Il prezzo del pericolo - Film (1983)

Altra versione di Sheckley, altro giro, altra corsa. Si precorre il circo mediatico che Glaser imbastirà 4 anni dopo, pur con un'atmosfera meno grandiosa giacché Boisset – prima di far scattare la bagarre vera e propria – indulge in una fase preparatoria (in cui ha modo di esporre una buona dose di biasimo al sistema) forse anche troppo diluita. Piccoli a suo agio negli stracci del mellifluo imbonitore di pubblico e concorrenti, moderni gladiatori dell'arena via cavo. Eppure, nonostante la caccia aperta, stenta a prender ritmo.

In un futuro prossimo, una TV privata lancia il programma "Il prezzo del pericolo", che mette in palio un milione di dollari per chi saprà sfuggire alla caccia di cinque killers. Uno degli ultimi film di Boisset, che coniuga l'azione pura con riflessioni sul cinismo dei media e sul loro potere di manipolazione e distrazione delle masse. Un messaggio audacemente in anticipo rispetto ai tempi veicolato con il supporto di un buon cast (su tutti un risoluto Lanvin e Piccoli subdolo imbonitore), che pecca forse in un finale non troppo risolutivo. Buone musiche di Vladimir Cosma.