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MMJ Davinotti jr
Anno: 1995
Genere: comico (colore)
Regia: Filippo Ottoni
Note: Ciufoli, Draghetti, Insegno e la Foschi sono i quattro componenti della "Premiata ditta".
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
(BABY VINTAGE COLLECTION) Dopo aver imperversato per anni sulle televisioni pubbliche e private (celebre la loro parodia della soap BEAUTIFUL, con Pino Insegno-Ridge) il gruppo comico della Premiata Ditta (due uomini: il calvo Roberto Ciufoli e l’ironico Pino Insegno, e due donne: Francesca Draghetti, due occhi azzurrissimi, e Tiziana Foschi, bocca larga e naso stretto) tenta l'avventura cinematografica con una parodia del thriller all'italiana, prendendo come spunto principale il Dario Argento di OPERA. Anche qui infatti l'azione si svolge in un teatro, dove Roberto (Ciufoli), per compiacere una...Leggi tutto vecchia zia che gli ha promesso l'eredità, deve allestire l'Amleto. Si comincia molto male, con gag da cinema muto riciclate da centinaia di film comici, si continua con un abbozzo di storia che in fondo poteva anche offrire qualche motivo di risata. Dei quattro il più in forma (e l’unico che riesca a divertire grazie alla sua particolare espressività) è Pino Insegno, che nella parte dell'investigatore improvvisato e finto viveur si ritaglia uno spazio nel quale si concede le sole trovate degne di nota. Gli altri invece non sembrano per nulla adatti alla comicità da grande schermo: Ciufoli cerca di modificare l’inespressività del viso con smorfie malriuscite, le due donne risultano piuttosto anonime. Qualche sparuta gag intelligente c'è (quasi tutte parodiate dai più classici luoghi comuni del thriller nostrano), ma presto un montaggio confuso e la regia altrettanto involuta di Filippo Ottoni fanno perdere il filo e l'interesse per un film che riunisce troppe cadute di gusto e trovate stravecchie per convincere. Peccato, perché i quattro hanno in sé un modo di proporsi piuttosto originale. Ognuno fa però una sola parte.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Pigro - Mediocre, ma con un suo perché:
Ciavazzaro, Panza, B. Legnani - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Marcel MJ Davinotti jr., Vanadio
Premetto che sono un appassionato della Premiata Ditta, ma sono quel genere di comici che in televisione funzionano (e alla grande) ma che al cinema fanno pena. Questo film ne è un esempio. Certo i quattro si prodigano, ma il risultato è zero. Per fortuna questo resta il loro unico film. Subito dopo hanno cominciato a lavorare in tv sfornando successi e ottimi dati di ascolto.
Strani omicidi durante le prove di uno spettacolo teatrale: una classica ambientazione da thriller rivive sotto forma di divertente parodia ad opera del quartetto comico conosciuto come Premiata Ditta. La storia è fragile, ma d'altronde in quanto parodia doveva essere esattamente questo: una base il più possibile banale e riconoscibile su cui far scatenare l'inventiva comica. I quattro ci riescono, trasportando al cinema la loro comicità televisiva surreale, riuscendo a ottenere lo scopo previsto: si ride.
Insulsa parodia del giallo argentiano e non: la Premiata Ditta s'impantana in una serie di storielle trite e ritrite che, quando non fanno assopire, danno proprio sui nervi. Pino Insegno osa sbeffeggiare Mitchum nel ruolo di Marlowe (mostrato in televisione nel film); Ciufoli "galleggia" a malapena, la Draghetti è quella che dopotutto se la cava meglio, non senza fatica. Si sorride, un po' forzatamente, alle citazioni di Profondo Rosso (il nome dell'assassino scritto dalla segretaria morente).
MEMORABILE: La Draghetti riflessa in uno specchio con un'espressione simile ai volti nei quadri della medium di Profondo Rosso; l'operaio decapitato che saluta.
La Premiata Ditta è stato un quartetto comico che ha imperversato per moltissimi anni in televisione con una miriade di sketch dall'umorismo non ricercato ma divertente. In questa loro unica sortita al cinema i quattro si impegnano (tra l'altro hanno fatto molta gavetta a teatro) ma sono messi al servizio di una regia e di una sceneggiatura fiacca che si risolleva nel finale a teatro e in qualche scena qua e là (la scritta con il sangue, il metronotte impiccione, Insegno alla scuola elementare). Si poteva ottenere molto di più.
Meglio del temuto, perché la comicità televisiva de La Premiata Ditta non era fracassona e, portata sul grande schermo, qualche colpo lo mette a segno, pur nell'àmbito di un film di medio livello, con quattro prestazioni un po' calcate (da piccolo schermo), ma non scomposte. Qualche trovata divertente c'è, a partire dalla chilometrica scritta col sangue. Si cita persino Profondo rosso (lo specchio, ça va sans dire..) e si strizza l'occhio verso l'alto, con (Rosencrantz e Guildenstern).
MEMORABILE: La citata scritta col sangue.
Tiziana Foschi HA RECITATO ANCHE IN...
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- Il DVD 01 Distribution:
Audio: italiano 2.0, italiano 5.0
Sottotitoli: italiano
Formato video: 16:9
Durata sulla copertina: 88 minuti
Durata effettiva: 1h29m05s
Extra: galleria fotografica, trailer, corredo pubblicitario originale, cast, trama, biografie e filmografie, crediti DVD, spot della collana, trailer dei film della collana (Le belve, Il colonnello Buttiglione diventa generale, Il fidanzamento, Buttiglione diventa capo del servizio segreto, L'imbranato)
Il master è discreto e credo sia identico a quello proposto in televisione. Il film è inoltre diviso in 24 capitoli ed è preceduto da una sigla di 21s con il logo della IIF. Riguardo gli extra, niente di che visto che troviamo le solite schede dei registi (con filmografie lacunose e poco rappresentative) e il trailer del film purtroppo non originale e realizzato per la collana di film della 01 Distribution. Nota di demerito riguardo agli orrendi menù. Un'immagine dal DVD (si trova al min. 32:33):
Ultima modifica: 23/06/15 08:56 da Zender - Il film che Pino (Insegno) guarda alla TV imitando le movenze del protagonista è Marlowe il poliziotto privato (1975):
