La foresta di ghiaccio - Film (2014)

Terra di confine italo-sloveno, atmosfere cupe e gente orgogliosa. C'è un discreto lavoro sui caratteri e sull'ambiente, però come noir e incastro delle tessere del puzzle non ci siamo. La regia sarebbe coerente ma a tratti è anche banale, televisiva. Gli attori, tra cui un ombroso Kusturica, se la cavano ma non mi sembra venirne fuori bene la Rappoport, cui non fanno mancare il solito raptus amoroso col giovane protagonista.

Un noir italiano la cui storia si svolge al confine italo sloveno. L'ambientazione fredda e ostile è forse la cosa migliore di un film che manifesta un'evidente fragilità narrativa: la storia è infatti poco interessante con momenti banali e di notevole prevedibilità. Gli attori si impegnano ma Kusturica e la Rappoport sembrano presenze poco incisive. i migliori sono Adriano Giannini e il giovane Domenico Diele. Si può vedere ma nel complesso è mediocre.

Un storia di confine tra Italia e Slovenia e il sospetto di tragiche immigrazioni clandestine. Un clima tetro dovuto soprattutto alle fredde ambientazioni montane che presenta uno sviluppo narrativo talvolta semplicistico e altre contorto e poco chiaro. Bravo Giannini che si eclissa troppo presto, adeguato Diele mentre la Rappoport e Kusturica appaiono troppo sopra le righe.

Pur con qualche tempo morto e una scarsa capacità di coinvolgere lo spettatore, il film di Noce è un'apprezzabile tentativo di noir contemporaneo, che smuove (o almeno tenta) l'apatia dell'italica produzione contemporanea. Ben vengano quindi i film di genere, anche se una regia più attenta e una sceneggiatura meglio congegnata avrebbero sicuramente aiutato a rendere la pellicola più memorabile. Attori abbastanza in parte; Kusturica è una maschera, ma ci può stare.

"Noir" italico che si segnala per l'ambientazione insolita e riuscita che è la miglior freccia all'arco di un film che però gradualmente perde colpi. Sì, perché col passare dei minuti viene fuori una certa prevedibilità e le solite risibili scene (ad esempio quella di sesso tra Diele e la Rappoport: gratuita e messa lì tanto per) del cinema italiano. E tutta la porta finale non convince, compreso quell'epilogo che dire tirato via è dire poco. Comparto attoriale così così. Però ha un suo perché.