Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Renato 15/08/07 01:03 - 1648 commenti

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Totò e Fabrizi letteralmente scatenati in questo film di Steno, il primo come commerciante col vizietto dell'evasione fiscale (che strano, in Italia...) ed il secondo come inflessibile maresciallo della GdF. Inevitabile lo scontro... Oltre a scene comiche rimaste memorabili, c'è da dire che il finale della storia non è così banale come ci si aspetterebbe e che il finanziere interpretato da Fabrizi rimane impresso nella memoria per la sua carica di umanità, che affiora quando "qualcuno" gli sottrae la sua preziosa borsa.
MEMORABILE: L'equivoco sulla "buonanima" tra i due protagonisti.

Undying 15/09/07 00:51 - 3807 commenti

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Negli oltre cento film interpretati da Totò, pochi riescono a cogliere le sfumature psicologiche cui l'attore può prestare andamento conferendo una personalità profonda al personaggio ed un'identità più che plausibile. Certo è che l'affiancamento di un attore del calibro di Fabrizi (che pure co-sceneggia) impone a De Curtis la necessità di dare il massimo affinché il suo ruolo non ne sia offuscato. I testi, impostati dagli scritti di Metz, Steno e Gianviti (in seguito collaboratore di Fulci) infondono al girato un risultato quasi eccellente.

Gugly 1/01/08 16:30 - 1187 commenti

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L'ho rivisto ieri e devo dire che si sente la mano della sceneggiatura; in altre parole, non siamo dalle parti di Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi, dove se il soggetto può apparire simile (giovani che si amano, padri in conflitto perenne) il Principe ai danni di Fabrizi si scatena in quella che alla fine è più una farsa; qui siamo nella commedia di costume. Divertenti alcuni duetti (la buonanima, Capuleti e Montecchi, ecc.)

Lovejoy 2/01/08 20:47 - 1823 commenti

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Memorabile farsa diretta con polso sicuro dall'esperto Steno e interpretata in maniera indimenticabile dai due mattatori della comicità made in Italy. Nei panni del disonesto commerciante pronto a tutto per gabbare le tasse, Totò è esplosivo come al solito e i suoi duetti con il probo Fabrizi sublimi. Per non parlare dell'apporto aggiunto che dà alla pellicola l'allora semisconosciuto (in Italia) Luis De Funes, anch'egli impagabile. Alcune scene, tipo quella della caccia e dello scooter, sono memorabili.

Pigro 1/06/08 11:39 - 9666 commenti

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In quest’opera di Steno, Aldo Fabrizi e Totò raggiungono un equilibrio perfetto di coppia comica, regalandoci uno dei film più memorabili per entrambi. Il film, storia parallela di un evasore fiscale e un finanziere e dei loro figli innamorati contro il volere paterno alla Montecchi e Capuleti (o meglio “Cappelletti e Agnolotti”, come dice Totò), è di quelli che si rivedrebbero cento volte, con scene da antologia (una su tutte: la caccia). Il film non morde, ma solletica lasciando ugualmente il segno.

Puppigallo 27/12/08 18:35 - 5275 commenti

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I tempi comici dei due fuoriclasse (Totò e Fabrizi) sono perfetti e i loro scambi verbali tutti da gustare, dal primo all'ultimo: dall'entrata di Fabrizi nel negozio, alla battuta di caccia, al'incidente. E poi c'è anche De Funes (il ragioniere), che se la cava più che dignitosamente (dà sempre dell'ignorante a Totò e lo consiglia male). Ma ciò che eleva questa pellicola rispetto ad altre, che vedono Totò, o entrambi protagonisti, è che i due soliti giovincelli innamorati riempiminuti non infastidiscono più di tanto, comparendo abbastanza poco e lasciando così più spazio ai due fenomeni.
MEMORABILE: Totò, a caccia, spara al richiamo cinguettante di Fabrizi, facendolo scoppiare in una nuvoletta di piume. il pandemonio che mettono su all'ospedale.

Galbo 17/01/10 08:30 - 12393 commenti

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Diretta da Steno, è una delle migliori commedie interpretate da duo Totò-Fabrizi. L'argomento è quello (quanto mai attuale) dell'evasione fiscale. L'evasore Totò viene fronteggiato da un integgerrimo funzionario (Fabrizio) e i duetti tra i due (ben diretti) rappresentano la cosa migliore del film, senza dimenticare la sottotrama sentimentale (i figli dei due si amano), abbastanza gradevole e ben svolta dal cast. Piacevole commedia di costume.

R.f.e. 8/02/10 14:26 - 816 commenti

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Indubbiamente uno dei Totò più divertenti, almeno la prima volta che lo si vede. Il Principe è affiancato da un grande Fabrizi e da un De Funés apparentemente a suo perfetto agio. Alcune sequenze sono ormai da antologia. Tuttavia va rimarcato, ad onor del vero, che se rivisto troppe volte, poi stufa e non diverte quasi più.
MEMORABILE: Totò "nostalgico" ("ai tempi della buonanima..."); Totò cacciatore imbranato; il dialogo con Lella Fabrizi ("ci vorrebbe un ago da materassaia!")

124c 29/07/10 18:30 - 2918 commenti

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Che bel film e che grandi interpreti della commedia, in questo film. Oltre alla collaudata coppia di rivali Aldo Fabrizi/Antonio de Curtis possiamo gustare, infatti, l'ottimo attore francese Louis de Funès nei panni di un ragioniere astuto e calcolatore. Di scene memorabili ce ne sarebbero tante, ma vorrei citare solo quella della battuta di caccia, un tocco di comicità vecchio stile. Un capolavoro che non si discute, ma si ama dalla prima all'ultima sequenza.

Mdmaster 23/12/10 11:54 - 802 commenti

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Il duo Fabrizi-Totò al suo meglio; ripetendo l'esperimento di Guardie e ladri ma ambientandolo nello scottante e sempre attuale mondo delle tasse. Da un lato uno è incorruttibile e serissimo, l'altro farebbe di tutto per non beccarsi multe: il risultato è esilarante. Ovviamente poi ci si metterà di mezzo una storia romantica a riappacificare la situazione. Steno dirige con mano sicura una coppia comica collaudata, la sceneggiatura è chiaramente risicata come spesso per la commedia dell'epoca. Da vedere.

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Gestarsh99 19/01/11 23:55 - 1395 commenti

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L'intento di raccontare in cadenze ironiche e scanzonate un vizio italico serio come quello dell'evasione fiscale (modus operandi attualissimo già all'epoca...) serve a Steno solo da spunto per poter riproporre su grande schermo la stessa magnifica accoppiata di successo del suo precedente Guardie e ladri. Totò e Fabrizi tornano al pieno delle energie nei loro rispettivi ruoli di furbacchione perseguitato ed integerrimo persecutore, coadiuvati per l'occasione da un azzeccagarbugli d'oltralpe del calibro di Louis De Funes. Per tutti gli appassionati un'altra splendida perla di comicità e divertimento garantiti.
MEMORABILE: La reazione perentoria di Fabrizi al repentino scatto d'ira da parte di un Totò che aveva abbondantemente equivocato...

Il Dandi 30/01/11 16:54 - 1917 commenti

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Totò e Fabrizi all'apice della loro esperienza di coppia. Si riprendono, in contesto borghese più leggero, spunti già sfruttati con successo in Guardie e ladri (la guardia umana, anche se non bonaria, e i tentativi del ladro di compiacerlo e raggirarlo); ma se ne anticipano anche le soluzioni farsesche de I giovani d'oggi (i figli fanno tutto per conto loro e nella loro severità di "padri di famiglia" Totò e Fabrizi trovano l'unico momento di reale condivisione). Steno imprime ottimo ritmo a gag da antologia, senza farle apparire scollate.
MEMORABILE: A caccia, Fabrizi: -Ma come lei punta senza prima alzare il cane? Totò: -Uh, che sbadato, mi scusi... (solleva il bracchetto) va bene così?

B. Legnani 11/02/11 19:01 - 5532 commenti

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Commedia molto divertente (***), con Fabrizi e Totò grandissimi. Steno sfrutta benissimo le accelerazioni del secondo e le lentezze del primo, creando duetti memorabili (l'equivoco sulla "buonanima" scatena una situazione esilarante). De Funès se la cava bene, mentre gli altri, fatalmente, non riescono a incidere più di tanto. Il personaggio di Ciccio Barbi si chiama Bardi! Da vedere.
MEMORABILE: Oltre al citato equivoco sulla Buonanima, spassoso quello sul cane.

Rambo90 26/06/11 21:28 - 7697 commenti

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Ottima commedia con l'affiatata coppia Totò-Fabrizi: i ruoli sono gli stessi di Guardie e ladri, ma viene dato più spazio alla componente comica, senza mai scadere però nel grottesco. Tantissime le sequenze da ricordare, da quella in ospedale alla battuta di caccia, fino ai maldestri tentativi di Totò di corrompere Fabrizi. Un classico davvero intramontabile, con un buon ritmo agevolato dalla regia di un maestro come Steno. Da non perdere.

Daniela 28/06/11 15:01 - 12662 commenti

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Quasi una riproposizione di Guardie e ladri, con Fabrizi nel ruolo del finanziere ligio al dovere e Totò in quello del commerciante di stoffe e vestiti dedito all'evasione fiscale, forma di furto che nel nostro paese è sempre stata vista con un atteggiamento fra il complice e il rassegnato. I loro duetti sono talmente spassosi da far perdonare ampiamente la banalità delle vicende amorose dei giovinetti di turno e fanno sì che il film risulti piacevole anche all'ennesima replica tv. Una parte del merito va anche riconosciuta a De Funes, disastroso consigliere del tartassato.
MEMORABILE: La scena di caccia: "Alzi il cane!"

Graf 20/07/11 03:20 - 708 commenti

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Steno, Totò e Fabrizi al loro meglio. Questo potrebbe passare per un film comico ma lo spettacolo si apparenta di più con la commedia di caratteri. Tutto il film è basato sullo scontro, che produce continue scintille, tra un integerrimo maresciallo delle finanze (Fabrizi) e un facoltoso commerciante di tessuti sospettato di evasione fiscale (Totò). Lo spasso del film è nel continuo rilancio di Totò per aumentare la puntata al fine di far soccombere il burbero ma onesto maresciallo di fronte ad una sostanziosa “mazzetta”. Comicità scoppiettante.

Max92 1/08/11 20:40 - 104 commenti

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C'é poco da dire: Aldo Fabrizi è stato l'unico attore in grado di tenere testa alla incontenibile verve comica di Totò. E "I tartassati" è forse il film in cui meglio si esprime la felicità di questa unione artistica, fondata su di una affinità straordinaria e su di un tempismo comico che nei comici contemporanei è desolantemente sconosciuto. La regia di Steno è come d'abitudine incolore e monocorde, ma il lavoro di cast e sceneggiatori è prodigioso: il risultato è scoppiettante e travolgente, con sketch diventati a ragione leggendari.
MEMORABILE: Topponi (Fabrizi): "Io dicevo una quindicina... di milioni" Pezzella (Totò): "Ma mi faccia il piacere! Ma dove siamo, nel Congobelga o altrooove, eh?".

Mutaforme 27/08/11 23:16 - 417 commenti

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Divertente commedia in cui Totò e Fabrizi prendono in giro il tipico evasore fiscale (in questo caso un negoziante) che per cavarsela cerca escamotage di ogni genere. Sano umorismo di altri tempi, di quando la satira non aveva bisogno di volgarità. Semplice ma efficace.

Zender 29/12/11 08:32 - 315 commenti

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Ancor più di Peppino fu Fabrizi ad offrire i migliori assist all'incontenibile estro di Totò: come già si era capito in Guardie e ladri (da cui I tartassati ricalca pedissequamente l'impostazione ideologica), la puntigliosa energia del funzionario si scontra meravigliosamente con la fantasia arrembante del perseguitato abituato a percorrere con sfacciataggine i territori dell'illegalità. Steno spoglia il film dell'acuta analisi sociologica del precedente per potenziarne l'impatto comico: il risultato è meno alto ma straordinario, perché certi duetti (arricchiti dall'impagabile espressività dei due) sono da antologia assoluta della comicità popolare.

Smoker85 25/02/12 23:11 - 487 commenti

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Sulla scia di Guardie e ladri, stavolta la pellicola offre a Totò più spazio e i duelli verbali (e non solo) con Fabrizi si moltiplicano, mostrando il grande affiatamento tra i due. A differenza del precedente incontro, qui siamo dalle parti della commedia più esilarante, cosa che permette al Principe di scatenarsi più liberamente. Ottima anche la prova di De Funes, perfetto nel ruolo del consulente disonesto. Simpatico cameo per la mitica Sora Lella. Si ride molto, grazie anche ad un tema che probabilmente sarà sempre efficace.
MEMORABILE: Totò che improvvisa "Giovinezza" credendo di compiacere Fabrizi; Il dialogo col sacerdote in cui Totò specifica che "Ha votato..!"; I due a caccia.

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Fabiorossi 9/12/12 19:52 - 67 commenti

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I due protagonisti riescono a recitare fianco a fianco regalandoci momenti di grande cinema. "I tartassati" è da ritenersi uno dei migliori film della coppia comica e, benchè siano trascorsi 53 anni dalla sua uscita nelle sale cinematografiche, conserva ancora tutta la freschezza tipica di ogni buon film, risultando peraltro, visto l'argomento, ancora oggi di grande attualità.
MEMORABILE: Il cavalier Pezzella (Totò) rivolto alla figlia: "Sentitela... la fidanzata della tributaria".

Liv 30/12/12 18:44 - 237 commenti

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Storia ben congegnata per una coppia d'assi più De Funés, che ci sta benissimo (anche se la sua recitazione è lontana da quella degli altri due). La storia è moralistica, secondo un codice non scritto e prende di mira il malcostume dell'evasione fiscale, a quei tempi non ancora debellata.

Gabrius79 6/06/13 20:05 - 1427 commenti

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Spiritosa, sarcastica e per certi versi attualissima commedia che si basa sull'accoppiata Totò- Fabrizi, che fa scintille aiutata da un ottimo Louis De Funes (qui in trasferta italiana). Ci sono anche momenti più seri nel finale e sullo sfondo una storia d'amore tra i figli dei protagonisti.
MEMORABILE: Totò costretto a fare forti sconti sull'abbigliamento del suo negozio.

Ultimo 24/12/14 15:10 - 1655 commenti

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Un gioiellino della commedia italiana d'altri tempi, reso grande dalle magistrali interpretazioni dei due protagonisti, Totò e Fabrizi: il primo recita benissimo la parte dell'adulatore e il secondo è essenziale e perfetto nelle vesti del maresciallo tutto d'un pezzo. Il film vive dei divertentissimi botta e risposta tra i due e, a dirla tutta, fa ancora il suo effetto grazie a una tematica (il rapporto onestà/tassazione) a oggi più che attuale. Ottimo!
MEMORABILE: Il disguido sulla "Buonanima"; La battuta di caccia.

Saintgifts 20/07/15 09:31 - 4098 commenti

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Pudicamente il titolo (anche quello esteso) fa riferimento alle vittime delle tasse, ma il film parla di evasori benestanti e di agenti della finanza onesti, che non possono permettersi tv e bistecche quotidiane. Il film è un capolavoro, sia per la sceneggiatura che per la formidabile interpretazione del duo Fabrizi-Totò, cui si aggiunge un De Funes con la faccia giusta. Non c'è un attimo di stanca, tanti sono i modi inventati per corrompere il funzionario, fino a un finale rassegnato, dove l'onestà arriva a vincere, esempio per tutti.

Paulaster 28/07/15 12:50 - 4419 commenti

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L’accertamento fiscale per esplorare il lato creativo dell’italiano medio che cerca di evadere il più possibile. Il dualismo tra un romano integerrimo e un napoletano verace trova linfa nei siparietti dai tempi comici serrati che in più occasioni sanno essere divertenti. La storiella dei ragazzi e un De Funes un filo sopra le righe potevano essere amalgamati meglio, oppure andavano sfruttati di più i familiari per assortire le scene.

Jurgen77 15/07/16 14:37 - 629 commenti

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In questa pellicola si raggiunge uno dei più alti livelli di comicità tra Fabrizi e Totò. Gag esilaranti e divertentissime, che rientrano nell'antologia dei due comici. La trama non è di per sé gran cosa, ma i due maestri della risata sanno dare a tutto il film un elevato valore aggiunto. Divertente e senza cali di humor sino alla fine.

Lythops 20/07/16 19:53 - 1019 commenti

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Gradevole commedia che sarebbe interessante vedere sceneggiata e girata oggi, con la partecipazione di De Funes nei panni di un consulente fiscale trappolone. Diverse scene furono girate per la versione francese e in quella italiana non compaiono. Film senza pretese destinato a un pubblico cui poco bastava per divertirsi. Buono.

Minitina80 15/10/16 18:41 - 2984 commenti

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La coppia Totò/Fabrizi è garanzia di qualità e se dietro la cinepresa c’è un regista abile come Steno con in mano un buon copione il risultato non può che essere eccellente. I tempi sono giusti e nessuno dei due protagonisti deve strafare concedendosi in sipari comici assolutamente irresistibili. Fortuna vuole cha la solita storiella stucchevole e noiosa tra i rispettivi figli abbia poco spazio e serva quel tanto che basta per raccordare le scene tra Totò e Fabrizi. Lo si può rivedere cento volte ridendo ogni volta come fosse la prima.
MEMORABILE: La puntura all’ospedale.

Parsifal68 20/12/16 09:53 - 607 commenti

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Dopo il grande successo di Guardie e ladri, Totò e Fabrizi tornano a lavorare insieme in una commedia dai toni più moderati e senz'altro più divertenti. Se nel primo film c'era un retrogusto amaro, qui le situazioni sono del tutto comiche, in bilico tra macchietta e denuncia sociale che i due grandi attori interpretano con perfetta sintonia e affiatamento. Il tema dei propri figli che si innamorano e che sarà da motore per un loro avvicinamento tornerà con maggior ilarità nel successivo Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi. Cult
MEMORABILE: La scena della caccia; La scena dell'ospedale.

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Didda23 19/01/17 11:35 - 2426 commenti

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Certamente una delle migliori commedia del periodo, sia per la qualità registica di Steno che asseconda la trama senza sfoggiare particolari guizzi formali, sia per una sceneggiatura che offre dialoghi di livello e che lascia il giusto spazio all'improvvisazione della straordinaria coppia formata da un eccellente Totò e da un Fabrizi in stato di grazia. La parte giovanilistica, seppur inferiore, non abbassa troppo la qualità dell'insieme. Molte sono le scene memorabili e che hanno segnato la storia del cinema italiano. Bellissimo.
MEMORABILE: I siparietti Totò-Fabrizi; La battuta di caccia; "Buonanima".

Pessoa 4/08/17 23:47 - 2476 commenti

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Fabrizi guardia (tributaria) e Totò ladro (fiscale): Steno prova a riformare una delle coppie comiche meglio assortite del cinema italiano, questa volta senza Monicelli. I due protagonisti erano molto amici anche nella vita e la loro intesa era così perfetta che gli bastava un nulla per tirar fuori una gag dagli effetti devastanti. Siamo di fronte a una delle pagine più elevate della Commedia all'italiana in cui tutto gira come deve, grazie soprattutto a una sceneggiatura scritta con punta fine e un cast molto valido. Immenso e taumaturgico!
MEMORABILE: "A lei le interessa l'accertamento più della mia gamba?" (Fabrizi) "Sa com'è, la gamba è sua, l'accertamento è mio" (Totò): l'Italia in una frase.

Rufus68 24/01/18 23:13 - 3842 commenti

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Il film parte un po' lento e risaputo; poi la trama cede del tutto il posto alla coppia lasciandosi trascinare dalle improvvisazioni: Totò è la goccia che scava la roccia-Fabrizi sino all'esasperazione che scoppietta in alcune baruffe esilaranti (la caccia, con l'equivoco sul "cane" da sollevare; l'ospedale). Due forze in grado di piegare al proprio centro di gravità comico l'esile sceneggiatura e persino i cognomi dei protagonisti (Pezzella e Topponi). Il calco da Guardie e ladri, però, è sfacciato (e privo dell'umanità dell'originale).

Modo 7/08/18 19:31 - 949 commenti

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Totò e Aldo Fabrizi regalano momenti di grande cinema. La storia, anche se leggera, dà libero sfogo all'immensa recitazione dei due comici e non si sa chi sia più dirompente. La saggia e puntuale regia di Steno ne fa un piccolo gioiello. Le scene che si susseguono durante la permanenza in ospedale sono straordinarie. Commedia da non perdere e a suo modo ancora attualissima.

Faggi 3/09/18 23:05 - 1549 commenti

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Ulteriori scintille comiche prodotte dallo scontro caratteriale e sociale tra Totò (il furfante) e Fabrizi (il finanziere incorruttibile); scintille governate con mestiere sincero e preciso da Steno, che fa emergere lo spirito dei due protagonisti, lasciandogli campo libero. La prima mezz'ora disegna i personaggi con tratti di squisita espressività (il segmento nell'ufficio, con i vari equivoci politici; la doppiezza serpentina di Totò; la flemma ineffabile di Fabrizi); tutto scorre, poi, grazie all'arte di due fuoriclasse: il resto è contorno.
MEMORABILE: Il caffè; Gli elettrodomestici; A caccia.

Markus 18/08/19 11:30 - 3687 commenti

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La paura delle tasse e della tributaria già allora mieteva vittime e drammi da sbrogliare. La capace mano di Steno tratta l'argomento nel migliore dei modi possibili, almeno sul fronte della facile risata offerta dal sempre eccellente Totò. Stavolta, come in altri casi, accanto alla furia partenopea c'è il romano Aldo Fabrizi che gli fa da serio contraltare, così come la "maschera" di Louis De Funès. Commedia un po' ripetitiva e semplicistica nella formula ma che permette, grazie ai battibecchi del duo, di fornire spassosi momenti.

Gordon 22/08/19 17:00 - 261 commenti

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Grande commedia all'italiana che tratta un tema quanto mai attuale a caro agli italiani: le tasse. Oltre a ciò si aggiungono due fantastici mattatori come Totò e Fabrizi, che si sposano bene assieme e creano un'atmosfera perfetta per situazioni esilaranti nelle quali soprattutto Totò sguazza. La regia di Steno non delude e mantiene incalzante il ritmo per tutto il film, inserendo in sceneggiatura anche altre storie parallele, in primis quella d'amore tra i figli dei protagonisti. Ottimo.
MEMORABILE: Totò che manda regalie per corrompere Fabrizi; "Lei mira senza alzare il cane?" (e Totò imbraccia il segugio); In ospedale; Seduzione "all'americana".

Victorvega 12/04/20 00:08 - 502 commenti

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Storiella semplice, di un'Italia che non c'è più e proprio per questo da guardare con nostalgia, anche per coloro che quegli anni non li hanno vissuti. Totò è il solito fuoriclasse, ma pure Fabrizi e De Funès non scherzano e lo spalleggiano al meglio. La storia è ben sceneggiata, tagliata sui due protagonisti e le risate e le scene memorabili si sprecano. Alcuni quadretti sono spassosissimi (l'accertamento, la battuta di caccia, all'ospedale). Risate semplici e autentiche.

Siska80 21/06/20 12:11 - 3794 commenti

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Uno Steno particolarmente sagace dirige una vivace commedia retta da una coppia ben assortita di attori di grosso calibro nei panni di un evasore fiscale e di un maresciallo (notare l'ironia dei rispettivi cognomi, Pezzella e Topponi), che in comune hanno solo l'amore per i figli, i quali (come nel più classico dei copioni) si innamorano... Per fortuna, al contrario di quanto avviene in altri film, la love story giovanile è ridotta all'osso dando spazio agli esilaranti duetti dei Nostri (ai quali si aggiunge ogni tanto il simpatico Fuentes). Bravo il resto del cast, finale agrodolce.
MEMORABILE: I due protagonisti, in ospedale, zittiscono un povero vecchio agonizzante.

Michelino 23/08/21 16:13 - 103 commenti

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Pur avendo recitato insieme in pochi film, la coppia Toto/Fabrizi scrive una delle pagine più irresistibili del nostro cinema. Se vogliamo è una sorta di ''Guardie e ladri'' in un contesto totalmente diverso, in cui la comicità e le gag davvero memorabili non si discostano da una certa ancora velata satira sul mondo della corruzione, e sottolineando la non agiatezza economica anche per i funzionari pubblici. Indovinatissimo il simpatico commercialista interpretato da De Funès, a complicare con i suoi suggerimenti il difficile clima in cui devono ''convivere'' i due protagonisti.
MEMORABILE: I fagiani; Lo sconto del 75%; Il televisore e il frigorifero; La caccia; L' iniezione; La firma; Il piano per far sparire i documenti; Il ''sistema''.

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Katullo 24/12/21 20:06 - 329 commenti

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La doppietta con l'immediatamente successivo "...I giovani d'oggi" decreterà l'affermarsi di un connubio ideale, che già diversi anni prima aveva dato prova di intesa. Pungente il contesto: come un vecchio adagio dai corsi e ricorsi storici il tema della scappatoia fiscale che usa qualsiasi mezzo pur di prevalere viene comicizzato ad arte, i due usano tutte le armi del mestiere con evidenti tocchi autoriali, Funès leggermente out. La sora Lella, "falsa magra" ospedaliera, è paziente con gli scatenati pazienti, e i fidanzamenti da "intenzioni serie" oggi rimandano alla fantascienza.
MEMORABILE: La svendita; Il braccio offeso; "Come se fosse cancrena!"; "Ognuno ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera!"; "Quindici..." "Quindicimila?".

Gottardi 21/03/22 11:16 - 396 commenti

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Cavaliere con ben avviato negozio di abbigliamento non paga le tasse. Arriva la Guardia di Finanza nella persona di un maresciallo per un’ispezione e lui tenta in tutti i modi di corromperlo prima e convincerlo a indulgere poi, fino a mischiare le loro vite private. Divertentissimo film con la coppia Totò/Fabrizi al suo massimo completata da De Funès fiscalista maneggione. Tutta la comicità risiede nei dialoghi serrati dei tre che sfociano spesso nell’assurdo, condotti con la loro proverbiale mimica che regala effetti comici esilaranti.
MEMORABILE: Totò che finge convinzioni politiche nostalgiche.

Giùan 18/07/23 09:08 - 4559 commenti

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Uno di quei film il cui solo pensiero della messa in onda (che non necessariamente implica la visione) mette allegria. Su un tema per il quale è nota la "sensibilità" nazionale, Steno e sodali (da ricordare il contributo allo script di Maccari e dello stesso Aldone) apparecchiano un canovaccio le cui situazioni son sfruttate da Totò e Fabrizi con consumato mestiere e fresco divertimento. E poco importa se si deve pagar pegno al consueto schema sentimentale o alla conclusione zuccherosa, il valore bollato di Pezzella e Topponi è tassativo, erariale, pubblico tesoro cinematografico.
MEMORABILE: Lei mi dice deve cacciare questo... e io lo caccio; In ospedale; "...I tempi che Italianiiii!".

Reeves 13/08/23 14:23 - 2216 commenti

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Totò e Aldo Fabrizi costituiscono una delle coppie meglio assortiute della storia del cinema e anche in questo caso non deludono. Dal punto di vista dei contenuti fa piacere vedere un'epoca in cui chi non pagava le tasse non era quasi osannato, come fanno oggi certi politici. L'evasione di tasse legate alla vendita di stoffe, a sua volta, era trasparente e ingenua, per  questo molto divertente come del resto tutto il film.
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MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Gugly • 1/01/08 20:05
    Portaborse - 4710 interventi
    Fabrizi era l'unico attore che il Principe frequentasse fuori dal set; tuttavia dopo una memorabile litigata sul set di " Una di quelle", pellicola diretta dallo stesso Fabrizi, l'amicizia subì una brusca interruzione. i due recitarono ancora insieme ( nei Tartassati, per esempio) ma l'armonia di una volta non esisteva più, come testimoniato da amici e filmati.
  • Discussione Ingmar • 31/07/15 00:20
    Disoccupato - 19 interventi
    La versione francese di questo film era intitolato Fripouillard et Cie e vedeva delle scene in meno e delle scene in più dove De Funes recitava con un giovane Jacques Dufilho molti anni prima che Guerrini lo scegliesse per interpretare il colonnello Buttiglione.
    Ultima modifica: 31/07/15 00:21 da Ingmar
  • Discussione Ingmar • 31/07/15 00:28
    Disoccupato - 19 interventi
    In alcune scene iniziali dove è un signore che tenta di prendere un tram affollato e in un altra dove è in un gruppo di tre persone che si salutano sullo sfondo ed in una scena finale al bar dove recita una battuta in cui sostiene che Fabrizi sembra essere una guardia, si può riconoscere Mariano Laurenti allora aiuto regista di Steno in questo film.
  • Discussione Pessoa • 6/08/17 20:15
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Io inserirei nel cast anche Elena Fabrizi, la mitica Sora Lella, sorella di Aldo. È l'infermiera dell'ospedale dove Totò e Fabrizi sono ricoverati e tra l'altro è la protagonista di una delle battute più celebri del film: "Per lei ci vorrebbe un ago da materassaia" pronunciata da Totò.