Massimo, il mio cinema secondo me - Corto (2013)

Interessante documentario dedicato al regista/attore napoletano, del quale sentiamo numerose dichiarazioni sul suo modo di intendere il cinema. Ci sono anche approfondimenti da parte di persone che ben lo conoscevano e che aiutano ulteriormente a inquadrare sia la persona che l'uomo di spettacolo. Niente di eclatante, ma sicuramente un lavoro ben realizzato che merita di essere visto.

La voce fuori campo di Troisi sottolinea la tecnica e la poetica del geniale artista partenopeo. L'elemento più importante di questo breve ma corposo documentario è sicuramente l'individuazione di un percorso artistico, di un filo conduttore basato sui sentimenti e sulla progressiva affermazione di sé come artista, sganciandosi dalla semplice affermazione dello status di attore o regista. Da questo punto di vista sono importanti le testimonianze filmate di colleghi e collaboratori che arricchiscono il documentario, con gustosi aneddoti.

Il documentario stressa l'attenzione unicamente sul percorso artistico di Massimo, cercando di sviscerare le tematiche più care all'attore-regista partenopeo. Il risultato finale è gradevole ed è curioso notare che a Troisi della tecnica cinematografica importava poco o nulla (emblematica la battuta "si è più registi quando si sta in bagno"). Spezzoni tratti dai suoi film, fotografie animate e interessanti interviste agli amici/collaboratori più stretti impreziosiscono l'opera. Una piccola panoramica per capire il pensiero di un grande del cinema italiano.

Omaggio all’estro di uno degli ultimi autori napoletani concentrandosi solo sulla parte cinematografica. Intervista fuori campo e racconti dei colleghi che rendono chiaro il suo messaggio di purezza e dignità, insieme alle componenti umane che han plasmato le sue storie piene di sentimenti. Un ritratto che non invade nella malattia ma che non si piange addosso. Positive le immagini sui set in tridimensione e gli appunti di sceneggiatura.