Eve ( un intensissima e bravissima Monique van de Ven),casalinga olandese, moglie e madre di due figli, soffocata dalla vita quotidiana, durante una vacanza in Francia con un amica, conosce Liliane (una spenta e parecchio assente Maria Schneider,lontana ormai dai fasti scandalistici bertolucciani), specie di hippie che vive in una comune a contatto con la natura e naturalmente lesbicissima
Tra le due donne è colpo di fulmine istantaneo. Divorata dall'amore per Liliane, Eve, lascerà marito e figli per lei raggiungendola nella comune in Francia. Ma poi i sensi di colpa emergono prepotentemente, tra le sfuriate del marito (piuttosto giustificabili) e l'affidamento dei figli
L'amore lesbico tra le due è oggetto di pregiudizi, e Eve, nel sospeso e spiazzante finale alla stazione del treno, farà la sua dolorosa (e ben poco scontata) scelta
Conoscevo la Nouchka Von Brakel solo per la commedia femminista
Per un mese cambio vita (uscito da noi su vhs
Warner) con la verhoeviana Renée Soutendijk (che quì fà la parte di una leader di un movimento lesbo), e mi ha davvero sorpreso
Non che il film sia speciale (davvero incomprensibile come alla sua uscita sia stato spacciato per un film a carattere "lesbo erotico"-vedere le fotobuste del film, dove ritraggono solo la Van De Ven e la Schneider nude , abbracciate e a letto insieme- e ancor più incomprensibile il divieto ai 18! Visto che ci sono sì brevi scene di amore lesbo, ma molto delicate e per nulla volgari, per lo più le due attrici si abbracciano nude a letto e qualche bacio con la lingua), ma ha una forza narrativa che conquista piano piano
Merito della regia intensa, sensibile, femminea, coinvolgente, acuta e realistica della Van Brakel (non succede nulla di eclatante, ma il realismo della messa in scena, il sentimento e la passione che ci mette la regista olandese coinvolge e desta attenzione). Come le realistiche sfuriate del marito di Eve (in cucina, alla festa di compleanno) quando spia la moglie a letto con Liliane, la seduzione tra le due donne (al mare, nei comizi lesbo, in discoteca dove monta la gelosia di Eve quando scorge Liliane ballare stretta con un altra donna, Eve ripudiata da amiche e vicine, il bellissimo e doloroso finale, la vita da casalinga della donna che per non "annularsi" come mera moglie e madre studia il francese e organizza riunioni femministe in casa, l'inizio e il finale dove viene a mancare completamente il sonoro, per amplificare la solitudine e il disagio della donna) e una profonda e ben elaborata psicologia dei personaggi
A tratti prende pieghe da "film dossier" stile "Donne al bivio" (l'affidamento dei figli, il processo) comunque ficcante e di un realismo davvero degno di nota
Assomiglia non poco (per temi e situazioni analoghe) al film di John Sayles (che verrà tre anni dopo)
Lianna-Un Amore Diverso
Dialoghi scritti molto bene e ottima prova di tutto il cast (quasi tutto viene dai set verhoeviani), fatta eccezione per Maria Schneider con accento francese, che pare capitata nel film per caso, quasi narcotizzata e parecchio svogliata (il suo ruolo della hippie lesbica era anche interessante, ma l'attrice francese sembra persa via nei suoi problemi personali e non infonde il carisma che meritava il suo personaggio)
Valore aggiunto la bellissima fotografia di Nurith Aviv , dove apre il film con il tramonto che si staglia sui palazzi di Amsterdam
Un dramma intenso e intimista, femmineo e femminista, dove le donne sono al centro della storia, ottimamente resa dalla talentuosa regista olandese.
Per il periodo che e stato girato, e visti i temi, sicuramente progressista.