La scomparsa di Eleanor Rigby - Lei - Film (2013)

La scomparsa di Eleanor Rigby - Lei
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Titolo originale: The Disappearance of Eleanor Rigby: Her
Anno: 2013
Genere: drammatico (colore)
Regia: Ned Benson
Note: E non "La scomparsa di Eleonor Rigby - Lei". Presentato al 32° Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/11/14 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 26/11/14 10:49 - 9009 commenti

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Seconda parte di un trittico: una coppia scoppia dopo la morte del figlioletto piccolo. Qui la storia è narrata dal punto di vista di lei. Plot e sviluppi non sono molto originali ma la storia è ben narrata e la sceneggiatura, ben scritta, regala alcuni momenti emozionanti. Riusciti gli innesti ironici con protagonista la professoressa universitaria (una Viola Davis da oscar). Ottime anche le prove di un ricco cast: la Chastain (anche in veste di produttrice), Isabelle Huppert e William Hurt. Il classico buon film americano.
MEMORABILE: Hurt che racconta alla fine il momento più terribile ed allo stesso tempo più bello della sua vita. Le "battute" di Viola Davis.

Daniela 17/05/15 11:35 - 12625 commenti

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La crisi di una coppia dopo la morte del loro unico figlio, raccontata secondo i vari punti di vista: lui, lei e loro, ossia parenti e amici. La novità dovrebbe consistere nel fatto che ad ognuna di queste diverse "voci" è dedicato un film nell'ambito di una trilogia ma, almeno a giudicare dai primi 2 capitoli, non mi sembra che l'operazione sia molto riuscita: ad es. in questo "Lei", la riproposizione di alcune delle sequenze già presenti in "Lui" è troppo poco differenziata per far percepire una diversa sensibilità. Resta un buon film per dialoghi e cast, ma le ambizioni erano ben maggiori.
MEMORABILE: I monologhi di Viola Davis (la professoressa) sui figli e di William Hurt (il padre) sul momento più brutto/bello della sua vita: pezzi di bravura

Galbo 20/05/15 19:51 - 12380 commenti

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La vicenda dei coniugi Eleanor e Conor vista dalla parte di lei non può non apparire ripetitiva dopo avere visto il film precedente. Molte sequenze in comune e una vicenda che tutto sommato non è particolarmente intrigante. Si deve riconoscere tuttavia la buona fattura della sceneggiatura e sopratutto la capacità del regista nell'avere scelto un gruppo di attori eccellente sia nei ruoli principali che forse maggiormente in quelli di contorno; si vede ad esempio la prova dell'ottima Viola Davis.

Saintgifts 9/06/15 09:49 - 4098 commenti

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Va bene anche per chi non ha visto il prequel: diverse scene sono riproposte anche qui e anche la figura di lui è tracciata a sufficienza per capire i caratteri e le problematiche della coppia. La presenza dei genitori di lei, presenza importante impersonata da due ottimi attori, è la vera novità. In effetti poteva essere un unico film, ma è evidente la volontà di aver voluto fare un prodotto che si distaccasse, anche per questo, dallo standard comune. Le prove attoriali sono buone, la sceneggiatura, ricca di buoni dialoghi, ha però dei vuoti.

Kinodrop 8/04/19 20:50 - 2921 commenti

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Era prevedibile che reiterando lo stesso soggetto, semplicemente spostando l'angolo visuale, il risultato non potesse andare oltre a un ovvio "copia e incolla" senza spessore. Nonostante l'entrata in campo di calibri come la Huppert, Davis e Hurt e una prima parte più tonica, l'angustia dell'argomento non concede possibilità di riaccendere l'interesse per una storia già quasi esaurita nell'episodio precedente. Sembra che tutto giri a vuoto come del resto la personalità di lei, in piena crisi relazionale. Lo si percepisce come un inutile doppione.

Bubobubo 3/10/22 01:01 - 1847 commenti

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Si inizia con un drammatico tentativo di suicidio, si termina circolarmente con il silenzioso e forse impossibile inseguimento alla metà di un tempo; in mezzo, il dolore di una donna che vuole annegare nell'oblio il trauma della morte del piccolo figlio. Più stratificato e profondo del precedente capitolo, da cui riprende (con interessanti modifiche e integrazioni prospettiche) alcune sequenze, ma a tratti zavorrato da una retorica zuccherosa fuori luogo (gli scambi di Eleanor-Chastain con Lillian-Davis). Isabelle Huppert, sprecata nel mucchio, si limita a un compitino marginale.
MEMORABILE: Il tentato suicidio; Ritorno alla vecchia casa.

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