Nel deserto di Laramie - Film (1992)

Vite difficili in un angolo del Profondo Sud. Soffia forte lo spirito del cinema indipendente della Anders, teso a sviluppare uno stile filmico minimalista, asciutto ed immediato nei dialoghi ma che apre altresì improvvisi varchi poetici e talora visionari, come la discesa nella grotta il cui fiabesco lucore contrasta con l’asprezza del paesaggio esterno e le sue misere case-containers. Complimenti al casting - la Balk e la Skye si somigliano come due vere sorelle – e alla scelta della colonna sonora con Japan, Renegade Soundwave, Nick Cave ai Crime and the city solution. **!/***

La felicità sa nascondersi così bene da te che la trovano gli altri; o le fai tana ma sempre laddove non avresti voluto trovarla. Meglio/peggio una disperata utopia olo sconforto del rifiutarla? Il provincialismo finisce abbandonando la provincia? La libertà rende davvero liberi? Breve il passo tra Anders e Andersen: ogni fiabesca risposta la dà la metafisica del cinema, bunker contro l'afflizione, attizzatoio di speranze, cruna della libertà. telescopio dei desideri, usato dalla bellissima-bravissima Balk per un tana libera tutti, noi inclusi. Quando l'indie era alba e non albagia.