Sxtape - Film (2013)

Sxtape
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Titolo originale: Sxtape
Anno: 2013
Genere: horror (colore)
Note: Aka "Sx_Tape" ma non "Sextape" o "Sex tape".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/11/14 DAL BENEMERITO PINHEAD80
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Pinhead80 12/11/14 18:30 - 4719 commenti

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Ecco l'ennesimo film horror girato con telecamera a mano. Cosa ci mostra di nuovo? Assolutamente niente. Pellicola quindi che va ad affiancarsi a decine di altre già uscite in precedenza e immessa in un mercato credo (e spero) saturo. Spaventi telefonati e qualche scena di sesso condiscono il tutto. Inutile.

Pumpkh75 23/11/15 20:29 - 1740 commenti

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Ancora quella telecamera? Se lo chiedono davvero tutti, dalla protagonista ai suoi amici per finire a noi poverissimi spettatori. La risposta non arriva mai e così per settanta minuti assistiamo a un nulla cosmico noioso e senza brividi, ravvivato solo in extremis da un ultimo scorcio torbidissimo ma così estemporaneo da sembrar strappato da un film torture-porn. La conferma di come non si sappia mai cosa aspettarsi da Bernard Rose.

Lupus73 2/05/20 13:26 - 1487 commenti

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Altro horror mockumentary tutto in POV, con protagonista che non molla mai la cam nemmeno in situazioni paradossali (e viene mostrato solo alla fine). Siamo un po' sopra la media del genere con una coppia dedita al video voyerismo sessuale, che decide di perlustrare con un'altra coppia un ex manicomio, che però è infestato (che novità). Qualche jumpscare azzeccato e l'atmosfera giusta, ma è la componente sessuale che fa la differenza (fellatio velate, sesso a tre) e l'ultima mezz'ora che raggiunge buoni livelli di delirio psico-visivo. Non male.

Buiomega71 1/02/20 00:28 - 2901 commenti

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Rose torna sul luogo del delitto (gli orrori urbani di Candyman e non solo per i graffiti) in una sottospecie di Session 9 virato in acido, dove il meccanismo del rape and revenge diventa possessione fantasmastica amplificando la pazzia muliebre. Rose abbonda di coraggio per il genere: il sesso a tre ripreso dai monitor di sorveglianza, la defecazione isterica femminile, la fellatio a tutto schermo (che se non fosse per i pixel sconfinerebbe nell'hardcore) con tanto di castrazione cannibalica. L'abusato POV diventa carne, sangue, liquami e soprattuto lascivia. Totalmente invasata la Folley.
MEMORABILE: Il copioso sangue da naso di Jill; Jill preda della ninfomania/omicida; Il fascicolo su Colette; Legata al lettino; Il laido medico stupratore.

Trivex 24/02/20 11:24 - 1740 commenti

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Non originale nella modalità di realizzazione e nella sceneggiatura, il prodotto è una baraonda di situazioni che a volte si dilungano eccessivamente e che porterebbero il film verso il pasticcio narrativo. Ma in aiuto al risultato giungono un paio di momenti in cui si sussulta e il finale muta l'indirizzo della pellicola portandolo a raggiungere una dimensione più insidiosa. Il postaccio è marcio al punto giusto, anche di giorno e la luce che filtra lo rende ancora più inquietante. E gli incubi nascosti emergono bene tra il sesso e il sangue.
MEMORABILE: Il primo balzo del "fantasma"; Il rapporto a tre e le sue conseguenze; Il morso.

Bubobubo 24/07/21 14:08 - 1847 commenti

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Cosa c'è di meglio che mettere pepe ad una relazione in crisi facendo irruzione in un ospedale psichiatrico abbandonato insieme ad una coppia di amici ancora più babbei? Un mucchio di cose, probabilmente, ma la logica del found footage non è mai stata di grana fina nemmeno nei suoi anni d'oro (figurarsi in pieno declino). A rivedere il finale in retrospettiva si potrebbero persino trovare autentici momenti d'interesse metafilmico (ad esempio, la condizione storica delle donne schizofreniche, minoranza doppiamente calpestata): peccato che il tutto finisca in caciara entro i primi 20'.

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  • Homevideo Pumpkh75 • 23/03/15 09:48
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    A noleggio a Maggio in DVD:

    http://www.prvideosrl.com/index.asp?mode=film&id=38263
  • Discussione Buiomega71 • 1/02/20 10:03
    Consigliere - 25934 interventi
    Ad accingermi alla visione ne ero alquanto perplesso che tutti (ma dico tutti) lo mandavano al macero senza appello, bollandolo semplicemente come una "inaccettabile vaccata" (per tornare ai vecchi tempi davinottici).

    Ohibò mi dicevo, Bernard Rose è comunque sempre Bernard Rose, che avrà mai fatto di così tanto deprecabile da aizzare ferventi stroncature?

    Eppoi credevo trattasse di snuff, ma di snuff non c'è manco l'ombra.

    E invece la solita tiritera sul gruppo di amici (uno con telecamera in mano che non smette mai di riprendere, qualunque cosa accada) che si infila nel solito stabile abbandonato e spettrale (meglio se un ospedale psichiatrico), con le solite presenze fantasmatiche, meglio se femminili e in camicia da notte bianca.

    E come si diceva in un film, fin qui tutto bene, siamo alle solite.

    Ma Rose (che reputo un mezzo geniaccio), inizia con una specie di Intimacy davanti alla telecamera, con Jill che fa la porcellina con il suo ragazzo, gironzolando, poi, per le strade e i negozi di Los Angeles (sbattutti fuori anche da un McDonald perchè infastidivano una coppietta di colore continuando a riprenderli) e finendo per farlo-di nuovo-nei sedili posteriori della loro auto in un parcheggio sotterraneo, finchè un guardone li pizzica sul più bello.

    Si respira una certa angoscia da orrore metropolitano, che manda subito la mente a Candyman (e non solo per i graffiti).

    Poi comincia la parte alla Session 9 andata in acido, e quì Rose te ne esce con certe scelte narrative spiazzanti che non ti aspetteresti mai da un film del (de)genere.

    Essì, perchè dopo una possessione con tanto di jumpscare, Jill diventa peggio di Valentina Nappi, tra ninfomania, umiliazioni (anche verbali) al suo ragazzo e linguaggio da film porno.

    Session 9 irrancidisce, e Rose sbanda in derive di pura lascivia, con tanto di sesso (parecchio), liquami corporali, carne e sangue.

    Il copioso sangue da naso che perde Jill (comincia proprio mentre fa sesso con il suo ragazzo, legata ad un lettino che, poi, si capirà a cosa servisse), la defecazione isterico femminea di Jill (non dissimile dall'aborto liquamoso della Adjani, nel tunnel della metro in Possession) che, poi, spalmerà gli escrementi sul muro, i continui cambiamenti schizofrenici caratteriali di Jill, che vanno dalla paura, alla voglia di sesso, fino alla pura follia muliebre, il ritrovamento della cartella clinica di Colette (punto focale della deriva dissennata di Jill), sino alla vhs e ai monitor di sorveglianza, dove si palesa un rovente sesso a tre tra Jill, la sua amica Elly e il ragazzo di quest'ultima, Bobby

    SPOILER

    Anche quì Rose destabilizza, Elly pizzica il suo ragazzo e Jill che se la spassano, e invece di inveire, come farebbe presupporre la sua espressione, si unisce a loro a far porcate.

    FINE SPOILER


    Eppoi medici laidi e zozzi che si approfittano sessualmente delle pazienti, legandole , per poi filmarle (da quì scaturisce la vendetta ginecea, sorta di rape and revenge in salsa paranormalactivitesca), sino al momento clou, dove Rose sfonda gli argini e manda a remengo i fantasmini, con una fellatio a tutto schermo di un pene in erezione (che se non fosse per i pixel, sconfinerebbe nell'hardcore, e Gaspar Noè muto), sfociando nella castrazione cannibalica a morsi.

    Nel mentre, sotto o sopra, da qualunque parte lo si rigiri, Sxtape (ma parecchio sx) è una scheggia impazzita, qualcosa di sorprendente (a suo modo), dove il regista di Chicago Joe fa un pò quello che fece Michael Winner con La casa in Hell Street, sovvertendo le regole e i meccanismi di un genere codificato, mandando tutto a quel paese, e dove il sesso (ancor più sporco, ancor più gustoso) si insinua prepotentemente, spiazzando continuamente le attese, tra feci, fellazio, conati di vomito, fori di pallottola in testa (pochi ma ottimi gli sxf del grande Robert Hall e della sua Almost human), odori, incubatrici in disuso e voraci smanie sessual/omicide.

    E chissenefrega se Adam non mette mai giù la telecamera (anche nei momenti meno opportuni, come quelli di salvarsi la buccia), della corrente che funziona ancora in uno stabile abbandonato da anni o che ci siano strizzatine d'occhio al primo Nightmare craveniano (l'uomo che fissa al di là della strada, la telefonata oltratombale stile Telekrueger). Quello che conta e la visceralità che Rose ci mette dentro, in questo fille miscuglio di ghost story, rape and revenge, femmine folli e pornocrazia.

    Attenzione al lettino, a Colette, e al video finale con il medico zozzone, a Jill che si sente violata di essere continuamente ripresa da Adam, perchè, poi, tutto torna, a suo modo.

    Eccerto che da Amata immortale a questo ce ne passa.

    Totalmente invasata e straordinariamente brava Caitlyn Folley.

    Istantaneo guilty pleasure, senza se e senza ma.

    Voglio il tuo uccello, fammi toccare il tuo uccello...
    Ultima modifica: 2/02/20 11:24 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 1/02/20 10:25
    Consigliere - 25934 interventi
    Ottimo il dvd targato 01

    Formato: 1.78:1

    Audio: italiano, inglese

    Sottotitoli: italiano per non udenti

    Come extra: making of di 14 minuti con interventi di Caitlyn Folley, Bernard Rose e dei produttori, trailer.

    Durata effettiva: 1h, 22m e 22s

    Immagine al minuto 00.19.08. Jill (Caitlyn Folley) vuole entrare a tutti i costi nell'ospedale abbandonato. Pessima idea...

    Ultima modifica: 1/02/20 14:24 da Buiomega71