Quattro matrimoni e un funerale - Film (1994)

Quattro matrimoni e un funerale
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Four weddings and a funeral
Anno: 1994
Genere: commedia (colore)
Note: Aka "4 matrimoni e 1 funerale", "4 matrimoni e un funerale"
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un titolo che dice tutto: in cinque cerimonie lo sceneggiatore Richard Curtis e il regista Mike Newell hanno concentrato l'intero film, azzerando (o quasi) le fasi esterne ad esse. Una sfida vinta attraverso l’uso abbondante del cosiddetto humour inglese, annacquato però da una certa superficialità e un tocco ruffiano degni delle produzioni made in Hollywood. Hugh Grant, che con questo film raggiunge la consacrazione trasformandosi nel nuovo sex symbol dei 90, incarna alla perfezione le due anime che si fondono, conservando un savoir-faire e un’imbranataggine tutta inglese ma affrontando i problemi con una libertà di pensiero tipicamente americana. A dire il vero non è tutto oro quel che luccica:...Leggi tutto a gag e trovate indubbiamente azzeccate (e saltuariamente divertenti) si accompagnano fasi stanche e di routine, in linea certo con la monotonia delle cerimonie ma tali a loro volta. La scelta poi di una partner femminile come Andy McDowell (comunque sullo sfondo rispetto alle controparti maschili), rivelatasi felice per l'aria intrigante ma altezzosa richiesta dal personaggio, non soddisfa invece per via di un'aria sofisticata tipicamente artificiosa, che il regista aumenta moltiplicando i primi piani che hanno l'unico scopo di farla apparire bella a ogni costo. Una commediola simpatica, molto furba e condotta con stile ma tutt'altro che impeccabile. Poco sincera anche nel disegno dei caratteri, spesso caricaturali e privi della genuinità richiesta dai grandi affreschi corali: un gruppo che vuole emergere a forza ognuno attraverso un’interpretazione particolare (il fratello muto, il ricco ubriaco, il gay silenzioso e saggio...). Meglio allora il prete cui dà il volto Rowan Atkinson/Mr. Bean: un paio di scene, quelle sì, di comicità pura.

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Caesars 4/04/07 12:22 - 3790 commenti

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Grande successo commerciale degli Anni Novanta, è una commedia discretamente divertente, ben interpretata dal duo Hugh Grant-Andie McDowell. Non tutto è riuscito in questo film, ma alcune trovate sono decisamente buone e il livello generale è sicuramente al di sopra della media delle produzioni analoghe. Simpatica la partecipazione di (Mr.Bean) Rowan Atkinson. Consigliato per passare due ore in allegria.

B. Legnani 22/10/07 00:09 - 5532 commenti

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Divertente, ma non divertentissimo come sembrava invece che potesse essere, anche perché qua e là cade nell'esagerato (gli eccessi di Rowan Atkinson quando fa Mr Bean sono funzionali, ma qui sono un poco fastidiosi). Molti simpatico e spigliato Hugh Grant, molto fascinosa la Mc Dowell. Si ridacchia senza pensare troppo. Gustosetto, insomma.

Gugly 24/01/08 21:43 - 1187 commenti

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Commedia sopravvalutata, in cui le cerimonie inglesi onestamente vengono tirate un po' troppo per le lunghe e rallentano il ritmo del racconto e delle trovate divertenti, come la lista dei fidanzati di lei e le simpatiche follie della sorella di lui. Kristine Scott Thomas simpatica snob, finta cuore di ghiaccio.

Supervigno 28/05/08 08:38 - 229 commenti

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Commedia molto divertente e non banale su riti e miti del matrimonio. Aggiunge un tocco di melò che non guasta, seguendo le vicende di una delle coppie gay più buffa e meglio assortita che si sia vista sul grande schermo; dissacra con gusto tipicamente inglese, ma senza troppa cattiveria e anzi, con molto affetto, usanze, luoghi comuni, battute, discorsi dei testimoni. Attori all'altezza della prova, Hugh Grant non ancora bolso e deliziosamente british.
MEMORABILE: "Sposo o sposa?". "Mi pare evidente che non sono nessuno dei due", risponde il vecchio signore inglese al maestro di cerimonie, all'entrata in chiesa.

Il Gobbo 28/05/08 23:13 - 3015 commenti

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Imprevisto (almeno nelle proporzioni) successone internazionale, che consacrò - più o meno - Hugh Grant, inchiodandolo al contempo allo stereotipo del suo personaggio, e ridiede un po' di smalto all'ottima McDowell (anche se qui si palpita per Kristin Scott Thomas). In effetti ben scritto, con tempi giusti, buone battute, situazioni discretamente congegnate (beninteso con meticolosa pianificazione degli effetti), attori capaci. Un buon passatempo.

Cotola 29/05/08 10:49 - 9043 commenti

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Simpatica e gradevole commediola sentimentale, che scorre via leggera dall'inizio alla fine e che riesce a divertire abbastanza, pur senza essere molto originale. Merito di una sceneggiatura "furbetta", che azzecca alcune trovate divertenti e che, dopo un intermezzo tragico, arriva al finale più scontato. Ideale per una serata scacciapensieri con gli amici.

Hackett 30/05/08 11:43 - 1867 commenti

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Commedia inglese classica che si avvale di una sceneggiatura ben scritta, dove le battute sono davvero divertenti e i personaggi ben definiti. Hugh Grant, all'epoca non ancora esploso, è uno scapolo doc perfetto ed oltre a lui il cast intero è composto da ottimi caratteristi. Delicata come sempre la mano di Newell, regista di razza. La canzone dei titoli di coda è memorabile.

Galbo 6/06/08 16:26 - 12392 commenti

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Tra i film di produzione inglese il più fortunato commercialmente degli ultimi vent'anni, nonché pellicola che ha lanciato l'attore Hugh Grant, possiede il dono della leggerezza. Il film di Mike Newell è una commedia brillante (con diverse note malinconiche, tuttavia) ottimamente scritto (i diversi toni risultano ottimamente bilanciati) e girato con grande ritmo, oltre che interpretato da ottimi attori (non solo Grant), dei quali si intravede talora l'origine professionale teatrale.

Lovejoy 28/06/08 18:00 - 1823 commenti

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Divertente commedia romantica ben scritta e altrettanto ben diretta. Ritmo spigliato, diverse gag e battute che vanno a segno, specie quando in scena vi è il grande Rowan Atkinson nei panni di un improbabile prete. Grant è sorprendetemente in palla, con una radiosa MacDowell a fargli efficacemente da spalla. Ottimo anche il resto del cast. Colonna sonora bellissima.
MEMORABILE: Tutte quelle in cui compare in scena l'inimitabile Rowan Atkinson; il finale in chiesa.

Ciavazzaro 29/01/09 16:09 - 4770 commenti

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Sopravvalutato. Cast variegato: Atkinson fa il prete, Hugh Grant come al solito recita in modo non propriamente eccellente. Certe situazioni sono trite e ritrite, la regia di Newell non è esattamente una fucina di invenzioni. Insomma. Se non siete esigenti può piacervi.

Hugh Grant HA RECITATO ANCHE IN...

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Renato 30/04/09 20:38 - 1648 commenti

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Quando andai al cinema a vederlo nel 1994 con un gruppo di amici del liceo ricordo di essere uscito dopo soli 20 minuti perché avevo fame... beata gioventù. L'ho rivisto con più criterio qualche tempo dopo e l'ho trovato piuttosto divertente E' il film che ha lanciato Hugh Grant nel giro grosso, ma ci sono ottime interpretazioni specialmente nel cast secondario, John Hannah su tutte. Una buona commedia con qualche idea carina, anche se ogni tanto spinge un po' troppo sul lato sentimentale.

Stefania 1/01/10 17:01 - 1599 commenti

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Trama piacevolmente ingarbugliata, i cui momenti topici sono per l'appunto scanditi da quattro cerimonie nuziali e una funebre. Ciascuna di esse è un'occasione per rimescolare le carte in questo gioco delle coppie, provocare nuovi batticuori e nuove scaramucce, ma anche momenti di commozione. Film pregevole nelle caratterizzazioni, leggere ma non superficiali, e nei camei di Atkinson, Pastore quantomeno... originale!
MEMORABILE: L'ultimo matrimonio!

Pigro 15/01/10 09:21 - 9666 commenti

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I matrimoni, altrui e propri, scandiscono le vicende sentimentali di un gruppo di amici. Commedia molto british, sia nelle situazioni che nell'umorismo (e infatti non si ride, tutt'al più scappa qualche raro sorriso). Il rapporto, quasi mai reciproco, tra amore e sposalizio è sondato in lungo e in largo, con molta superficialità e talvolta con qualche spunto sfizioso, il migliore dei quali è senza dubbio il funerale dell'amico gay che rivela la solidità dell'amore laddove le nozze non sono possibili. Idea carina, film carino, ma nulla più.

Ilcassiere 4/06/10 17:02 - 284 commenti

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Film leggero ma non banale che, attraverso le 5 cerimonie del titolo, racconta le vicende di un gruppo variegato di persone. L'humour è very english, ricco di dialoghi esilaranti; quello che è sicuro è che l'amore non ha bisogno del matrimonio, visto che il più puro sembra essere quello tra due uomini. Hugh Grant è perfettamente calato nel personaggio. così come la fascinosa Mc Dowell. L'unico che non fa ridere è Mr Bean.

Daniela 14/05/12 11:22 - 12662 commenti

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Se Oshima aveva raccontato, attraverso le cerimonie nunziali e funebri, la storia di una famiglia e con essa del Giappone, Newell più modestamente si accontenta di un quadretto d'ambiente alto-borghese con tracce nobiliari, ma lo fa con estrema furbizia, dosando col bilancino gli elementi satirici quando non apertamente comici con altre riflessioni sull'amore, sulla difficoltà di crescere ed assumere impegni, sulle occasioni perdute. Il risultato è un film assai piacevole, per quanto superficiale, interpretato da attori in gran forma.
MEMORABILE: Il matrimonio officiato da Rowan Atkinson, prete dalla memoria labile; L'anziano rimbambito ed iroso

Piero68 3/03/14 12:13 - 2957 commenti

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Sicuramente la miglior pellicola di Newell - anche se è curioso che sia proprio una commedia - e film che ha consacrato agli onori Hugh Grant, attore tutto sommato modesto. Sicuramente brillante, anche se non mancano le noti melanconiche, e cast funzionale al prodotto. Decisamente riuscite alcune gag, altre un po' meno. Non dimentichiamoci però che il film è inglese quindi permeato da un certo humor non sempre accessibile al resto d'Europa. Convince Grant come la McDowell. Resta comunque un cult per qualche generazione passata.
MEMORABILE: Atkinson prete: "In nome del padre, del figlio e dello spiritoso santo".

Lou 20/03/15 00:05 - 1121 commenti

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Una commedia perfetta, con ottimi attori, che diverte con intelligenza. Al centro vi è la storia d'amore tra il ragazzo inglese carino, ironico e imbranato (uno Hugh Grant che con questo film si afferma definitivamente) e l'americana affascinante e spregiudicata (ben interpretata dalla MacDowell); ma è davvero ben caratterizzato il gruppo di amici che si ritrovano regolarmente ai matrimoni. Si sorride molto, ma c'è spazio anche per un momento molto commovente con il bellissimo discorso di Mattew al funerale. Nel suo genere, un capolavoro.

Modo 12/04/15 01:03 - 949 commenti

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La prima volta non si scorda mai; cosi è per questa commedia che ha lanciato Hugh Grant e il filone "british". Successo sicuramente meritato. Film leggiadro che scorre gradevole; molte battute riuscite nonostante in lingua originale rendano di più. Oltre i vari festeggiamenti toccante il momento triste del funerale. Ottimo il comparto attori.

Zio bacco 17/09/15 22:45 - 240 commenti

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Gran successo al botteghino, è una commedia inglese ben realizzata, che ha lanciato Grant in un ruolo destinato a segnarlo per sempre. La recitazione è di livello e a brillare forse sono più i comprimari (Hannah su tutti). Molto riuscita la sceneggiatura, che dà al film un taglio accattivante e di sicura presa sullo spettatore. A scene di divertimento, infatti, si alternano momenti di malinconia e di facile immedesimazione. Nel complesso forse un film un po' furbo, ma non per forza sminuito dalle soluzioni narrative proposte. Vale la visione.

Parsifal68 22/12/15 10:40 - 607 commenti

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Film inglese che ha avuto uno straordinario quanto eccessivo successo al botteghino e che ha lanciato Hugh Grant nell'olimpo degli attori di fama mondiale. Ma i meriti del film non sono pochi: intanto un certo garbo puramente britannico con attori che non scadono mai nel turpiloquio e gag che, pur non sempre comprensibili nella traduzione italiana, colpiscono nel segno. La confezione è notevole, alla faccia del cinema a stelle e strisce che di raffinato, spesso, ha ben poco. La MacDowell è deliziosa. Fotografia straordinaria.
MEMORABILE: "Perché partecipo sempre ai matrimoni e non sono mai lo sposo?" (Hugh Grant)

Mike Newell HA DIRETTO ANCHE...

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Faggi 11/01/16 08:56 - 1549 commenti

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Così e così, con alti (pochi) e bassi (molti). Umorismo inglese scontato ed edulcorato; un vino annacquato. Funzionava meglio (forse) vent'anni fa, in un contesto di ingenuo fatalismo anni '90. Non nego che ci siano buone idee e ottime prove attoriali (anche la sceneggiatura non è male), ma c'è come una volontà di piacere a tutti i costi e di rassicurare che lo rovina, riducendo la vena malinconica (presente qua e là) a poca e trascurabile cosa. Sopravvalutato.

Alex75 14/01/16 09:38 - 880 commenti

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Commedia sentimentale che si distingue per il forte humour inglese e per alcuni momenti meditativi su matrimonio e amore, sia pure mantenendo nel complesso un tono leggero. Del buon cast vengono ricordati soprattutto la fascinosa Mc Dowell, Atkinson (che mette da parte i panni di Mr. Bean per indossare l’abito talare) e Hugh Grant (lanciato verso una carriera tanto commercialmente fortunata, quanto artisticamente mediocre), ma sono molto validi anche gli interpreti dei ruoli minori.
MEMORABILE: Il soprannome di Henrietta; La dizione difficoltosa di Padre Gerald; Matthew legge Auden.

Paulaster 22/06/16 10:39 - 4419 commenti

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Nella semplicità di poche situazioni l'english style si mostra in forme eterogenee: dai cappelli da cerimonia ai molli calzini, dai balli tradizionali alle canzoni romantiche. La forza è di un gruppo di caratterizzazioni ognuna col suo peso specifico: Grant nel ruolo della vita, ma è la Scott Thomas la vera rivelazione. L'altalena dei sentimenti funziona, con un finale scontato ma una buona soluzione. Newell gira stretto a ben rappresentare le chiacchiere futili dei matrimoni.
MEMORABILE: La poesia al funerale; La macchinina che sfreccia in autostrada.

Pessoa 26/01/17 23:07 - 2476 commenti

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Ormai un cult per coloro che amano il cinema mainstream, questa deliziosa commedia made in UK di Newell si distingue per cura e garbo dalle equipollenti produzioni americane. I personaggi sono congruenti e ben definiti, una buona sceneggiatura incoraggia il talento degli attori e anche l'eterna espressione imbambolata di Grant finisce per non stonare. La MacDowell rabbocca il poco talento con un fascino superiore. L'altalena delle emozioni (dalla lacrimuccia alla risataccia) funziona bene, anche grazie ai bravissimi Hannah e Callow. Delizioso!
MEMORABILE: Gli anelli di plastica; "Funeral blues" di Auden; "Non è più la mia ragazza perché adesso è... mia moglie".

Pinhead80 27/06/19 01:18 - 4760 commenti

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Prima o poi arriva un momento nella vita in cui si vedono gli amici sposarsi e ci si sente un po' strani. Questa commedia, anche a distanza di anni, riesce sempre a far divertire senza dover rinunciare per forza anche alla tristezza. Simpatica anche la sceneggiatura, che si basa quasi esclusivamente sulla celebrazione delle cerimonie. Tra una funzione e l'altra i protagonisti hanno lo spazio per potersi parlare e in un certo qual senso per progettare il loro futuro.

Camibella 28/10/20 17:04 - 277 commenti

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Le storie dei quattro matrimoni e del funerale del titolo hanno come comune denominatore un belloccio con la paura di crescere, l'ottimo Grant che con questo film ascese al successo planetario, ma il film britannico più fortunato degli ultimi trent'anni ha anche altri pregi indiscutibili: una sceneggiatura elegante, dialoghi brillanti tipicamente british e uno stuolo di altri bravissimi attori dallo stampo tipicamente teatrale e perfettamente aderenti ai personaggi. Non ci si stanca di vederlo e rivederlo.
MEMORABILE: "Essere amici non è male, è sempre meglio che niente" (Fiona a Charles).

Enzus79 2/02/21 13:43 - 2896 commenti

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Non male, dopotutto. Commedia inglese sentimentale e leggera che non cade mai nel patetico e ha una evoluzione della storia abbastanza credibile. L'interesse rimane vivo, pur immaginando noi già come sarà il finale. Non mancano le gag derivanti dall'humor british. Hugh Grant, perfetto per un ruolo a lui congeniale, risulta il migliore del cast. Mediocre colonna sonora.

Rambo90 10/10/23 17:13 - 7697 commenti

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La trovata che nobilita questo classico delle commedie inglesi è sicuramente quello di ambientare tutto nell'arco narrativo delle cerimonie del titolo. Così una sceneggiatura magari risaputa (ma comunque piena di buone battute) diventa un originale riflessione sull'amore e sull'amicizia. Aiuta anche la buona vena di Newell in regia e un cast in stato di grazia, a cominciare da un Grant che qui si consacra definitivamente ai posteri. Da non perdere.

Noodles 22/01/24 16:29 - 2228 commenti

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Film scandito da cinque cerimonie, piacevole, ricco di dialoghi divertenti e di belle situazioni, in cui non manca nemmeno il momento della riflessione o della commozione. Da buon film inglese è molto ben realizzato e curato, specialmente nella fotografia, con grande attenzione ai personaggi. Tutti, chi più chi meno, sono ben caratterizzati. Tanti pregi quindi, ma non manca qualche difetto, perché l'andamento della storia è comunque più o meno prevedibile e non vi sono grandi sorprese. Ma sono due ore che volano via e un ottimo modo per passare un pomeriggio alla TV.
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  • Curiosità Patrick78 • 18/06/09 09:37
    Magazziniere - 545 interventi
    Fa parte dei 190 film menzionati da Edgar Wright e da Quentin Tarantino che si possono trovare nel commento del film -HOT FUZZ- Questo "duetto" di opinioni e citazioni è incluso nel terzo disco DVD della collector's edition uscita per il mercato UK.Secondo i due registi fu uno dei film inglesi più commerciali che fece apprezzare al grande pubblico il cinema d'oltremanica.
  • Curiosità Ciavazzaro • 25/07/09 12:00
    Scrivano - 5591 interventi
    A Melanie Griffith e Brooke Shields venne offerto il ruolo di Carrie,ma entrambe rifiutarono.
  • Homevideo Gestarsh99 • 1/03/11 00:57
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in Blu-Ray Disc dal 16/03/2011 per Metro Goldwyn Mayer.
  • Homevideo Galbo • 3/07/11 07:52
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Uscito il BR con queste specifiche tecniche (fonte dvd-store.it)

    Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    Formato audio 2.0 Stereo Dolby Digital: Spagnolo Portoghese Thailandese Polacco
    5.1 DTS: Italiano Francese Spagnolo
    5.1 DTS HD: Inglese
    Sottotitoli Inglese NU Spagnolo Francese Portoghese Giapponese Danese Finlandese Olndese Norvegese Svedese Greco Cantonese Hindi Ebraico Coreano Polacco Mandarino Turco Ucraino
    extra
    Commento audio del regiasta
    Oltre le immagini
    Dall'idea al filmn
    Due attori e un regista
    Scene tagliate
    Spot
    Trailer
  • Musiche Alex75 • 30/06/16 17:36
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Track List della colonna sonora:
    1. Wet Wet Wet - Love is all around
    2. Elton John - But not for me
    3. Barry White - You're the first, my last, my everything
    4. Nu colours - Smoke gets in you're eyes
    5. Gloria Gaynor - I will survive
    6. Swing out sister - La la la (means I love you)
    7. Elton John - Crocodile rock
    8. I to I - The right time
    9. Gladys Knight - e pips - It should have been me
    10. Squeeze - Loving you tonight
    11. Lena Fiagbe - Can't smile without you
    12. Four weddings and a funeral - Funeral blues
    13. Sting - The secret marriage
    14. Elton John - Chapel of love
    .
  • Discussione Ruber • 6/03/19 01:52
    Formatore stagisti - 9247 interventi
    Si dovrebbe girare un sequel dal titolo:
    "One Red Nose Day and a Wedding", per il momento sono 12 minuti di corto, con lo stesso cast e lo stesso regista, ma dovrebbe appunto essere la base per il sequel, a seguito anche della reunion del cast a 25 anni dall'uscita in sala.