Improvvisamente, l'estate scorsa - Film (1959)

Improvvisamente, l'estate scorsa

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dottore specialista in lobotomizzazioni, Montgomery Clift viene invitato dalla ricca vedova Katherine Hepburn - pronta per questo ad elargire un milione di dollari all'ospedale - ad effettuare l'operazione sulla nipote Liz Taylor, divenuta pazza in seguito alla morte del figlio della vedova. Cosa c'è sotto? Pretenzioso dramma psicologico, sull'onda del Hitchcock di IO TI SALVERO’ (Clift nella parte di Gregory Peck, la Taylor in quella di Ingrid Bergman), SUDDENLY LAST SUMMER vive in funzione del teso finale, dove finalmente riaffiorerà l'incubo all'origine del trauma della Taylor. Per il resto si tratta di un film d’attrici, con l'algido...Leggi tutto Montgomery Clift spettatore passivo dei monologhi della Hepburn prima e della Taylor poi. L'origine teatrale del testo (in originale di Tennessee Williams) è evidente nella semplicità degli ambienti, tra i quali spicca solo il giardino di casa Venable, una vera giungla dove piante dalle foglie lunghe e insinuanti avvolgono tutti coloro che vi entrano. Oltre a questo, solo interni o quasi: l'ospedale psichiatrico, la villa con il suo ascensore interno dal quale si cala la Hepburn come una regina pronta a ricevere gli ospiti... Ad oggi il film appare piuttosto datato (finale escluso), troppo verboso e veicolo per le estemporanee performance di due attrici indubbiamente brave (entrambe candidati all'Oscar, poi vinto quell'anno da Simone Signoret) ma che da sole non possono dare consistenza a una sceneggiatura fiacca. La figura enigmatica del figlio/cugino Sebastian aleggia come un fantasma (e infatti anche nel flashback non ne vedremo mai il viso) nella storia e ne costituisce, pur nell’effettiva assenza, il vero punto di forza, catalizzatore d'interesse. In definitiva un thriller psicologico in pieno stile Joseph L. Mankiewicz, piuttosto lento ma strutturato correttamente.

Chiudi
TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Homesick 23/06/07 17:53 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Insieme dramma morboso e giallo psicanalitico, prende veramente il volo nella seconda parte, virando verso un finale-flashback onirico e dai risvolti rituali ed orrorifici. Lodevoli le interpretazioni dei tre protagonisti: la Hepburn emaciata madre castratrice, Clift medico moderno e comprensivo, la Taylor traumatizzata e passionale; la quasi invisibile presenza del misterioso teosofo “Sebastian” diventa anch’essa vero e proprio personaggio. Fotografia dai toni allucinati e decadenti.

Cotola 5/01/08 18:13 - 9009 commenti

I gusti di Cotola

Ispirandosi all'atto unico di Tennessee Williams, Mankiewicz dà vita ad un film che, seppure non perfettamente riuscito ed equilibrato da un punto di vista della sceneggiatura, affascina notevolmente con la sua carica decadente e morbosa ma soprattutto grazie a degli sprazzi visivi allucinati ed affascinanti che devono la loro riuscita allo scenografo Oliver Massel. Gli interpreti poi sono assolutamente perfetti.

Galbo 23/11/08 20:28 - 12380 commenti

I gusti di Galbo

Solido drammone dalle atmosfere torbide e decadenti, tratto da una piece di Tennesee Williams e diretto dal maestro Joseph Mankiewicz. Il film che a quasi cinquant'anni dalla sua realizzazione appare inevitabilmente datato si fa comunque apprezzare per la valida messa in scena, la solidissima regia totalmente al servizio degli attori e un cast di primissimo ordine nel quale spiccano la Hepburn nella parte della zia oppressiva e Clift dal fascino inquieto.

Deepred89 24/04/08 19:49 - 3704 commenti

I gusti di Deepred89

Datato ma per molti versi interessante. Ottima fotografia, azzeccato commento sonoro ed un trio di attori (Katherine Hepburn, Montgomery Clift, Elizabeth Taylor) eccellente. Peccato che la sceneggiatura sia inutilmente lenta e verbosa, con troppi dialoghi interminabili e un paio di personaggi secondari non troppo azzeccati. Inoltre la regia è piuttosto datata ed eccessivamente teatrale. Curioso il flashback rivelatore che anticipa alcuni horror successivi, peccato però che ciò che viene dopo tenda un po' troppo ad addolcire il tutto.

Pigro 22/11/08 10:44 - 9634 commenti

I gusti di Pigro

Lei vuole lobotomizzare la nipote, ma pian piano viene a galla una terribile e indicibile verità. In effetti per quell'epoca l'omosessualità (motore centrale dell'opera di Williams che ha ispirato il film) era davvero indicibile: e infatti la censura ha inferito cancellando totalmente il tema (e pensare che sceneggiatori e protagonista erano gay!), arrivando a creare una storia francamente oscura. Tuttavia Mankewicz è magistrale nel creare un'atmosfera viscerale, lugubre e ossessiva di straordinaria tensione.

Daniela 22/01/09 17:07 - 12621 commenti

I gusti di Daniela

Paradossalmente, l'aspetto più affascinante di quest'opera per tanti versi datata, anche nell'interpretazione melodrammatica delle due splendide prime donne, risulta quello che, all'epoca della sua uscita, poteva considerarsi il suo punto debole, ossia la reticenza (obbligata) circa l'omosessualità di Sebastian, al quale è negato persino il diritto ad avere un volto o di far sentire la sua voce. Così il film procede per ellissi, allusioni, divagazioni, con un andamento che si avvita su se stesso, stressando per la sua lentezza ma creando un clima ipnotico e una curiosità morbosa.
MEMORABILE: Il flashblack in cui si intravede Sebastian, tutto vestito di bianco.

Stefania 8/12/09 20:40 - 1599 commenti

I gusti di Stefania

Come molti drammi melò, è incentrato sul rapporto tra due donne: l'algida, dispotica Violet e la fragile Catherine. Tra di loro lo spettro, candido e ambiguo, del nipote Sebastian, e il mistero della sua morte violenta. Affascinante viaggio nella mente di Catherine, segnata da un trauma senza nome, viaggio che Violet vuole a tutti costi interrompere. Meglio le tenebre che la luce, e invece alla fine la luce arriva, abbagliante e impietosa. A parte certe verbosità e lentezze, resta uno splendido dramma psicologico, con due primedonne superbe.

Cif 10/04/11 12:24 - 272 commenti

I gusti di Cif

Dramma come solo il cinema di una volta (è datato fine degli anni '50) sapeva costruire. La storia parte lenta ed un po' macchinosa per poi sciogliersi e virare verso un giallo che ricorda un po' Hitchcock. Affascinante soprattutto l'atmosfera torbida a tratti claustrofobica degli interni della clinica e degli esterni del giardino della Hepburn, capace di evocare dolorosi flashback. Tutto si incentra sul tema dell'omosessualità, che resta latente, ma che si coglie qua e là. Un'opera di assoluto spessore, con un magnifico cast. 3 1/2.
MEMORABILE: Magnifica terna di protagonisti: Hepburn decadente, Taylor bella e "redenta", Clift che sprigiona forza, vita, sete di verità.

Lucius 30/06/12 13:13 - 3015 commenti

I gusti di Lucius

Con Eva contro Eva uno dei capolavori di Joseph L. Mankiewicz. Tre attori di razza si sfidano a colpi di copioni, dando vita a tre interpretazioni memorabili in grado di catturare l'attenzione degli spettatori, già dalle primissime battute. La mano di Tennessee Willimas co-autore della sceneggiatura è tangibile, la storia è di quelle drammatiche ed estremamente realistiche. Uno dei migliori film in bianco e nero prodotti da Hollywood. Ovviamente il tema dell'omosessualità dati i tempi è appena accennato, quanto basta per rendere la storia vera. Cult.

Addison 5/07/12 20:12 - 90 commenti

I gusti di Addison

Da un dramma breve di Tennessee Williams, un film barocco ma certamente efficace e mitologico, che riesce a toccare tutta una serie di argomenti allora tabù: malattia mentale, cannibalismo, soprattutto omosessualità. Certo Sebastian, gay senza volto, martire come il santo omonimo, predatore divorato dalle sue vittime, rincorso spietatamente come il mostro di Frankenstein, risulterà oggi obsoleto; ma è difficile non ammirare i febbrili flashback che lo vedono protagonista e le due attrici (entrambe candidate all'Oscar) sono straordinarie.

Joseph L. Mankiewicz HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Uomo bianco tu vivrai!Spazio vuotoLocandina Eva contro EvaSpazio vuotoLocandina MasqueradeSpazio vuotoLocandina Gli insospettabili

Saintgifts 22/03/14 02:30 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

La Taylor, dopo La gatta sul tetto che scotta, colorato e carnale, è ancora una volta alle prese con un dramma di Tennessee Williams, in un bianco nero più adatto a esplorare i meandri della mente, ma dove anche la carnalità ha una parte determinante. La Taylor è anche quella che sostiene tutto il peso di un lavoro in cui i pur bravi attori che le ruotano attorno spesso sembrano essere spettatori della notevole performance dell'attrice, che qui mostra anche una bellezza fisica da elegante a prorompente nell'accecante e liberatorio flashback.

Lady 26/04/14 19:08 - 54 commenti

I gusti di Lady

L'intreccio narrativo donato dalla pièce di Williams alla regia di Mankiewicz non è cosa da poco. Dunque, cinematograficamente, ne risulta un dramma, dalla fotografia a dir poco smagliante, che vira spesso e volentieri nel genere giallo. I temi trattati sono diversi e di notevole spessore, soprattutto in rapporto all'epoca. Il compimento che disvela la realtà degli accadimenti è, pur se già spaventosamente intuibile, decisamente terrificante. Pellicola che lascia un solco profondo.
MEMORABILE: La Taylor nel momento in cui è "aggredita" dalla veemenza dei pazienti; L'immagine atroce e fotograficamente accecante, della "fine" di Sebastian.

X offender 27/03/19 13:10 - 39 commenti

I gusti di X offender

Tra i tanti film tratti dalle opere di Tennessee Williams, questo è tra i migliori. Ha il pregio di non difettare in coraggio: il tema dell'omosessualità non viene infatti rimosso, ma appare lampante, nonostante non vengano mai pronunciate parole "compromettenti". E il fatto di non dare né un volto né una voce al personaggio omosessuale rende il tutto ancora più straniante. All'atmosfera lugubre e ossessiva contribuisce poi la straordinaria scenografia - dalla giungla primordiale del giardino di casa Venable all'assolato paesino spagnolo.
MEMORABILE: A rimanere impresso è soprattutto l'allucinato e inquietante incubo finale rivissuto in flashback, un tripudio di simbolismi e visioni orrorifiche.

Myvincent 20/07/18 08:44 - 3726 commenti

I gusti di Myvincent

Improvvisamente l'estate scorsa... un giovane dandy muore in circostanze da chiarire e sua cugina impazzisce per uno shock in apparenza inspiegabile. Tennessee Williams affronta ancora il tema dell'omosessualità (oggi molto decifrabile tra le righe) assegnandogli però uno stigma di inequivocabile perversità. Elizabeth Taylor fa la parte del leone anche nel pretendere come suo partner-interlocutore il fragile Montgomery Clift. Film indimenticabile anche per le sue implicazioni psicoanalitiche.
MEMORABILE: Il monologo chiarificatore finale della Taylor da Oscar (mancato).

Buiomega71 13/08/19 00:59 - 2901 commenti

I gusti di Buiomega71

Mankiewicz anticipa i morti viventi cannibali romeriani, il Profumo tykweriano ne emulerà l'antropofago finale, Serrador se nè ricorderà per gli orrori d'infanzia di una Spagna arcaica e primitiva, Barilli farà divorare la Farmer come Sebastian. Straordinario tour de force di horror travestito da melò, tra pazzi zombeschi che bramano la Taylor, mostruosi giardini con piante carnivore, soprammobili macabri, la morte seduta che sogghigna e si gode la fame feroce dei reietti pasoliniani. Capolavoro di decadenza e tanfo necroforo, ancora oggi un pugno nello stomaco.
MEMORABILE: L'agghiacciante racconto dei falchi e delle tartarughe; La mano protratta al cielo come la ragazza divorata nel cinema di Il messia del diavolo.

Paulaster 7/07/21 10:21 - 4389 commenti

I gusti di Paulaster

Zia vuole lobomotizzare la nipote a causa di uno shock subìto. Clima di angosce esistenziali e ospedaliere che trattano la demenza come un male da rimuovere e sotterrare (nelle fosse). La decadenza familiare è nelle manovre della Hepburn, che vive tra piante carnivore e scheletri e solo il suadente Clift riesce a smascherare. Epilogo altamente drammatico, dai richiami pasoliniani, che non nasconde il tabù dell’omosessualità. Piccoli nei in qualche dialogo prolisso, nei riferimenti a Dio e in scavi psicologici piuttosto elementari.
MEMORABILE: L’ascensore casalingo; La fossa maschile e femminile; La Taylor che funge da richiamo in spiaggia; La morte di Sebastian.

Noodles 14/08/21 22:34 - 2204 commenti

I gusti di Noodles

Tratto da una pièce di Tennessee Williams, il film mantiene tutto l'impianto teatrale, nelle sue location quasi sempre chiuse e nei numerosi dialoghi, croce e delizia di questo lavoro, che pur essendo estremamente interessante ha numerosi momenti di stanca, dovuti al troppo parlare e alla poca azione. Ma è da sottolineare lo straordinario apporto del terzetto protagonista, la cui prova sopra le righe dà efficacia al racconto, che tratta temi scabrosi per l'epoca svolazzandoci sopra senza andare al sodo. Una pellicola che merita una visione. Con una bravissima Katherine Hepburn.

Teddy 29/05/23 02:59 - 811 commenti

I gusti di Teddy

Ben scritto e scomodamente accomodato nei salotti del perbenismo d’epoca, è un melodramma di forte spessore psicologico, ammaliante, ambiguo e straordinariamente gotico. Dalla verbosa regia di Mankiewicz affiora una borghesia malatissima, un’elite che nutre e svezza la propria stirpe in un turbinio di giochi masochisti e fantasmi edipici. Le maschere di Elizabeth Taylor e Katharine Hepburn, metafora di un dualismo insanabile, sono di una potenza indescrivibile.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Zender • 1/12/07 09:22
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Fa parte dei cento film (realizzati tra il 1950 e il 1980) che Stephen King ritiene abbiano dato "un peculiare contributo al genere horror".
    (Fonte: S. King, Danse Macabre, 1981)
  • Curiosità Lucius • 26/04/18 22:42
    Scrivano - 9063 interventi
    La scena dell'orda di figli della violenza diretta ad un uomo vestito di lino bianco, è chiaramente ispirata alla morte e consunzione di Sebastian Venable, poeta ed omosessuale, invisibile protagonista del film.

    Fonte: Nocturno dossier - Quei bravi ragazzi.
  • Discussione Buiomega71 • 13/08/19 10:57
    Consigliere - 25933 interventi
    Rassegna estiva: Melò d'agosto-Un'estate melodrammaticamente melodrammatica

    Ancor oggi un pugno nello stomaco, ancor oggi rimane intatta l'atmosfera morbosa, necrofora e decadente, ancor oggi tra i più viscerali e funerei capolavori del cinema americano.

    Non solo perchè è il primo film hollywoodiano a trattare di cannibalismo, dove sua maestà Mankiewicz anticipa la furia e la famelica fame dei morti viventi romeriani (fame che viene amplificata nell'agghiacciante sequenza in cui la Taylor si trova nella "fossa dei serpenti" insieme a un nugulo di pazzi furiosi che la bramano come se volessero sbranarla) ma che dona uno dei prefinali più potenti, visionari, apocalittici, allucinati e incubotici mai girati.

    Non solo Romero, ma Serrador pescherà a piene mani per quell'angolo di Spagna arcaico e primitivo raccontando dei suoi bambini assassini, Barilli farà divorare la Farmer come Sebastian, Fulci se nè ricorderà per i paperini da non seviziare, Huyck farà fare a brani la Judy Bang nel cinema del Messia del Diavolo come la mano di Sebastian che si protrae verso il cielo mentre viene divorato dalla giovin massa famelica, Tykwer ne riprenderà paro paro il finale per quel capolavoro che è Profumo, in una gang bang omosex dagli orrorifici livori antropofagi, con i ragazzi di vita pasoliniani che si gettano affamati sulla preda, in un rito pagano cannibalico di rara potenza orrorifica che mantiene intonsa tutta la sua espressività apocalittica e disturbante (mi immagino che botta fu all'epoca), di cui Robin Hardy ne acquisterà le coordinate per la sua ritualità sull'isola scozzese (le fiamme al posto del pasto antropofago).

    Sebastian che corre per le stradine braccato dai ragazzi, la morte (la morte, la morte, ben prima di quella che si paleserà ai viaggiatori delle 5 chiavi francisiane e di quella argentiana di Inferno) che sghignazza seduta in disparte (quando passa la Taylor è una semplice vecchina, che non sarà passata inosservata al Friedkin dell'Esorcista), il macabro monumento di sorella morte che si erge minaccioso nell'inseguimento (quando , poi, passa la Taylor è un comune santuario), le urla disperate della Taylor che avranno sicuramente tolto il sonno al nostro Lucione nazionale.

    Eppoi mostruosi giardini, una pianta carnivora che si ciba di mosche, un'ascensore per l'inferno, la pazzia della Hepburn, la lobotomia iniziale, i vaneggiamenti deliranti e onnipotenti della Hepburn riguardo a suo figlio Sebastian (Ha visto il volto di Dio!), la Taylor che tenta il suicidio che come spettatrici c'ha un covo di pazze, il dipinto pre avatiano di San Sebastiano, ninnoli e gingilli mortiferi (c'è pure il teschio che Julian Roffman ruberà per La maschera e l'incubo), barocchismo decadente e una coltre di perversioni e morbosità come pochi hanno osato a Hollywood in quegli anni.

    Incesto (l'esclusivo e insano rapporto madre e figlio, la cugina usata come esca sessuale, ma anche la madre), omosessualità sbattuta in faccia, avidità, il terrificante racconto dei falchi e delle tartarughe appena nate, il vestito bianco candido e immacolato, che si contrappone alla miseria e alla "sporcizia" dei ragazzi di vita, l'ossessivo strimpellare degli strumenti rudimentali che accompagnano la banda di giovani "selvaggi", angosciante e inquietante marcetta che prelude al massacro che si consumerà di lì a poco, la Taylor che provoca (sotto ordine del cugino perverso) la torma di giovani a bagno nelle acque del mare, con un costumino bagno inzuppato che risalta le sue grazie, come un'esca per alligatori, le banconote gettate in pasto ai figli della violenza.

    Un horror travestito da melò, dove il regista di Uomini & cobra osa l'inosabile spalleggiato da Tennessee Williams (che detestò il film per come Mankiewicz lo tradusse) e Gore Vidal, andando ben più in là dove nessun film (all'epoca) si era mai spinto.

    Ora, come allora, rimane un'apologia di rara crudeltà e bellezza marciscente, con quel finale terrifico che sembra un pezzo di inferno sulla terra.

    Saccheggiato, citato (nemmeno troppo) velatamente, e depredato dal cinema di (de)genere che verrà, in ogni sua sfumatura.

    Mai , come in questo caso, la parola capolavoro non è usata a sproposito.

    Non per nulla nella lista filmica kinghiana di Danse Macabre

    Per quanto mi riguarda insieme a Uomini & cobra e agli Insospettabili la punta di diamante del cinema mankiewicziano.

    Di tormentata bellezza la Taylor, di arcigna pazzia materna/castratrice la Hepburn.

    Quando il melodramma sconfina nelle viscere dell'orrore, con quel racconto traumatizzante tra i più lucidamente funesti, sconvolgenti e atroci mai girati.

    E come imprecò disperatamente trentasei anni dopo Joe Pilato: "Su, avanti, mangiate!"
    Ultima modifica: 13/08/19 21:36 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 13/08/19 11:01
    Consigliere - 25933 interventi
    Ottimo il blu-ray spagnolo della Sony (con il titolo De repente el ultimo verano)

    Formato: 1.88:1

    Audio: italiano, spagnolo, inglese, tedesco, francese

    Sottotitoli (escludibili): spagnolo, inglese.

    Nessun extra se non il menù con i capitoli

    Durata effettiva del film in blu-ray: 1h, 54m e 17s
  • Discussione Rebis • 13/08/19 19:36
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Analisi stupenda, per uno dei melò che amo di più in assoluto. Senza parole. Spero almeno quattro palle sta volta :)
  • Discussione Buiomega71 • 13/08/19 19:39
    Consigliere - 25933 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Analisi stupenda, per uno dei melò che amo di più in assoluto. Senza parole. Spero almeno quattro palle sta volta :)

    E ci hai preso caro Rebis

    Quando il melò veste l'anima nera dell'horror più viscerale e apocalittico, dove nessuno, prima di allora, aveva osato tanto.

    E cosa non è quel mostruoso giardino tra statue mortifere e piante carnivore...
    Ultima modifica: 13/08/19 19:40 da Buiomega71
  • Discussione Rebis • 13/08/19 19:48
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    E Katharine che ascende nelle tenebre?
  • Discussione Buiomega71 • 13/08/19 20:59
    Consigliere - 25933 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    E Katharine che ascende nelle tenebre?

    Con quell'ascensore per l'inferno che racchiuderà la sua follia...
  • Discussione Rebis • 14/08/19 00:30
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Meraviglia
  • Curiosità Lucius • 5/04/23 14:33
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano d'epoca del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images64/impro.jpg[/img]