La parola di Cambronne - Corto (1937)

Commedia in un unico atto che bacchetta la mondanità con dialoghi a raffica dal linguaggio vivace e persino irriverente: siamo nel 1937 e quasi si stenta a credere alle proprie orecchie quando la giovane cameriera pronuncia “quella” parola... Notevole anche l’impostazione autoironica di Guitry, dichiarata nel prologo con tanto di sguardi in macchina, nel congedo finale e nel suo stesso personaggio.

Un divertimento minore di Guitry, tutto incentrato sulla parola che Cambronne stesso non pronuncia e sua moglie ignora: un fil rouge comico molto esile che non giustifica il ricco strato verbale profuso. Qualche puntuta accensione qua e là (notevole il panegirico sulla felicità creata unicamente dalle condizioni avverse), ma il gioco (allusioni a "perde... ", "le m... de Cambronne) rivela i suoi limiti. Jacqueline Delubac, la Louise Brooks di Francia, dice una sola parola (proprio quella) ed è deliziosa come sempre.