Gli occhi che non sorrisero - Film (1952)

Giunta a Chicago con grandi speranze, ingenua ragazza di provincia fa perdere la testa al direttore di un hotel di lusso che, per amor suo, pianta la famiglia e finisce in rovina, mentre lei inizia una brillante carriera artistica... Sontuoso melodramma tratto da un romanzo di Dreiser, come pure Un posto al sole di cui costituisce in un certo senso il controcanto, dato che qui è l'arrampicatrice ad avere la meglio. Olivier ai massimi livelli, Jones bellissima e detestabile, regia e confezione di gran classe.

Una storia d'amore tormentata da un distinto direttore di un ristorante e una ragazza di provincia. William Wyler dirige un melodramma molto curato nella caratterizzazione dei personaggi e volto a mettere in risalto le differenze di origine e comportamentali, oltre che ambientali tra i due protagonisti. Il regista trova due volti ottimali nella Jones e sopratutto in Laurence Olivier, che offrono una magistrale interpretazione, ma la storia è inevitabilmente datata. Da preferire nella versione originale, non doppiata.

Intorno al 1900, una timorata ragazza di provincia (dal curioso cognome Madenda) si trasferisce in città in cerca di fortuna, ma ben presto accantona gli scrupoli bigotti diventando, prima la concubina di un ciarliero agente di commercio, poi l'amante di un uomo sposato, infine una starletta da tabarin. Prolisso melodramma sentimentale in cui, se sostituissimo Laurence Olivier con Amedeo Nazzari e Jennifer Jones con Yvonne Sanson, otterremmo la stessa cifra qualitativa, e riconosceremmo meglio gli stilemi ben collaudati in Italia da Raffaello Matarazzo. Lacrimoni standard.