Direct contact - Film (2009)

Ennesima performance dello svedese Dolph Lundgren, specialista e ormai vererano del genere action. L'impressione generale è che qui non ci sia molta convinzione da parte di nessuno, specie per il protagonista che sembra svolgere un lavoro di routine. I russi sono veramente cattivi, molte volte in modo gratuito, giusto per aggiungere carne al macello. I corpo a corpo e le sparatorie suonano troppo fasulle e il pathos latita. La trama è leggera e il rischio di assopirsi, nonostante le devastanti esplosioni, è molto alto.

Dal buon vecchio Lundgren cosa ci si può aspettare se non un action ad alto tasso di adrenalina con sparatorie varie, bombe e corse a pazza velocità su tutti i mezzi possibili e bande criminali di varie etnie e nelle zone più impervie del mondo? E infatti ci ritroviamo di fronte al solito action con lui prigioniero che deve salvare la bella di turno con criminali alle calcagna che gli daranno filo da torcere in terra bulgara. Azione a tutto spiano e dialoghi ridotti all'osso. Cast limitato al solo svedese e storiella modesta.

Ordinaria amministrazione per Dolph, che sgomina bande di cattivi armati tra scazzottate, inseguimenti d'ogni genere e sparatorie. La trama è ai minimi termini, giusto una scusa per innescare scontri ed esplosioni senza sosta. Tutto sommato i fan del genere gradiranno, anche perché la messa in scena è meno povera di quanto ci si possa aspettare e il ritmo c'è. Tutti gli altri invece storceranno il naso.

Action di bassa lega destinato ai sostenitori sfegatati di Lundgren; certo il ritmo non manca, con sparatorie e inseguimenti a iosa, ma è la storia che appare trita e ritrita, con il solito ex marines in guerra contro tutti. Tra tradimenti e qualche briciolo di sentimentalismo si arriva con lieve fatica alla fine.