Noah - Corto (2013)

Molti erano girati attorno all'idea, ma nessuno vi si era addentrato in modo tanto essenziale, semplice, pratico: venti minuti della vita di un giovane (con gelosie e ipocrisie annesse) spiati attraverso lo schermo del suo pc. Zoom e movimenti di macchina (comunque calibratissimi) facilitano un po' il gioco e soggettivizzano (volutamente?) lo sguardo, ma va detto che tal gioco riesce benissimo, grazie a una sceneggiatura intelligentemente realistica, attori e dialoghi credibili e un'amarezza di fondo che ben descrive un'intera generazione.

Lo schermo coincide con lo schermo del computer, che a sua volta coincide con l’orizzonte esistenziale di un teenager, immerso in un ossessivo zapping tra facebook e chat-roulette, alla ricerca di contatti, ma soprattutto di rassicurazioni (la ragazza lo molla via skype). Geniale l’intuizione degli autori, che colgono con un realismo sorprendente il ritmo e le dinamiche comportamentali dei ragazzi in internet. Lo zoom ci mostra i punti su cui si concentra lo sguardo del navigatore: illuminante. Molto ben fatto, con attori e dialoghi calzanti.