Vogel sorprende e destabilizza con una narrazione filmica che tocca livelli disturbanti e stranianti (e la semi amatorialità amplifica il disagio della visione). Quasi uno pseudo remake di La morte dietro la porta, con la carne che si martoria e si fà maleodorante, tra liquami organici alla Cabin fever e il deperimento cronenberghiano del corpo. Allucinante metafora sulla disfunzione familiare e allucinato incubo sui reduci che pare uscito dai più sporchi anni 70. Il finale, poi, trascende in un deliro feroce di splatter e pugni nello stomaco. Raggelante.
MEMORABILE: Maruscak vera e propria maschera di sofferenza, che sputa sangue e ha il corpo incancrenito; L'allucinante finale di rara forza devastante.
Riguardo a Vogel, ero rimasto alla temibile serie di August underground, spazzatura amatoriale di nessun appeal per il sottoscritto; sorprende vedere che nel frattempo è diventato un regista serio, dato che questa sua ultima fatica, nonostante il budget irrisorio, è cinema di buon livello. Ben girato, dalla buona fotografia, con ottimi SPFX, attori seri (su tutti la Keaton - irriconoscibile - e l'eccellente Maruscak) e un'atmosfera mortifera non indifferente, che esplode nel sanguinoso finale. Remake non dichiarato di La morte dietro la porta.
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Mi fà davvero piacere che ti sia piaciuto Herr, e condivido tutto quello che hai scritto (anche sulla Keaton)
Putroppo sì, ci ho capito poco e una mazza, ed è stato sì piuttosto faticoso seguirlo (ah, ecco, era il cane che si chiamava Fulci), visto che i dialoghi sono densi e fondamentali (in fondo è quasi un kammerspiel). Vabbè, o così o nada. Però la forza visionaria (soprattutto nel finale) picchia sodo e non fà sconti.
Zender ebbe a dire: Peccato davvero non li facciano uscire in italiano sti film. Mica possiamo fare tutti le rockstar e imparare l'inglese :) Hehe capisco il disagio, io però sono di base un purista e cerco sempre di vedere i film in lingua originale, mi sembra il modo migliore per giudicare le prove attoriali; per questo non vado quasi mai al cinema ma aspetto i DVD. Vedere i film doppiati mi fa un po' l'effetto di vedere un concerto in playback, per quanto in Italia ci siano (e soprattutto ci siano stati) ottimi doppiatori. Tuttavia quando son pigro non disdegno i film doppiati in italiano :)
La soluzione ideale per tutti sarebbe avere di norma i film in lingua coi sottotitoli in italiano, come per molti paesi europei, anche se so che a molti scoccia non poco vedere i film coi sottotitoli.
il problema del doppiaggio non si riduce alla sola sostituzione vocale (per me aberrante per quanto ottimi possano essere i doppiatori - e negli ultimi 2 decenni arrivano tutt'al più a essere men che discreti quando va proprio di lardo colante), c'è anche la questione dell'adattamento ai dialoghi, spesso arbitrario (almeno quanto certe rititolazioni), che fa scempi di senso non indifferenti...
comunque anch'io sono della partita di chi ormai da più di 20 anni va al cinema solo a vedere film italiani. per il resto sono irriducibile intransigente e oltranzista: film doppiati ASSOLUTAMENTE NO!
Tempo fa vedevo "Snatch - Lo Strappo" con dei colleghi americani e ovviamente è stato guardato in lingua originale. Una delle particolarità del film sono i vari accenti ed espressioni gergali dei diversi gruppi di personaggi; ad esempio la cosa che faceva ridere di Brad Pitt era che simulava un accento tutto particolare e mi sono chiesto come avessero fatto a rendere la cosa in italiano.. Dovrò rivederlo per verificare (tra l'altro devo ancora commentarlo).
infatti è impensabile perché il nadsat zingaro è stato inventato, quasi improvvisato, dallo stesso Pitt!
ma anche in casi più lineari e semplici di questo son state commesse atrocità di senso paurose
di contro, io capisco anche che non tutti abbiam fatto il linguistico e che per chi non mastica bene l'inglese una visione originale coi sottotitoli possa essere una tortura anziché un piacere (anche se il senso di una frase è più sublinguistico e scaturisce prima dal suono)...