Il lungo viaggio di ritorno - Film (1940)

La vita di mare e di terra dell'equipaggio di un mercantile che trasporta esplosivi in acque rese pericolose dalla guerra. Uomini forti e deboli allo stesso tempo, tagliati fuori dalla normale vita, sfruttati sulla nave e aspettati per essere "derubati" nei porti dove scendono tra un ingaggio e l'altro. Belle immagini in un b/n minaccioso, ricco di ombre. Il cast è decisamente fordiano, come pure le musiche. Ritratti forse troppo stereotipati ma variegati, a riassumere uomini di mare che mai cambieranno, come recita la didascalia iniziale.

Vita dura e pericolosa per un gruppo di marinai imbarcanti su una nave mercantile che trasporta esplosivi durante la seconda guerra mondiale... A parte alcune parentesi cameratesche, un film cupo, claustrofobico nonostante l'ambientazione a bordo di una nave, la cui visione pessimistica e per nulla retorica della vita di questi forzati del mare è accentuata dal bianco e nero contrastato e dai tagli espressionisti di molte inquadrature. Bel cast di caratteristi in cui svetta Mitchell, mentre Wayne appare un poco sacrificato dal ruolo.

Un John Ford meno noto ma validissimo, che lavora per sottrazione affidando poco ai dialoghi (scarni) e molto alle facce del ricco cast e alle emozioni che traspaiono tra un non detto e un altro. Ingrana poco alla volta ma conquista da subito grazie a una splendida fotografia in bianco e nero, quando nella seconda parte emergono le storie dei vari uomini protagonisti ci può scappare anche una lacrimuccia. Bravissimo Mitchell, che adombra il giovane Wayne, supportato da grandi attori come Bond e Fitzgerald. Notevole.