Note: E non "Imputazione di omicidio" o "Imputazione d'omicidio". Soggetto dal romanzo "The Man in the Net" scritto nel 1956 da Patrick Quentin, pubblicato in Italia nella collana Il Giallo Mondadori con il titolo "Il limite del furore".
Noto pittore si trasferisce con la moglie alcolizzata in un piccolo paese del Connecticut. Quando la consorte svanisce, l'uomo viene accusato di omicidio e per fronteggiare un linciaggio, troverà il prezioso aiuto di alcuni bambini dell'luogo... Thriller diretto dall'esperto Curtiz la cui vicenda, ricca di tensione, tiene saldamente incollato lo spettatore. Ladd offre un'ottima performance, al pari di una diabolica Carolyn Jones. Buono anche l'apporto dato dai bambini (tra le cui fila spicca la figlia del regista Bert I. Gordon).
Lavoro di ordinaria amministrazione che nulla aggiunge e nulla toglie alla lunga e gloriosa carriera di Michael Curtiz. Il tema dell'innocente in fuga per discolparsi, all'epoca piuttosto in voga, aveva dato altrove frutti migliori, invece qui convincono maggiormente le premesse iniziali rispetto allo scioglimento del giallo. Dignitosa ma monocorde l'interpretazione di Ladd (anche lui era ormai in parabola discendente), meglio la perfida Jones (futura Morticia della Famiglia Addams) e la comprensiva Brewster, bravi i bambini.
Artista mal sposato con una donna alcolizzata e depressa viene sospettato di uxoricidio quando lei scompare e rischia di essere linciato dai compaesani che non l'hanno mai visto di buon occhio... Thriller di modesta levatura diretto da Curtiz con la mano sinistra ed interpretato da Ladd già in pieno declino, con una trama piena di forzature ed incongruenze che sfocia a fatica in un fiacco epilogo in chiave esplicativa. L'unico elemento interessante è costituito dal ruolo attivo dei bambini amici del protagonista che lo aiutano nella latitanza.
MEMORABILE: I paesani abboccano all'amo della bugia secondo cui il pittore sarebbe fuggito in sella alla biciclettina rubata ad una bimba
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CuriositàDaniela • 26/04/20 13:39 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Soggetto dal romanzo "The Man in the Net" scritto nel 1956 da Patrick Quentin, pubblicato in Italia nella collana Il Giallo Mondadori con il titolo "Il limite del furore".
Lo pseudonimo "Patrick Quentin" è stato usato da un gruppo di ben quattro scrittori che scrivevano in combinazioni diverse ma mai più di due insieme. Dal 1952 però l'unico ad usare questo pseudonimo fu l'inglese naturalizzato statunitense Hugh Callingham Wheeler.