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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/10/14 DAL BENEMERITO HOMESICK
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- Non male, dopotutto:
Reeves - Mediocre, ma con un suo perché:
Ronax, Noodles - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Homesick
Da un'idea di Umberto Lenzi, un cappa e spada che ripete con fiacchezza le consuete storie d'amore e di guerra, con attimi d'ironia (il cosacco ubriacone di Andrea Aureli, in uno dei suoi rari ruoli positivi e simpatici) e qualche scena di duello e battaglia nei ristretti limiti dell'ordinario. L'imponente Mimmo Palmara, anche lui invero più avvezzo a parti da antagonista o di secondo piano, veste il costume di Aquila Nera, paladino della libertà dei cosacchi tra Zorro e Robin Hood, di cui s'innamora Edwige Fenech, qui al suo terzo film. Solo per completisti.
MEMORABILE: L'ubriacone Aureli dopo che gli è stata versata una tazza d'acqua in testa per farlo rinvenire: «Acqua... che schifo!».
Datatissimo cappa e spada per famiglie girato da Malatesta su uno script di Lenzi e Pierotti e prodotto dalla gloriosa Romana Film ormai sulla via del disarmo, ma ancora in grado di garantire un discreto apparato produttivo e scenografico. Diretto senza guizzi ma con consumato mestiere, il film snocciola i più consolidati luoghi comuni del filone: l'eroe buono dalla parte degli oppressi (Palmara), l'antagonista cattivo (Ressel), la bella fanciulla idealista e innamorata (la Fenech), qualche tentativo umoristico e l'immancabile lieto fine.
MEMORABILE: Le poco credibili sparate protofemministe di Edwige.
Bel film di cappa e spada che è un po' il canto del cigno della storica Romana Film, che qui utilizza materiale di recupero da altre pellicole e lancia in Italia Edwige Fenech, destinata a una grande carriera. C'è molto mestiere nel raccontare una Russia girata ancora una volta nei pressi di Roma, il film è molto ingenuo e proprio per questo affascinante. Mimmo Palmara, promosso protagonista, si guadagna la pagnotta contro i cattivissimi Ressel e Catenacci.
MEMORABILE: Il volto di Catenacci quando capisce chi è Aquila Nera.
Un cappa e spada che tutto sommato si può anche definire dignitoso ma che veramente poco aggiunge al genere. Stavolta siamo in Russia (in realtà in provincia di Viterbo), ma i duelli sono gli stessi e gli amori anche. Solite scene di battaglia lunghissime per fare minutaggio, qualche ballo folkloristico qua e là... molto poco che possa interessare uno spettatore lontano dal genere. Gli appassionati lo apprezzeranno un po' di più, specie l'eroina di turno, una sempre splendida Edwige Fenech. Non male il cast, poverissime le location. Mediocre.
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- Leggo su Fb che le scene di ballo e di battaglia sono prese da I COSACCHI. Confermo.
- Nel volume La Romana Film, a cura di Steve Della Casa, edito da Bianco e Nero, Umberto Lenzi dichiara che gli era stato chiesto di scrivere una storia che utilizzasse le sequenze del film I Cosacchi che Misiano della Romana Film aveva comprato da Giorgio Venturini.
