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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il giallo o il film storico nulla c'entrano: Napoleone è un pesce rosso e la brutta fine la fa già nei primi minuti, quando l'anaffettiva (per sua stessa ammissione) Anita (Ramazzotti) lo scarica nel water insieme all'acqua della boccia; gliel'aveva affidato la figlia dei vicini di casa chiedendole di accudirlo in sua assenza... Con un'unica, chiara azione spietata, capiamo il carattere della protagonista, capelli neri raccolti in un'acconciatura da cartoon e mai un sorriso (l'esatto negativo della Ramazzotti radiosa di LA PRIMA COSA BELLA, in pratica). Il tempo di essere promossa manager - grazie...Leggi tutto al suo rapporto con il direttore generale (Giannini) di cui è l'amante - nell'azienda farmaceutica per cui lavora e il giorno dopo si ritrova licenziata, perdipiù incinta di quattro mesi.

Non una situazione facile, e gliene dà atto anche una “spacciatrice di farmaci”, Olga (Ricci), che bazzica lo stesso parco dove Anita si era fermata a riflettere. Medita vendetta, com'è ovvio, e per compierla si fa aiutare dall'avvocato dell'azienda, il timido Biagio (De Rienzo), innamorato e totalmente a lei asservito: lo spaccia per suo marito di fronte ai genitori (divorziati) mentre studia un piano per mettere in difficoltà non solo l'ex amante ma l'intera società, ricorrendo anche ai servizi di Olga e delle relative amiche (Forte, Thony e Nappo).

Niente di particolarmente ingegnoso come tale non può dirsi il film, scritto dalla regista Giorgia Farina insieme a Federica Pontremoli cercando ad ogni scena di stupire ma ottenendo principalmente l'effetto di rendere tremendamente fasulli i personaggi e artificiose le loro reazioni. Il solo De Rienzo riesce ad abbassare i toni regalando sprazzi di credibilità, perché gl altri - a cominciare da una Ramazzotti brava ma esageratamente caricaturale nel suo freddo cinismo - non convincono quasi mai. Antipatico il gruppo di amiche del parco, con una Elena Sofia Ricci in versione borgatara che le guida disillusa e intristita anche nel look, suggerendo una complicità scarsamente percepibile.

La svolta che cambia le carte in tavola nell'ultima parte è quanto di più implausibile si possa immaginare e conferma l'impressione di un film in cui la tecnica sopravanza di molto l'empatia generale. Le musiche al punto giusto, le smorfie e gli accenni di sorriso sempre studiati che mai riescono ad apparire spontanei... tutto concorre (insieme a buchi di sceneggiatura e illogicità sparse) a sottrarre anima vera al film, che mai sa trovare nella vicenda narrata appigli che lo sostengano prima del ridicolo (e per nulla divertente) finale. Gag che funzionano non se ne vedono, la fotografia è satura come certi dialoghi e insomma, si apprezza quasi esclusivamente il buon mestiere in regia che permette di avvolgere il tutto in una patina quasi di lusso, a cui purtroppo non corrisponde un contenuto altrettanto accattivante. Peccato perché il ruolo insolito per la Ramazzotti era tutto da scoprire...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/04/15 DAL BENEMERITO STELIO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 27/07/23
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Stelio 2/04/15 20:38 - 384 commenti

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Commedia cupa della Farina. La giovane regista dimostra ancora di avere un discreto talento visivo e prova ne è il fatto che questo suo secondo lavoro cinematografico goda di maggiore perizia rispetto al primo. De Rienzo, attore ormai pienamente consapevole delle sue potenzialità, è il contrasto ideale a una spumeggiante Ramazzotti. Discreta la sceneggiatura, che però si rivela poco efficace nella parte comica. Poteva essere un film ancor migliore; un "peccato" ci sta.

Galbo 10/09/15 07:16 - 12392 commenti

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Giorgia Farina si conferma regista promettente nel non ricco panorama degli autori femminili italiani. Come nel suo film precedente, la regista si affida ad una sceneggiatura ben scritta, che punta sulla riuscita caratterizzazione dei personaggi principali (che mostrano tutti una certa complessità caratteriale, con risvolti a sopresa). La vicenda (che parla sia pure ironicamente del difficile mondo del lavoro) è gradevole e semmai qualche limite si riscontra nel disegno dei personaggi secondari, non sempre ben messi a fuoco. Non male.

Ultimo 24/04/16 16:39 - 1655 commenti

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Sicuramente riuscito, il film della giovane Farina vede protagonisti assoluti una convincente Micaela Ramazzotti e un sempre bravo Libero De Rienzo, due personaggi agli antipodi dal punto di vista caratteriale. La trama verte sul mondo del lavoro e sui vari possibili imbrogli ad esso relativi; da questi verranno fuori componenti inaspettate del carattere dei vari protagonisti. Sottotono il cast di contorno, compreso Giannini Jr. Molto buona la parte finale per un risultato niente male, nel complesso.

Piero68 22/06/16 11:34 - 2957 commenti

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Ascrivere questo film al genere commedia è riduttivo. Perché, seppur parta come tale, il film riserverà sorprese e sterzate in direzione della vera e propria satira sociale. Crisi economica, disoccupazione, rampantismo, arrivismo, pari opportunità calpestate alcuni dei temi toccati dalla grandissima sceneggiatura di Tonino Zera che ultimamente, abbandonate le "vanzinate", si sta dedicando a film molto più interessanti. Buona anche la prova della Farina, che in maniera asciutta dirige un buon cast su cui giganteggiano la Ramazzotti e De Rienzo. Buon cinema davvero.
MEMORABILE: I primi piani sulle scarpe della Ramazzotti; La pusher di medicine; La cena con famiglia di lei in cui De Rienzo prova a indovinare i nessi parentali.

Nando 25/04/17 16:01 - 3814 commenti

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Commedia piacevole in cui il lato sentimentale si miscela con il mondo del lavoro. Sviluppo narrativo discretamente brillante in cui la Ramazzotti mostra varie sfaccettature recitative, ben coadiuvata da un De Rienzo abile doppiogiochista; al contrario Giannini appare decisamente sottotono. Flop totale al botteghino.

Capannelle 30/09/17 00:14 - 4411 commenti

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Il prodotto finale si guadagna sicuramente la stima per quanto cerca di risultare insinuante su diverse realtà della vita odierna, con una Ramazzotti e un De Rienzo indovinati e divertiti nell'interpretare due individui senza scrupoli e dallo stile apparentemente diverso. In alcuni frangenti lo si può tacciare di cercare troppo il colpo a effetto, la guasconata, ma stile e contenuti si presentano comunque ben legati.

Paulaster 12/10/20 09:46 - 4419 commenti

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Manager viene licenziata perché incinta. Commedia sullo spietato mondo del lavoro e su ciò che si è disposti a fare per raggiungere la vetta. Ben centrato il ruolo della Ramazzotti quando è fredda calcolatrice, così come quello di De Rienzo. Il resto della trama è poco a fuoco nelle varie relazioni aziendali come in tutta la parte della famiglia allargata. Le venature sentimentali potevano essere sacrificate accentuando l'ipocrisia collettiva oppure aumentando il tono caustico della vicenda.
MEMORABILE: La richiesta di aborto; De Rienzo spavaldo dopo il matrimonio.

Gabrius79 31/05/23 22:06 - 1427 commenti

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Non male questa pellicola diretta dalla Farina, che viene sorretta dalle buone interpretazioni dei bravi De Rienzo e Ramazzotti e da una sceneggiatura che, pur non essendo sempre brillante, riesce comunque a coinvolgere. I personaggi di contorno non sono ben messi a fuoco e Giannini forse è quello che ne esce meno bene, mentre la Ricci e la Forte sono sempre godibili.

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  • Discussione Raremirko • 30/09/17 01:02
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Un film carino e piacevole, con una Ramazzotti sempre più bella e più brava.
    Bel cast di supporto (c'è pure Selen!), triste ma veritierio spaccato socialavorativo e, c'è molto poco da fare, spesso la realtà è come quella rappresentata dal film.

    Anche tecnicamente c'è un certo brio.