Note: Il soggetto è tratto dall'omonima commedia teatrale scritta da Massimiliano Bruno (2012) e che gli stessi protagonisti del film, Edoardo Leo ed Ambra Angiolini, avevano interpretato con successo in teatro per più stagioni.
La seconda prova del regista Ravello conferma il suo talento e la capacità di scegliere soggetti meritevoli; il limite è quello di adoperare una sceneggiatura poco sviluppata, con la storia che funziona bene nella prima parte e arranca nella seconda, con un'inutile parentesi straniera. Funzionano poco i personaggi collaterali e non si comprende l’utilizzo minimale di un attore come Fantastichini, la cui presenza è impalpabile. Il film è comunque godibile, grazie anche alla presenza di due protagonisti bravi e credibili e una storia originale.
Ravello confeziona una piacevole commedia (parzialmente riuscita) che ha una certa originalità e freschezza per merito dei due protagonisti simpatici e godibili. La prima parte è frizzantina e scorre via senza problemi, mentre la seconda si ingolfa e arriva alla fine un po' col fiato corto. Il resto del cast è ai limiti della sufficienza.
Il risultato complessivo è sufficiente, nonostante soggetto e sceneggiatura (firmati da Massimiliano Bruno, Leo e Genovese) siano mediocri sia nel tessuto narrativo, sia nella scelta dei dialoghi. Si assiste a una storia piacevole ma senza guizzi veramente originali, con romanticismo e miele che costituiscono l'elemento principale. Peccato che le schegge comiche siano pochissime e affidate unicamente al bravo Calabresi. Leo e Ambra sono abbastanza affiatati e sono loro a rendere il film più digeribile. Più che dignitosa la regia di Ravello.
Buonissima la seconda di Ravello, che si conferma regista da tenere sott'occhio. Nonostante un protagonista non proprio al massimo (e nei casi più fortunati parecchio incostante), la storia funziona nonostante una parte centrale ripetitiva e troppo soggetta ad alcuni clichè. Un film decisamente più maturo e complesso dell'esordio Tutti contro tutti, dove a fronte di una tematica molto profonda ci si trovava di fronte a una sceneggiatura più semplice. Ottime prove della Angiolini e di Calabresi.
Davvero gradevole. Un film che scorre bene, ben sceneggiato, con una trama particolare e coinvolgente che non indugia nei possibili deja vu che si potrebbero creare. Ottima l'interpretazione di Angiolini, che denota notevole maturità e in generale tutti danno il loro onesto contributo. Cameo di Fantastichini. Ottima la colonna sonora.
Non male come commedia romanticheggiante, con alcune frecce al suo arco che però mancano il bersaglio in una seconda parte meno incisiva e originale. Funzionano i due protagonisti (più vedo l'Angiolini e più l'apprezzo come attrice) e la cornice disegnata da Ravello, che attinge ai trend della commedia moderna, calati in ogni personaggio con sufficiente tatto e maestria. Fantastichini di puro contorno, peccato.
Narcolessia, amnesia, cleptomania, i due personaggi di questa favola (è così che il film viene presentato fin dall'inizio) si incontrano, neanche a dirlo, sul portone del loro analista, senza sapere l'uno dell'altra fino al momento della terapia di gruppo. Il soggetto di Bruno facilita una sceneggiatura che può permettersi irrealtà favolistiche appunto, non troppo sostenute però da un brio e uno spirito poco presente, nonostante la discreta prova dei due protagonisti. Un grosso aiuto, in questo senso, viene dalla coppia Calabresi/Laude.
MEMORABILE: La terapia dell'ottovolante, usata anche nei titoli di coda.
Non si capisce bene dove voglia andare a parare questa commedia di Ravello, che veleggia incerta tra il romantico e il comico. Le diverse patologie dei due protagonisti (lui cleptomane, lei vittima di amnesie) sembrano solo un pretesto per una sceneggiatura che stenta a svilupparsi. Il soggetto è comunque in parte originale e Ambra e Leo se la cavano bene.
Un cleptomane e una narcolettica finiscono per innamorarsi conoscendosi da una psicoterapeuta, ma il destino avrà in serbo per loro prove molto dure da superare. Nonostante qualche sbavatura nella sceneggiatura (la seconda parte è decisamente più noiosa) il film è un simpatico esempio di come si possa creare una commedia sufficientemente riuscita utilizzando la logica degli equivoci. Meglio Ambra Angiolini che Edoardo Leo.
Buona commedia agrodolce che poggia sul mai deludente Leo e un'Angiolini che migliora, un po' come il vino. La storia ha uno spunto interessante, allietata anche dall'ottimo ex Biascica che dà verve a qualche momento un po' fiacco. Se proprio si voglion trovare dei difetti questi stanno in un Fantastichini emarginato e in una seconda parte meno brillante. Di contro da apprezzare il finale romantico ma comunque più che gradevole.
Piacevole commedia opera seconda di Rolando Ravello che sa mettere insieme un buon cast e anche valorizzarlo (soprattutto Calabresi, cui toccano le parti più brillanti). Si parla senza saccenteria di psicanalisi, si alternano parti serie ad altre quasi da farsa, ma il tutto è ben amalgamato. Quasi un manifesto per una nuova commedia di consumo senza pretese ma capace di divertire in modo intelligente.
Incredibile il successo della commedia teatrale prima e del film poi, dato che si tratta di un soggetto senza capo né coda che nell'ultima mezz'ora tenta con esiti miseri la strada del dramma e che termina così come era iniziato, ossia in maniera inconcludente. Da rimarcare i riferimenti lampanti a pellicole di ben altro spessore (le manie del protagonista, abbandonato improvvisamente dalla moglie), le pubblicità sfacciate a dolci natalizi, scene ripetute per raggiungere la lunghezza media ma abilmente frammentate (le sedute psicanalitiche) e un cast decente buttato via. Tremendo.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Interessante il fatto che questo film abbia trattato (sebbene in modo molto blando e poco "medico") il tema della cleptomania e narcolessia, oltre che quello delle sedute psicoanalitiche di gruppo, che costituivano lo spunto del film di Verdone, Ma che colpa abbiamo noi ?.
DiscussioneZender • 9/08/14 09:31 Capo scrivano - 47726 interventi
Beh sì, direi che è molto verdoniano... Anche difficile prima di tutto non vederci la Buy e Verdone stesso, nei due ruoli (come detto da Marcel).