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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/10/13 DAL BENEMERITO ZIOVANIA
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Luci e ombre in questo gangster musical ambientato nell’età del jazz e del proibizionismo. La parte musicale è avulsa dal contesto in cui il jazz crebbe e si sviluppò, mentre la parte criminale fa acqua da tutte le parti (quale bandito avrebbe mai taglieggiato un’orchestrina da locali di quart’ordine?). Di positivo c’è che sono qui assenti quelle ipocrisie tipicamente associate al jazz e ai suoi interpreti, peraltro usuali in quel periodo. Un film onesto ma dai limiti ben precisi.
A Kansas City, al tempo del proibizionismo, il direttore di una orchestrina jazz deve sottostare alle richieste di pizzo da parte di un malavitoso, ma la pazienza ha un limite... Webb, regista di se stesso, si prende il lusso di presentarsi come un duro, capace di snobbare la corte della deliziosa Leigh e di prendere a pugni un tipo tosto come Marvin. A parte l'auto-compiacimento che mina la credibilità della vicenda, il film è piuttosto modesto sia come gangsteristico che come ricostruzione di un ambiente musicale.
MEMORABILE: L'apparizione di Ella Fitzgerald, per quanto sprecata.
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