The Gibson goddess - Corto (1909)

Una inesorabile schiera di cascamorti impedisce a una bella ragazza di godersi la sua passeggiata al mare, fin quando lei non decide di “gonfiarsi” le gambe. Per parafrasar lo splendido “pezzo” girato da Lattuada all’interno de L’amore in città, gli americani si voltano... e ti seguono pure. Pur non essendo il suo genere d’elezione, Griffith lasciò la sua impronta anche nel comico, come dimostrano la freschezza, naturalezza e dinamicità di questo corto, che gioca con ironia e non senza sottigliezze sul gallismo e i canoni della venustà muliebre.

Troppi galletti attorno alla ragazza in vacanza balneare, che così decide di giocare un bello scherzo ai maschietti troppo invadenti attratti dalla sua bellezza statuaria. Una comica sobria, che mostra anche il lato umoristico di Griffith (qui legato agli standard delle pellicole di cassetta), ma gustosa nel crescendo di situazioni in cui il gruppetto di fastidiosi arrapati giovanotti (e meno giovani) tampina la poveretta. Il finale è arguto ma troppo veloce e poco comprensibile (oltreché moralistico alla Esopo), e chiude in calando.