Mister Hula Hoop - Film (1994)

Mister Hula Hoop
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The hudsucker proxy
Anno: 1994
Genere: commedia (colore)
Regia: Joel Coen, Ethan Coen (n.c.)
Note: Aka "Mr. Hula Hoop" o "Mr Hula Hoop".
APPROFONDIMENTI: Gli ascensori al cinema

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Renato 8/11/07 11:25 - 1648 commenti

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Un film riuscito solo parzialmente, ma comunque da vedere. I momenti divertenti non mancano, anche se forse certe scene sono un po' troppo "fumettistiche", eccessive in un film che dovrebbe essere un grosso omaggio alle screwball comedies degli anni ruggenti di Hollywood e finiscono con lo spostare il baricentro del film verso il demenziale... Alcune sequenze sono comunque geniali, se isolate dal contesto. Ottimo Tim Robbins, attore spesso sottovalutato ma qui capace di una prova notevole in un ruolo probabilmente non pensato per lui.

Caesars 13/09/07 15:35 - 3779 commenti

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Questa volta i fratelli Coen riportano sullo schermo la commedia hollywoodiana anni '30. La trama prevede che il presidente di una grossa azienda si suicidi gettandosi dalla finestra. Il suo vice fa installare alla presidenza un "ingenuo" dipendente allo scopo di far crollare le azioni ed impadronirsi della ditta. I suoi progetti falliranno a causa dell' hula hoop. Sembra quasi di rivedere un film di Frank Capra con alcune trovate tipiche dei Coen, ma il risultato è riuscito solo parzialmente. Discreto.

Galbo 17/02/08 08:24 - 12380 commenti

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Gradevole ma sopravvalutata commedia dei fratelli Coen che compiono un'operazione filologica: ricostruire stile e temi narrativi della grande commedia americana degli anni '30. L'operazione appare stilisticamente riuscita: il film è piuttosto divertente (anche se non tutte le gag sono altrettanto riuscite) e formalmente impeccabile, anche grazie alla presenza di un valido cast (specie Newman). Permane però una certa "freddezza" di fondo che fa pensare ad un'operazione troppo costruita a tavolino.

Il Gobbo 25/06/08 15:07 - 3015 commenti

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Uno dei migliori Coen in assoluto, che mescola con perfetto dosaggio il cinema di Frank capra e la sua corrosiva critica dall'interno, il grottesco/fantastico col commentario sociale (auto)ironico. Caricato ed esagerato, con consapevolezza che autorizza, senza però convalidarlo, il sospetto di intellettualismo. Interpretazioni in tono, il sigaro di Paul Newman raggiunge lunghezze inedite, oscurando quelli del vecchio Barrymore. Anche anticipatore, con ben altra finezza, di un Forrest Gump

Gugly 6/03/09 17:15 - 1185 commenti

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Screwball comedy di ritorno, che si distingue soprattutto per l'esplicito omaggio a Capra e per la musica, veramente singolare e che rimane in testa. Per il resto si tratta di una chicca un po' particolare e non per tutti, anche se la storia è divertente, soprattutto nella descrizione dei caratteri, con un Paul Newman ghignante molto simpatico. Vien quasi da credere che l'hula hoop sia stato inventato così.
MEMORABILE: La mania dell'hula hoop che dilaga.

Pigro 8/03/10 10:46 - 9636 commenti

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Ingenuo messo ai vertici dell'azienda inventa l'hula hoop. Una favola alla Frank Capra passata al setaccio dell'iperbolica e apologante fantasia dei Coen, per raccontare causticamente la fallacia del sogno americano e del successo: è sulla menzogna e sull'inganno che i magnati costruiscono il loro potere, ed è sul caso e sul soprannaturale che uno qualunque può "arrivare", non certo sulle sue capacità. E' in questa beffa che divampa il sarcasmo dei Coen: l'America è un bluff e che qualcuno sincero possa aver successo solo una favola.

Lupoprezzo 29/01/11 20:19 - 635 commenti

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Con questa operazione i fratelli Coen (aiutati nella sceneggiatura da Sam Raimi) tentano di rinverdire i fasti del cinema di Frank Capra, con risultati solo qua e là efficaci e pungenti; e dopo una buona partenza il film si trascina stancamente verso il finale. La confezione tuttavia è di lusso (scenografie, musica, fotografia) e gli attori offrono discrete interpretazioni (anche se un Paul Newman così non si può vedere).
MEMORABILE: Il mezzanino!

Cotola 10/03/11 23:54 - 9013 commenti

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Omaggio dei Coen al cinema di Frank Capra ma anche più in generale alla commedia americana degli anni ’30-’40. Il risultato è altalenante: fatto sicuramente bene e con una confezione di lusso ed estremamente professionale, non riesce a convincere del tutto a causa del livello di coinvolgimento e di divertimento che non è al massimo. Naturalmente è un buon film, ma dai due fratelli è lecito pretendere un po’ di più.

Enzus79 13/05/11 16:09 - 2874 commenti

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Più che buona questa commedia grottesca firmata dai fratelli Coen (solo Joel alla regia) più Sam Raimi. La favola ha i suoi migliori risvolti nel finale, con un Tim Robbins, a mio avviso, veramente in forma. Delude un po' Newman nei panni di un poco credibile cattivo.

Rullo 5/07/11 19:41 - 388 commenti

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Non tra i migliori dei Coen, molto classico nell'impostazione, quasi una favola. Riesce ad avere una prima parte molto interessante, ma un calo più ci si avvicina alla fine non si può non notare. La sceneggiatura inizia a far vedere i suoi punti deboli e perde di mordente, nonostante sia supportata da una (tutto sommato) buona prestazione di attori (sempre bello vedere Newman) e regia.

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Ryo 28/10/12 12:55 - 2169 commenti

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Un film simpaticissimo e grottesco ambientato negli anni 40, con la recitazione che talvolta ricalca quella di quegli anni. Cast perfetto e carismatico, con una simpatica particina anche per l'attore cult Bruce Campbell. Stupenda la sceneggiatura che porta nel mondo del capitalismo in maniera surreale e molto fantasiosa. Piacevole visione.
MEMORABILE: L'indottrinamento del lavoro; L'angelo con l'ukulele.

Deepred89 10/11/14 13:18 - 3704 commenti

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Interessante, riuscito calderone postmoderno in bilico tra Frank Capra e Terry Gilliam impostato sul classico schema ascesa-discesa-redenzione, abilissimo nel rendere credibile una storia che di credibile ha ben poco. Tra un Robbins un po' troppo sopra e righe e un Newman megadirettoregalattico senza l'aura angelico-mefistofelica di un Paolo Paoloni, colei che esce vincente dal triello è Jennifer Jason Leigh, abile nel tratteggiare con ironia il personaggio più interessante e ambivalente del film. Tra i lavori migliori dei Coen.

Saintgifts 16/04/16 10:03 - 4098 commenti

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Inizia con l'impronta del bicchiere che cerchia l'annuncio di lavoro che cambierà la vita di Norville, il neo diplomato che ha un suo progetto, simboleggiato da un cerchio disegnato su un pezzetto di carta; aggiunge, davanti alle espressioni dubbiose, che è solo per ragazzi. Meglio il titolo originale, il nostro è troppo esplicito e un po' rovina la sorpresa. I Coen sono una sicurezza, i loro film speciali, coerenti con il loro marchio di fabbrica e anche questo non fa eccezione. Fine anni '50 un'America dove i diagrammi salgono e scendono vorticosamente
MEMORABILE: L'hula hoop che si ferma davanti al bambino.

Pinhead80 5/05/16 18:29 - 4720 commenti

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Gli impasti di tanto cinema americano che fu e di tanta letteratura ci sono tutti e chi se non meglio di Joel Coen può miscelare le dosi di questi due elementi per creare qualcosa di buono. Il tratto tipico grottesco del modo di fare cinema del regista si fonde a una riflessione amara sull'inconsistenza del sogno americano basato sull'idea che ci sia una possibilità per tutti (ingenui compresi). Rimane pur sempre una favola, è vero, ma la realtà è lì che sgomita per far sentire a tutti la sua presenza.

Paulaster 13/01/17 11:10 - 4391 commenti

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La storiella dell'approfittarsi del teorico stupido ma poi brillante non è così originale. In più lo svolgimento risulta risibile, con risvolti telefonati. Di certo la confezione è di gran classe: la parte iniziale e l'esplosione dell'hula hoop sono godibili e vivaci. La chiusura è debole e forzatamente improbabile. Robbins non ha gran fascino e almeno Newman ha qualche buona espressione malefica.
MEMORABILE: La sberla della Jason Leigh.

Daniela 13/02/17 09:04 - 12626 commenti

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Nuovo direttore di una grande azienda decide di finanziare l'invenzione di un ingenuo fattorino, convinto che l'insuccesso causerà il tracollo delle azioni consentendogli una grossa speculazione... Scoppiettante commedia, una delle più divertenti dei fratelli Coen, piena zeppa di citazioni al cinema degli anni d'oro, da Capra e Hawks, e di personaggi tratteggiati con ironia pungente. Favola lieve sull'improbabile vittoria di un imbecille di buon cuore ai danni di un capitalista lupo cattivo, con un finale celestiale che fa quadrare il cerchio del buonumore nonostante il sottofondo sia amaro.
MEMORABILE: I due commentatori che funzionano da coro greco; Il ragazzino che inizia a far girare il cerchio per la strada; La pubblicità del nuovo prodotto

Il ferrini 28/09/17 19:34 - 2345 commenti

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Un film dal sapore antico, che pur essendo ambientato alla fine degli anni '50 ha l'atmosfera delle commedie hollywoodiane non ancora contaminate dal neorealismo. Anche la regia è morbida e non di rado sfarzosa: dolly, carrelli, inquadrature dall'alto, pochi i primi piani... I Coen stavolta prediligono il corpo, soprattutto quello plastico e dinoccolato di un Robbins imbranato e sgraziato. Jennifer Jason Leigh e Paul Newman danno il loro onesto contributo e c'è spazio anche per un breve cameo di Buscemi. Non tutto va a segno ma ci si diverte.

Rocchiola 18/06/18 15:40 - 953 commenti

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Dopo l’onirico ed enigmatico Barton Fink i Coen abbandonano il cinema indipendente degli esordi e si concedono per la prima volta al mainstream hollywoodiano con questo divertito quanto divertente omaggio a Frank Capra (angeli e suicidi in stile La vita è meravigliosa) e Howard Hawks (la giornalista ricalcata sul modello della Signora del venerdì). Le scenografie classico-futuristiche vagamente reminiscenti di Brazil sono uno spasso e Robbins se la cava anche se a tratti nelle movenze ricorda Fantozzi. Spocchiosamente cinefilo ma divertente.
MEMORABILE: Il suicidio di Hudsucker; La scoperta dell'hula-hoop abbandonato sul marciapiede; La dentiera ferma-tempo; L'inno di Muncie; "Contando il mezzalino".

Fulleffect 27/09/21 10:51 - 107 commenti

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Un uomo viene assunto in un'azienda in rovina e, con quello che all'apparenza è il progetto più ridicolo possibile, cerca di risollevarne le sorti; quello che non sa è che il consiglio d'amministrazione vuole far fallire la società per comprare le azioni a basso prezzo. Partendo da premesse assurde, i Coen portano avanti una commedia grottesca che stupisce per messa in scena e che risulta leggera solo in apparenza. Purtroppo non tutte le gag vanno a segno e qualche volta si scivola nella farsa, finendo per rovinare parzialmente in bel lavoro fatto nella costruzione dei personaggi.

Kinodrop 20/02/22 19:05 - 2922 commenti

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A volte una favola dice più cose sulla realtà, della realtà stessa e questo è il caso esemplare creato dai fratelli Coen anche sulla base di una letteratura cinematografica molto in voga negli '40 e '50. Da una parte c'è la critica sociale a un'America rampante sulle spalle dei più deboli, dall'altra le vicende di un uomo semplice che si riscatta grazie alla fallacia di un sistema squaliforme. Una commedia elegante che colpisce con ironia, ma che sa rimanere sempre fiduciosa nell'apporto dell'imprevedibile che si cela dietro agli eventi. Cast eccezionale, grandi musiche evocative.
MEMORABILE: Gli ingranaggi dell'orologio; Il trionfo dell'hula hoop; Lo spietato Mussburger; Amy ci ripensa; L'angelo con l'ukulele el'aureola roteante.

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Puppigallo 14/03/24 16:12 - 5259 commenti

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Filmetto, a tratti fastidioso, che oltre a rendere tutti i protagonisti assai poco sopportabili, riesce nell'"impresa" di mantenere la recitazione quasi sempre sopra le righe. La parte più accettabile è quella in cui l'idea inizia a funzionare, ma dura poco. Ha però un suo perché, visto che in qualche modo spiega quanto da una mente all'apparenza semplice possa scaturire un'idea, appunto, tanto semplice quanto geniale. Resta comunque mediocre, non aiutato dalla parte surreale e piuttosto rapidamente dimenticabile.
MEMORABILE: Il foglio col cerchio; I tg e pubblicità; L'idea della cannuccia pieghevole disprezzata dal protagonista, astioso per la sua situazione.
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  • Homevideo Patrick78 • 9/04/10 15:47
    Magazziniere - 545 interventi
    Finalmente anche in Italia avremo l'edizione home video di questa gustosa pellicola dei fratelli Coen.Uscirà in DVD il 23/06/2010 etichetta UNIVERSAL.
  • Homevideo Ashay • 28/03/16 10:21
    Galoppino - 43 interventi
    DVD UNIVERSAL; DvD 9 doppio strato; la qualità dell'immagine è buona,con un bit-rate di 8500 Kbps; formato video 16:9,aspect ratio 1.85:1; il comparto audio è buono,ed è caratterizzato da un 2 canali stereo da 192 Kbps per quanto concerne la lingua italiana...ed un 5.1 da 448 Kbps,per quanto concerne la lingua inglese; sottotitoli:Italiano non udenti; EXTRA: esenti; durata totale effettiva film nel DvD 1H 46' 15''.
  • Homevideo Rocchiola • 18/06/18 15:45
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Confermo la bontà dell'immagine pulita ed abbastanza definita per un supporto SD ad anche l'audio italiano 2.0 è piuttosto buono quasi preferibile all'inglese 5.1 che ho trovato decisamente trovo più basso. Nel 2013 la Warner ha pubblicato un bluray region free che pare offrire un ottimo video, ma con il solo audio originale.
  • Discussione Rocchiola • 18/06/18 15:51
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Avendo rivisto da poco questo film ho notato che il protagonista interpretato da Tim Robbins è originario di Muncie nell'Indiana, la stessa località dove vive Barry il bimbetto rapito dagli alieni nel film di Spielberg Incontri ravvicinati del terzo tipo.
    Casualità cinemtografiche !!!