Notte al museo - Il segreto del faraone - Film (2014)

Notte al museo - Il segreto del faraone
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Night at the Museum: Secret of the Tomb
Anno: 2014
Genere: commedia (colore)
Regia: Shawn Levy
Note: In homevideo come "Una notte al museo 3 - Il segreto del faraone".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ancora un nuovo capitolo per un'idea che in fondo non fa che replicare se stessa senza novità particolari, cucendo intorno alla trovata di statue, animali preistorici, scheletri e riproduzioni in cera di personaggi celebri che si animano l'ennesima storiella usa e getta. Il problema questa volta è rappresentato dalla magica tavola egizia grazie al potere della quale gli oggetti si aninamo: si sta corrodendo e non si capisce perché. Per salvarla, Larry (Stiller) e un gruppetto selezionato tra gli “ospiti” del museo di storia naturale di New York di cui è il guardiano notturno raggiungono il British Museum a Londra, dove nella sala egizia si trova il faraone proprietario della tavola (Kingsley,...Leggi tutto doppiato da Andy Luotto!). Ai nostri tocca insomma una trasferta imprevista, giusto per cambiare museo e veder animarsi qualcosa di diverso in modo da variare un po' il quadro generale. Alla spedizione s'aggiunge pure il figlio di Larry, Nick (Gisondo), con le idee un po' confuse e il sogno di fare il deejay a Ibiza. Risultato? La solita incredibile parata di star per un'avventura dedicata ai più giovani e agli amanti degli effetti speciali (la cui qualità non fa rimpiangere quella degli episodi precedenti). Veder muoversi statue greche, idoli indiani, elefanti bianchi, lo scheletro di un grosso triceratopo e addirittura il Vesuvio in un plastico dell'eruzione di Pompei al centro del quale si troverà la coppia di mini-uomini composta dall'immancabile Jedediah (Wilson) e Octavius (Coogan, doppiato stavolta da Ricky Memphis!) qualche sopracciglio lo fa alzare ancora, ma nell'insieme non è facile lasciarsi coinvolgere da una storia così povera. Tanto più che Stiller continua a trovarsi in una parte assai poco comica (e quando si sdoppia per recitare come suo “gemello” neanderthaliano non va certo meglio), il compianto Robin Williams (alla sua ultima interpretazione, così come Mickey Rooney) non ha proprio modo di brillare nel consueto ruolo di Roosevelt e il Lancillotto borioso e goliardico di Dan Stevens si prende fin troppo spazio. Finisce che ad emergere è Hugh Jackman nell'autoironica parte di se stesso durante una rappresentazione teatrale di “Camelot” interrotta dall'ingresso di Lancillotto: con aria sinceramente sorpresa, è uno dei pochi che pare recitare davvero, per quanto in un cameo di tre minuti. Altro personaggio buffo e azzeccato è il superiore di Larry a New York (Gervais), cui spettano i migliori duetti con Stiller. La trovata più sfiziosa è invece quella che vede Stiller, Stevens e Williams tuffarsi in un quadro di Escher con tutto ciò che le assurde prospettive del grande artista comportano. Un po' poco, né molto fa la simpatica e paffuta collega londinese di Larry, Tilly (Wilson), sorta di John Candy in gonnella. Stendendo un pietoso velo anche sui flashback egiziani (compreso quello iniziale) tocca insomma accontentarsi delle animazioni e del fatto che il caos eccessivo sia limitato al rutilante incipit newyorchese, con la festa al museo. Chiuso quello si mantiene una certa misura e se non altro il film procede, se si sa a cosa si va incontro. Terribili le parentesi col figlio da educare, comunque, e incredibile come si prosegua imperterriti per oltre un quarto d'ora riempiendo pellicola a film abbondantemente finito, estendendo strascichi inutili commentati dalla perdurante colonna sonora “favolistica” di Alan Silvestri (di favola per ragazzi si tratta, in fondo...).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/02/15 DAL BENEMERITO 124C POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/05/18
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124c 3/02/15 16:05 - 2918 commenti

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Terzo e, forse, ultimo capitolo delle avventure del guardiano notturno del museo di New York, qui in trasferta a Londra per riparare la tavoletta egizia che anima le statue. Non avendo visto i primi due, mi sono buttato alla cieca sperando in un film alla Scooby Doo, ma sbagliavo. E' stato come entrare in sala nell'ultima mezz'ora di un film cominciato da un bel pezzo. Se c'è qualcosa da salvare sono le ultime prove di Robin Williams e Mickey Rooney e il cameo di Hugh Jackman. Troppi addii, pure di Ben Stiller, per una commedia per famiglie...

Rambo90 4/02/15 01:52 - 7697 commenti

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La terza (e forse ultima) avventura del guardiano notturno Larry è la migliore. Fa ridere, è coinvolgente, ritmata e, soprattutto, ha una patina di malinconia che non guasta, che solleva leggermente il prodotto dal divertimento infantile che era rappresentato soprattutto dal secondo capitolo. Bravo Stiller, adeguati e divertiti tutti gli altri con una menzione particolare per Robin Williams, che saluta il suo pubblico per l'ultima volta. Un film semplice, per famiglie, ma davvero godibile e genuino.

Saintgifts 16/02/15 11:48 - 4098 commenti

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All'inizio si rimane un po' disorientati perché evidentemente si prevede che gli spettatori abbiano visto le versioni precedenti; un breve riassunto per quelli come me capitati un po' per caso in sala, avrebbe giovato. Non dura molto comunque, dopo poco si entra nel clima di fiaba mescolata con la realtà e, se si è ben disposti, ci si può anche divertire. Per quel che mi riguarda, a metà della vicenda mi ha colto un leggero assopimento e non credo a causa della comodità della poltrona. In evidenza la guardiana un po' in carne e il troglodita.

Galbo 17/10/15 13:22 - 12392 commenti

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Il terzo episodio dedicato alle notti al museo del guardiano Larry di Ben Stiller è quello più riuscito. La parte centrale in particolare nella sua ambientazione londinese presenta i personaggi più azzeccati come la guardiana Rebel Wilson, il faraone Ben Kingsley e il Lancillotto dell'attore inglese di Downton Abbey, Dan Stevens. Peccato per il finale eccessivamente allungato e troppo lacrimevole. Stiller è più efficace del solito e gli effetti speciali sono di buon livello. Mediocre ma con un suo perché.

Piero68 22/12/15 12:51 - 2957 commenti

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Non si poteva chiudere la trilogia in peggior modo: non c'è uno straccio di storia che tenga unita la coralità dei personaggi, gli effetti speciali che tanto avevano potuto nei primi due qui si vedono con il contagocce, le "animazioni" londinesi si riducono a Lancillotto, un dinosauro, un quadro e un paio di statue senza nessuna sostanziale novità rispetto ai precedenti, cast molto al di sotto delle loro potenzialità e gag... Già! Dove sono le gag nel film?! Salvo solo la performance della Wilson e il siparietto con il cameo di Jackman.

Ultimo 26/12/15 20:13 - 1655 commenti

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Non proprio male questo terzo capitolo della saga, con il sempre simpatico Ben Stiller a guidare la banda di personaggi che prendono vita nel museo. Non siamo ai livelli del primo film, ma in ogni caso raggiunge livelli accettabili e scorre senza intoppi. Nulla di eclatante, ma molto meglio del secondo, assai deludente. Ultima apparizione per il grande Robin Williams e per Mickey Rooney.

Almicione 7/02/17 02:04 - 764 commenti

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Può un'idea simpatica e originale dare vita a una buona trilogia? No se non vi sono spunti di innovazione nella trama. In effetti il gioco è sempre quello: salvare le cere del museo; a questo giro stanca dopo dieci minuti. Non servono a molto le varie scenette divertenti perché ormai lo spettatore è bello che perso e a tratti infastidito dalle troppe ingenuità. Non un film che si odia poiché alla fine gli FX e qualche simpatica sequenza lo riescono davvero a salvare dagli abissi, ma comunque non vale la visione. Lodevoli Stevens e il suo personaggio.
MEMORABILE: Lancillotto sorridente: "I have no idea of what that means!"

Minitina80 31/01/19 09:10 - 2984 commenti

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Per una serie tanto fragile non era scontato arrivare a chiudere la trilogia senza scivolare rovinosamente a terra. Il film non inventa nulla di nuovo e rimastica quanto mostrato nei precedenti episodi per restituirlo poco dissimile. Fortuna vuole che non esageri nella durata, evitando di farsi male da solo. Questa volta, più delle altre, pende verso un pubblico adolescenziale se non più giovane, anche se con la giusta predisposizione è possibile lo stesso affezionarsi ai personaggi della serie. Epilogo che la butta inaspettatamente nel malinconico.

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  • Discussione 124c • 3/02/15 16:50
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Cinque anni d'attesa per questo sequel del sequel...Eppure i Men in Black ce ne misero 10 di anni, fra il secondo ed il terzo film!
  • Discussione Zender • 3/02/15 17:20
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Sì, occhio che il 3 non esiste nel titolo italiano, e neanche il "Una" prima della "notte".
  • Discussione 124c • 3/02/15 17:22
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì, occhio che il 3 non esiste nel titolo italiano, e neanche il "Una" prima della "notte".

    Io ho solo fatto copia e incolla su IMDB.