Clown - Film (2014)

Clown
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

All'inizio era solo un fake trailer visibile su web la cui regia era attribuita a Eli Roth (in realtà del tutto estraneo alla cosa). Questi, notato il successo del filmato, decise però di chiamarne i reali autori per far loro realizzare davvero il film, centrato sulla trasformazione di un uomo in... clown assassino, con inevitabili conseguenze splatter. Una buona idea, non c'è dubbio, che riprende intuizioni già di King (IT) e più recentemente di De La Iglesia (BALLATA DELL'ODIO E DELL'AMORE) per rielabolarle...Leggi tutto con intelligenza agganciandosi alle presunte origini malefiche del clown, in origine (?) un demone della mitologia islandese che si cibava di bambini nei periodi più freddi. Scelto un buon attore come Andy Powers per interpretare il clown, gli si è fatto indossare casualmente il costume per poi successivamente mutarlo secondo un'alterazione progressiva dei tessuti degna della mosca cronenberghiana. Fin qui le qualità, supportate da una fotografia notevole che permette di apprezzare la validità del make-up (per una volta la computer grafica resta in ombra). Il punto è che forse era meglio che un semplice trailer rimanesse tale, se non c'erano le idee per svilupparlo degnamente. Aggiungendo che la regia di Watts è decisamente debole, incapace di creare un minimo di tensione e a rimorchio di una sceneggiatura stanca e priva di qualsiasi guizzo, la sensazione è che in un cortometraggio si sarebbe potuto risolvere il tutto molto meglio. Così invece il film, che pure dura la canonica ora e mezza, sembra non finire mai, riprendendosi giusto nel finale per una discreta resa dei conti con abbondante spargimento di sangue. Insomma, il materiale era scarso pure per un cortometraggio, probabilmente, e averlo diluirlo in un lungo è un delitto pagato con un effetto tedio generalizzato che ammazza il film, a dispetto di idee in parte persino rivoluzionarie come quella del killeraggio infantile, non certo comune in un horror. Invece anche l'introduzione del filmato amatoriale col primo clown si perde in un nulla di fatto, in una piattezza generale detestabile; soprattutto in considerazione che la prima parte prometteva molto bene...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/11/14 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/07/15
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Puppigallo 15/11/14 01:12 - 5279 commenti

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Ecco un esempio di come un'idea semplice possa comunque dare vita a una buona pellicola horror, dal giusto ritmo, dall'immancabile quantitativo di sangue e dagli interessanti spunti presi dalle radici di un personaggio positivo e notoriamente amico dei bambini, qui decisamente stravolto. Gli attori funzionano, protagonista compreso (il suo sarà un calvario, dall'inizio alla fine) e il tutto regge piuttosto bene fino all'epilogo. Pur senza particolari pretese, è un piacevole prodotto filmico, che riesce a non attingere troppo da precursori come Killer Klowns e IT.
MEMORABILE: Il protagonista al lavoro truccato; Le origini del clown; La mutazione; I tentativi di suicidio "Signor clown!"; Gli "spuntini" per i mesi più freddi.

Neapolis 30/11/14 16:46 - 184 commenti

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Trama abbastanza semplice che riprende il tema del clown in chiave horror. Il film scorre con ritmi abbastanza lenti e il suo merito maggiore è dato dalla buona interpretazione del clown da parte di Andy Powers, che in alcune sequenze risulta abbastanza inquietante. Insomma, un film senza grosse pretese ma tutto sommato godibile.

Daniela 1/04/15 14:19 - 12670 commenti

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Per far felice il suo bambino, il protagonista si traveste da clown ma poi non riesce più a liberarsi di trucco e costume... A conferma di quanto spesso l'abito faccia il monaco, questa interessante variazione di una figura già più volte declinata in chiave horror riesce a coinvolgere ed inquietare, impastando gli spaventi - ben dosati e funzionali alla progressione della storia - con la compassione per questo brav'uomo posseduto da un'ossessione letteralmente divorante. Come in Canal e Babadook, anch'essi usciti del 2014, l'ambito familiare si conferma ideale culla/cornice di nevrosi.
MEMORABILE: La sequenza all'interno del labirinto nel recinto delle palline

Herrkinski 26/03/15 04:28 - 8119 commenti

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Buon horror che riprende il tema del clown assassino in una chiave abbastanza originale. La vicenda è ben svolta e risulta intrigante fin dal principio; ci sono pochi tempi morti e l'unica pecca nel ritmo è una leggera prolissità superata la prima ora del film (che probabilmente avrebbe beneficiato di una decina di minuti in meno). Dettagli comunque; l'atmosfera è spesso spaventosa, il make-up del clown lascia il segno e il sangue scorre, pur non eccedendo in scene troppo grafiche. Un buon biglietto da visita per Watts, regista promettente.

Digital 28/03/15 15:03 - 1257 commenti

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Quante volte si è visto declinare il clown a figura sinistra? Molte, per ciò vi era il concreto rischio che questo film fosse una copia più o meno fedele di altre. Fortunatamente la sceneggiatura è abbastanza fantasiosa, con l’indovinata idea dell’uomo costretto, suo malgrado, a rimanere intrappolato in un secolare costume da pagliaccio. Ciò gli consente – almeno inizialmente – di dar vita a momenti di grottesca ilarità, per poi virare definitivamente in un ferocissimo horror con ampi spargimenti di sangue e scene fortemente ansiogene. Promosso!

Myvincent 3/04/15 08:02 - 3744 commenti

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Una storia da cortometraggio viene allungata a dismisura con i risultati che tutti possiamo immaginare. Un antico costume da clown trasforma in un mostro mangia-bambini chi lo indossa. Di terrore se ne trova veramente poco, sotto il trucco di un film trito e ritrito che non spaventa proprio. Giusto per passare un po' di tempo a vuoto...

Viccrowley 9/04/15 08:16 - 814 commenti

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Nell'asfittico panorama horror odierno spunta di punto in bianco questo gioiellino da segnare di sicuro sul taccuino di ogni horror fan. Sceneggiatura senza sbrodolamenti, secca e concisa, tesa a raccontare l'inquietante storia di un terribile demone dalle sembianze pagliaccesche che fa sembrare il kinghiano Pennywise lo Sbirulino dei bei tempi. La famiglia è il cardine su cui gira la vicenda e il fatto di non essere gore-centrico puntando molto sull'atmosfera conferisce al tutto un alone ancor più sinistro. Straordinario il make-up di Gardner.
MEMORABILE: Le spaventose sembianze del Cloyne.

Redeyes 28/04/15 14:53 - 2449 commenti

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Un nerd con bella moglie, per ovviare all'imprevisto dell'assenza di clown al compleanno del figlio, ha la geniale pensata di indossare un cencioso costume, trovato in un baule. Qui cominciano i guai. Con pochi cedimenti verso il gore e un buon make-up si riesce a non restare delusi da questa pellicola, che per certi versi pare quasi più un thriller che un horror. Dialoghi non eccelsi ma ascoltabili e una sceneggiatura che svolge il proprio compitino. Mi lascia perplesso l'attesa scena apri-pista per un possibile sequel.
MEMORABILE: L'immagini riprese dalla telecamera; Il buon make-up del clown.

Taxius 2/05/15 22:11 - 1656 commenti

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Un ottimo esempio per dire che basta un'idea semplice per creare un buon horror; se la figura del clown nel genere è stata spremuta più e più volte, in questo caso il regista ha il genio di raccontare di un costume maledetto che si impossessa di chi lo indossa, creando quindi qualcosa di assolutamente nuovo. Non ci sono effetti speciali e questo è un punto a favore, perché rende il tutto molto più realistico. La prima mezz'ora è un po' lenta, ma ci si riprende subito.

Mutaforme 9/07/15 10:07 - 417 commenti

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Sebbene l'idea del clown cattivo non sia particolarmente originale (come non ricordare Pennywise?), Jon Watts riesce a sviluppare un horror semplice ma al tempo stesso accattivante. Qualche buco nella sceneggiatura (il bambino bullo vive senza genitori?) ci risparmia l'appesantimento della storia, che invece fila liscia perfezionando tutti i dettagli al margine. Nulla di eccezionale, ma è uno dei rari horror moderni che si salvano.

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Pumpkh75 23/08/15 13:01 - 1750 commenti

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Questi sono gli horror che strappano il mio applauso da fan sfegatato. Partenza secca senza indugi, sceneggiatura semplice ma convinta, un demone clown da rabbrividire (con un ottimo attore a interpretarlo) e soprattutto una dose di perfidia scorretta e venefica, visto che raramente si è assistito a uno sgranocchiamento così impudico e noncurante di marmocchi: un gioiellino, che riconcilia con un certo tipo di produzione vecchia scuola. Nonostante mi sia sforzato, non ho trovato difetti macroscopici.

Kinodrop 22/11/15 18:59 - 2957 commenti

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Purtroppo nulla di nuovo, né per il clown giocoso-inquietante, né per l'ambito familiare come teatro della normalità-orrore. Frugare nel demoniaco e nell'irrazionale per dar corpo a un horror "di quartiere" sembra un escamotage narrativo ormai esaurito, che inoltre toglie ai protagonisti la possibilità di scelta spegnendo il nostro coinvolgimento. Molti vuoti e disattenzioni nella trama, famiglie assenti, azioni sospese e reazioni inesistenti ai misfatti del mostro. Credibile il protagonista nella sua escalation, legnosissima la moglie.
MEMORABILE: La moglie complice del marito demone.

Jurgen77 20/11/15 15:17 - 629 commenti

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Il clown ha da sempre rappresentato una figura inquietante, simpatica o diabolica al tempo stesso. Watts sicuramente, nel girare questo film, marcia alla grande sul personaggio di questo cupissimo pagliaccio. Già dalla locandina si avverte un qualcosa di macabro e sinistro che poi si rivelerà in tutto e per tutto nello svolgimento del film. Buona la tensione e il livello di malvagità che il film sprigiona sino alla fine.

Didda23 26/11/15 15:52 - 2426 commenti

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Sinceramente si potrebbe anche soprassedere sull'assurdità del soggetto e sull'implausibilità di certi passaggi, se dietro ci fossero una regia e una fotografia in grado di incollarti alla poltrona, provocando continui momenti di tensione e di angoscia. Purtroppo il brodo è terribilmente allungato nella prima ora, oltremodo soporifera e nel momento che l'azione dovrebbe farsi interessante si percorrono binari poco creativi e il coinvolgimento manca. Stormare è imprigionato in un personaggio troppo stereotipato e il protagonista è anonimo. Filmaccio.

Magnetti 7/12/15 21:33 - 1103 commenti

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Parte lento, il film. Sebbene possano intuirsi subito la qualità del "girato" sembra un po' una stupidaggine. Poi, man mano che il mutamento del clown avanza, le cose si fanno interessanti fino a far diventare il pagliaccio un cattivo memorabile. Senza esagerare con gli effetti speciali, la sua trasformazione è effettivamente spaventosa e soddisfa chi vuole vedersi un horror d'altri tempi che va più sulle atmosfere che non sugli effetti per stupire. Peccato che tutto il resto sia un po' debole. Notevole il trucco.

Galbo 13/12/15 09:47 - 12399 commenti

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Da decenni figura archetipo delle paure (come rappresentato in uno dei libri migliori di King, purtroppo tradotto in film non memorabile), il clown viene celebrato in questo horror di Jon Watts. Lo spunto è buono così come la prima parte che introduce adeguatamente il personaggio. Purtroppo il seguito dimostra una notevole "fragilità" della regia, che manca di ritmo e non riesce a produrre momenti degni di nota anche per l'impiego di un gruppo di attori che, con l'eccezione di Peter Stormare, non riesce mai veramente ad incidere.

Fintocolto 27/12/15 12:36 - 19 commenti

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Buon horror che, seppur non offra una trama lontana dalle aspettative del pubblico, vuoi anche per un epilogo già scritto in partenza, si lascia comunque seguire con sufficiente interesse. Dopo il non memorabile It, la figura del "clown" trova una dimensione di terrore più accentuata, maledetta e dai toni più cupi. In un periodo in cui si sfornano solo film su possessioni e fantasmi assassini, questa "variatio" non guasta. Non un capolavoro, ma un prodotto rispettabile. Lo consiglio.

Decimamusa 5/04/16 11:05 - 102 commenti

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Un soggetto in stile Stephen King. Il regista indulge agli stilemi dell'horror mentre avrebbe dovuto insistere sul tema claustrofobico: ritrovarsi segregati in una "corazza" dalla quale è impossibile uscire e che in brevissimo tempo travolge i legami affettivi e fa sprofondare il protagonista nella veste di un mister Hyde sanguinario era un tema che avrebbe meritato altra sceneggiatura. Ma staremmo parlando, allora, di un altro film. Questo, così com'è, conserva comunque un suo sinistro appeal.

Pinhead80 6/12/16 11:03 - 4765 commenti

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Se a produrre il film c'è uno come Eli Roth qualcosa di buono e allo stesso tempo di cruento un po' te lo devi aspettare. Clown non rispetta completamente le aspettative perché ha il difetto di metterci molto a ingranare la marcia e quando ci riesce si scopre che la storia ha proprio poco da dire. Meglio comunque sicuramente la seconda parte, dove il gore è presente in dosi più accettabili e dove un briciolo di tensione si comincia a provare.

Gabigol 13/03/17 18:20 - 582 commenti

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Encefalogramma piatto per un film pompatissimo dai media solo per la presenza di Roth alla produzione. Ignorando per un attimo le starnazzate di marketing, il film di Watts riporta in auge la figura del clown attraverso una storia sconclusionata nei dettagli - le scene nonsense abbondano - e banale nel semplice sviluppo narrativo. Ci sono di buono il make-up e un certa spietatezza nei confronti dei fanciulli sacrificali, ma per il resto è notte fonda. Tanto rumore per nulla.
MEMORABILE: Peter Stormare che attende nel buio (trash); La bambina che non riconosce la strada di casa mentre è in macchina (super trash).

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Anthonyvm 21/05/18 21:48 - 5702 commenti

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Divertente "stupidaggine" che parte da un soggetto bizzarro e riesce a sfruttarlo con la giusta dose di malvagità. Ce n'erano già stati di clown demoni sul piccolo e grande schermo (It su tutti), ma Watts ha l'idea di approcciarsi al tema come se stesse dirigendo un remake (o una parodia) de La mosca di Cronenberg, fra metamorfosi e mutazioni, con un risultato quantomeno interessante. Tutto il contorno è invece molto banale (dai personaggi secondari alle leggende sulla figura del demone clown). Se non si hanno pretese il divertimento non manca.
MEMORABILE: Il sangue colorato del clown; La morte accidentale del primo bambino; Il finale.

Enzus79 24/01/20 22:59 - 2901 commenti

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Un uomo, dopo essersi travestito da clown, scopre che l'anima del pagliaccio si è impossessata di lui. Seppur abbia poco di originale, la storia di per sé coinvolge e soprattutto diverte, cosa che per un horror moderno forse non è un male. Purtroppo nella seconda parte ci si annoia un po', perché dopo il mistero svelato dell'abito tutto diventa più banale. Una visione la merita.

Il ferrini 14/10/20 12:20 - 2360 commenti

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Poco spaventoso ma sicuramente divertente, è un horror vecchia maniera, con una imprescindibile componente fantasy (il costume demone, vedi Spider-man 3 o il successivo Venom), che esclude a priori qualsiasi domanda razionale sugli eventi mostrati. Più curioso che riuscito, il film può contare su discreti effetti speciali come la trasformazione del cane o la metamorfosi finale del protagonista, e sul sempre bravo Peter Stormare, attore sovente sottovalutato. A patto di non cercarvi una logica stringente è un prodotto gradevole. Kinghiano.

Buiomega71 15/01/22 00:54 - 2912 commenti

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Come la maschera di Onibaba il costume del clown è un tutt'uno con il corpo. Yuzna e Gordon i numi tutelari di Watts, tra seghe circolari che si staccano e fanno danni tanto sanguinosi quanto cattivissimi (il bambino rompiscatole), mostruosi scaramacai e tunnel dell'orrore, poltiglie fumanti raiminiane, braccia spezzate con fuoriuscita dell'osso e, sorprendentemente, "Il re dei pagliacci" di Neil Sedaka (botta di genio). Ma non è solo mero citazionismo, è soprattutto un divertente (straordinaria la grottesca prima parte intinta nell'humor nero) ritorno nostalgico all'horror anni 80.
MEMORABILE: Sparandosi in bocca con la vernice colorata al posto del sangue; La montante sete "pedofila" del clown; I disgustosi e continui brontolii.

Minitina80 30/03/22 22:06 - 2984 commenti

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Che il clown sia una figura ambigua in grado di celare dietro la maschera facciale bianca col naso rosso molto più di quello che balza agli occhi è cosa nota. In tal senso, la metamorfosi del protagonista rappresenta un viaggio iniziatico ben rappresentato, seppur leggermente prolisso e non approfondito come avrebbe meritato, perdendo per strada tasselli importanti. Tante sfumature sono percettibili, anche se solo accennate, eppure si sente la mancanza di una visione organica e spudoratamente malsana che consenta alla figura malvagia di elevarsi a un rango superiore.
MEMORABILE: Il suicidio con il muro imbrattato di “sangue” colorato.

Magerehein 23/07/22 00:58 - 1004 commenti

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Praticamente una versione per adulti di La maschera maledetta di R. L. Stine, solo che qui l'oggetto incriminato diventa un costume. Il film è da apprezzare essenzialmente per come mostra allo spettatore la degenerazione del malcapitato protagonista (un Powers che fa bene la sua parte) e per il look finale del pagliaccio (che deve decisamente aver ispirato il Pennywise del 2017). Il resto, purtroppo, non si schioda dalla mediocrità dell'horror americano medio; personaggi di contorno inverosimili, presenza di prevedibilità e forzature, qualche prolissità di troppo, regia dozzinale.
MEMORABILE: Vernice multicolore al posto del sangue; La sequenza splatter nello scivolo per bambini.

Nick franc 8/08/22 20:40 - 518 commenti

I gusti di Nick franc

Horror di buona qualità che rinuncia a lunghe parti introduttive per andare subito al sodo: l'uso del clown in chiave horror non è certo nuovo, ma Watts crea un prodotto di solido intrattenimento con una vena infanticida di rara cattiveria in cui la famiglia è tutt'altro che depositaria di buoni valori (la moglie che diventa complice del demone). Tutto sommato piacevole, con una leggera amoralità che riporta a quello che era il genere negli anni Ottanta, e discrete impennate splatter; peccato che lo script a tratti sia zoppicante e che il cast sia solo discreto.
MEMORABILE: Le pulsioni pedo-cannibaliche del clown-demone; Il labirinto delle palline.

Jena 20/03/23 18:54 - 1557 commenti

I gusti di Jena

Può sembrare assurdo lo spunto iniziale, quello di un buon padre di famiglia che indossato un costume da clown si trasforma progressivamente in un mostro antropofago affamato di bambini, ma il tutto funziona. Alcuni momenti sono terrificanti e non risparmiano la ferocia (altro che il Pennywise di It), cui si somma la disperazione di una trasformazione quasi cronenberghiana con spunti melodrammatici. La leggenda dell'origine del Cloyne è geniale. Manca però qualcosa per parlare di capolavoro nonostante l'ottima regia di Watts. Nomi grossi in produzione: Eli Roth, i fratelli Weinstein.
MEMORABILE: Il tentativo di suicidio con le frese; Il bimbo azzannato sulla testa; Le ossicine dei bambini dopo il pasto; La caccia nei cunicoli dello scivolo.

Schramm 30/05/23 14:35 - 3495 commenti

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Clowntento tu, clowntenti tutti? Ma neanche un po'. Un altro seriArt killer pre-Leone? Un post-it su Ridi pagliaccio? Idem con cerone. Piuttosto uno svolgimento e(s)soterico sull'imperituro assunto “l'abito è il monaco, il monaco è l'abito” e sull'endiadi panni-danni. L'esito è sulle prime squisito nel suo basculare tra orribile e comico, sulle poi interessante nell'ideare l'etimo leggendario del clown, infine spietato nel suo rivoltare Patch Adams con un body-count minorile fin qui ineguagliato nella storia dell'horror. Non troppo ritmo nel sangue, ma grande è il cuore che lo pompa.

Teddy 15/09/23 15:19 - 830 commenti

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La rimpolpata fiabesca, l’implicazione morale, l’inizio della fine. Tutto sotto un’impronta estetica, per non dire estetizzante, che rispecchia fedelmente i parametri del “nuovo” cinema di genere. Efficace l’introduzione dell’isteria interiorizzata che sfocia in body-horror, meno riuscita invece l’ennesima, sfiancante parentesi coniugale. Il gore è centellinato ma d’impatto; bravo e immerso nel ruolo Andy Powers.

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  • Discussione Buiomega71 • 29/03/15 11:08
    Consigliere - 26006 interventi
    Zender ebbe a dire:
    E' noto già da tempo, Buio, inutile ogni volta tornarci su. Rallenta il database e non va bene perché leggo sempre più spesso cose che veramente non c'entrano nulla e del tutto fuorvianti, essendo un'opzione aperta a tutti.

    Non stò dicendo che non devi togliere l'opzione, ci mancherebbe. Stò solo dicendo che io l'adoravo, e mi spiace che venga sopressa. Tutto qui...
  • Homevideo Buiomega71 • 29/03/15 19:48
    Consigliere - 26006 interventi
    In dvd per M2 Pictures (Eagle), disponibile dal 14/05/2015

    http://www.amazon.it/Clown-Eli-Roth/dp/B00UU0B5WC/ref=sr_1_111?s=dvd&ie=UTF8&qid=1427651203&sr=1-111
  • Discussione Didda23 • 23/11/15 23:35
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Prima di tutto, Zender dovresti correggere il commento di Neapolis perché ad interpretare il clown non è Stormare ma Powers.

    Il film è orribile. Tralasciando le voragini narrative e logiche ( che solitamente te non prendo in considerazione), non ho trovato seppur sforzandomi un pregio che sia uno ( al contrario del caro pumpkh che pur sforzandosi non trova un difetto - il mondo è bello perché vario-).
    Regia corretta ma anonima e senza un guizzo degno di nota, la prima ora andava accorciata di almeno 25 minuti, effetti speciali abbastanza farlocchi, attori senza un minimo di carisma eccezion fatta per Stormare ingabbiato però in un personaggio oltremodo stereotipato.
    Dopo babadook un 'altra cocente delusione..
    Confido in Starry eyes.
  • Discussione Zender • 24/11/15 07:52
    Capo scrivano - 47807 interventi
    Sei certo che il protagonista sia Powers, Didda? Stormare è primo nella lista del cast; è più importante del ruolo del clown? Io il film non lo ricordo.
  • Discussione Didda23 • 24/11/15 09:08
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Stormare non è assolutamente il protagonista.
  • Discussione Zender • 24/11/15 09:24
    Capo scrivano - 47807 interventi
    Ok, spostato in seconda posizione, grazie.
  • Musiche Redeyes • 17/11/16 08:59
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Soundtrack di Matt Veligdan (27/12/2014)
    Label: Epic Records


    Benjamin Dickinson – "Frowny the Clown"
    Brian McKenna – "Mexican Lindo"
    Jared Gutstadt – "Taste of Mexico"
    Gods of Fire – "The Long Walk"
    Matt Veligdan – "Sonata La Squarzona"
    Neil Sedaka – "King of Clowns"
    Matt Veligdan – "Hardship"
    Nirvana – "Everybody Loves a Clown"
  • Discussione Buiomega71 • 15/01/22 09:29
    Consigliere - 26006 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ok, spostato in seconda posizione, grazie.

    Nel cast sarebbe da spostare anche Eli Roth, che è stato inserito tra i primi nomi, mentre il suo è un ruolo cameo di pochi secondi (per di più con costume da pagliaccio). Andrebbe messo per ultimo.
  • Discussione Buiomega71 • 15/01/22 10:08
    Consigliere - 26006 interventi
    Come Adam  Wingard in The Guest, anche Jon Watts rende , con nostalgia, tributo all'horror anni 80 e, perchè no, 90. Perchè, al di là delle citazioni, questo, alla fine, è Clown, un omaggio divertente e sincero a quel tipo di cinema, dove i numi tutelari di Watts sembrano essere Brian Yuzna (viene in mente The Dentist, il secondo soprattutto) e Stuart Gordon (tutto il finale che si destreggia tra il garage e lo scantinato, tra mostruosi scaramacai che più nulla hanno di umano e decapitazioni).

    Divertente lo è, simpatico pure, con una sana dose di cattiveria che rende la pietanza squisita, un politicamente scorretto che non si fa riguardo dei ragazzini (smembrati, divorati, bramati, fatti a pezzi) e una vena pedofila non poi così latente (il clown in questione va a caccia di bambini, divorato da una sete che raggiunge vette da predatore sessuale. Un tranquillo padre di famiglia che, un giorno, si risveglia pagliaccio cannibale e scopre l'attrazione per la carne dei minorenni, che pare quasi una versione horror e grottesca del paparino di Happiness).

    Tutta la prima parte (con Kent che non riesce a togliersi il costume, la parrucca e il buffo nasone rosso da clown) è semplicemente geniale, intinta comè nell'humor nero e nel grottesco, che sembra uscita da un racconto di Ray Bradbury, la seconda più convenzionale (non manca il classico momento in found footage, che possiede, comunque, una certa inquietudine, con il clown posseduto che si dimena isterico, legato, su una sedia), ma comunque promette quello che mantiene.

    E poi le citazioni che Watts (lusinghiero biglietto da visita il suo, prima di mercificare il suo talento per cinecomics come Spiderman) mette gustosamente sul piatto, a cominciare dal costume che non si toglie più (come la maschera di Onibaba), dal braccio spezzato con fuoriuscita dell'osso (La mosca), la sega circolare che si stacca e va a infilzare il bimbetto rompiscatole (La casa di Mary) scena, tra l'altro, cattivissima, la poltiglia fumante multicolore una volta decapitato il "demone" (La Casa di Sam Raimi), il bivacco notturno con i ragazzini boy scout nelle tende (Sleepaway camp),  il clown che assume sempre di più i tratti di un essere deforme che ricorda il Wayne Doba del Tunnel dell'orrore (e c'è pure, per rincarare l'omaggio allo zio Toby, l'interno della casa dei giochi, che sembra quello di un Luna Park, dove si nasconde il clown mangiaragazzini), e Watts ha tempo pure per rendere tributo al Cane infernale (il "cagnolino" di famiglia trasformato in una belva assetata di sangue).

    E, a sorpresa, "Il re dei pagliacci" di Neil Sedaka sparata a tutto volume nel momento del tentato suicidio con decapitazione previo circolare (stupidissime, ma simpatiche, poi, le canzoncine sui clown nei titoli di coda).

    Qualche momento davvero brillante (sparandosi in bocca con schizzata, sul  muro, di sostanza multicolorata al posto del sangue, il tentativo della moglie di togliere il nasone da clown con scorticazione del naso, papà clown incatenato in cantina, al prontosoccorso...) per un b-movie dai sani principi sgradevoli (la mutazione stile Brundelmosca, i continui brontolii dello stomaco, la voglia di bambini sempre più impellente, il fetore nauseante che emana il vestito da clown maledetto), che nella prima parte regala perle surreali davvero degne di nota, mutandosi in una favola nerissima, dove i fratelli Grimm incontrano Stephen King.

    Sua maestà Tony Gardner troneggia con sfx prostatici, tra lattice e carne martoriata con derive body horror stuzzicanti e dal retrogusto cronenberghiano, mentre si rivede con piacere il grande Chuck Shamata (l'indimenticabile dentista vigliacco di Un violento week end di terrore), amorevole nonno pronto a tutto per proteggere la figlia (a un certo punto crede che abbia ucciso il marito, trovando nel garage chiazze di sangue e ossa umane, ripulendo il tutto).

    Niente di più (e niente di meno) di un robusto e scoppiettante omaggio al cinema horror che ci ha cresciuti e formati, con quella gradita punta di cinismo e crudeltà che non guasta mai.

    Curioso injoke per Laura Allen (la coraggiosa moglie del clown cannibale e demoniaco), che, con i pagliacci assassini, sembra avere dimestichezza. Nel terzo episodio di American horror story- Cult (Vicini infernali), l'attrice è Rosie, una tranquilla mogliettina che soffre di feretrofobia. Verrà sigillata viva, in una bara, dalla spaventosa ghenga di clown sghignazzanti agli ordini di Kai.

    Quando si dice a volte ritornano...

    Ultima modifica: 15/01/22 15:00 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 15/01/22 10:24
    Consigliere - 26006 interventi
    Buono il dvd edito dalla M2 Pictures (01) 

    Formato: 2.35:1
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano per non udenti
    Come extra solo il trailer
    Durata effettiva: 1h, 35m e 31s

    Immagine al minuto 0.34.53.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images59/PDVD-250.jpg[/img]
    Ultima modifica: 15/01/22 11:34 da Zender