spiegano ma vengono utilizzate per dare una giustificazione ai familiari delle loro responsabilità, specie durante la sua infanzia. Cobain era ipersensibile e la carenza affettiva insieme alla centrifuga dello showbiz lo hanno portato ad annientarsi. Documentario incompiuto per l’assenza di Grohl, mentre servivano animazioni più efficaci e, nelle fasi con la Love, qualche sforbiciata. Chiusura frettolosa.

Sicuramente esaustivo e ricco di interesse per i numerosi estimatori dei Nirvana, il film troppe volte dà l'impressione di un'occhiata "dal buco della serratura", rivelando fatti familiari poco attinenti all'attività dell'artista che probabilmente non avrebbe gradito. Ci si adatta un pò troppo quindi alle esigenze dello show business. Non male l'idea degli inserti animati, realizzati con cura e che forse più delle interviste riescono a vedere da dentro il mondo del musicista e i tormenti interiori alla base delle sue composizioni.Luci e ombre.