Una ragazza a Las Vegas - Film (2012)

Una ragazza a Las Vegas
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Titolo originale: Lay the Favorite
Anno: 2012
Genere: commedia (colore)
Note: Soggetto dall'omonimo libro di memorie della scrittrice e giornalista statunitense Beth Raymer, pubblicato nel 2010.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/07/13 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
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Capannelle 23/07/13 15:58 - 4398 commenti

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Le vie del successo e le fregole amorose si intersecano nell'ambiente delle scommesse e del gioco a Las Vegas in questa commedia dai nomi altisonanti ma dagli esiti deludenti. Per via di uno sviluppo tendente al piatto e di una sceneggiatura senza sorprese che poggia sui soliti clichè stile Las Vegas e american dream.

Kinodrop 27/11/13 15:27 - 2921 commenti

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La storia di Beth, che si "autoafferma" passando da spogliarellista a domicilio a esperta di scommesse nella grande Las Vegas in virtù di un non meglio identificato talento per i numeri. Nonostante la legnosa presenza di Bruce Willis evidentemente a disagio in una trama inconsistente, il film non imbocca un genere ben preciso ma accozza luoghi comuni visti e rivisti. I tecnicismi del mondo delle scommesse non aiutano né la trama né chiariscono le psicologie dei personaggi. Finale appiccicato e artificioso.

Galbo 18/02/16 07:08 - 12380 commenti

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Da un regista raffinato come Stephen Frears una pellicola che non ti aspetti; una storiella banale e poco interessante in cui tutti i possibili spunti vengo disattesi a favore di uno svolgimento piatto con personaggi monodimensionali e mai approfonditi (se pensiamo ai personaggi a cui il regista ci ha abituato). Tolta l’attrice protagonista che almeno volenterosa, gli altri attori letteralmente spariscono, a partire da Willis, mai così poco convincente e alla impalpabile C. Zeta Jones.

Saintgifts 13/03/17 18:58 - 4098 commenti

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Bet significa scommessa; e Beth (Rebecca Hall) si chiama la ragazza che, stanca di fare striptease a domicilio, decide di andare a Las Vegas in cerca di lavoro. Si scopre molto portata per i numeri e in un qualche modo entra nel giro delle grandi scommesse legali nel Nevada. Il qualcosina da salvare può essere vedere da vicino come funziona il mondo delle scommesse (facendo la tara alle licenze cinematografiche sulla materia), perché per il resto rimane ben poco. Classico prodotto hollywoodiano con nomi di richiamo ma di cui non si sentiva la necessità.
MEMORABILE: Catherine Zeta Jones con il viso tumefatto dopo l'intervento di chirurgia plastica.

Daniela 4/04/18 01:17 - 12622 commenti

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Spogliarellista viene assunta da uno scommettitore di professione, suscitando la gelosia della moglie di lui... Anche ammettendo sia stato girato a soli fini alimentari, questa commediola più inconsistente di una carta velina bagnata è indegna di un regista di talento come Frears, il cui tocco risulta in genere riconoscibile anche nelle opere meno riuscite. Qui invece tutto è tanto anonimo che si fa dimenticare durante la visione ed anche il fatto che il soggetto sia tratto da memorie autobiografiche non riesce ad iniettare un poco di interesse nella vicenda. Da salvare gli interni dei casinò.

Rambo90 24/02/20 16:45 - 7676 commenti

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Film di incredibile inconsistenza. Fin dai primi minuti si capisce che la sceneggiatura non ha grandi carte da giocare, nonostante l'ambiente delle scommesse si prestasse a tanti spunti. Ed è incredibile come anche la regia di Frears sia piatta, al livello di un qualsiasi prodotto per DVD. La Hall si impegna, Willis e la Jones molto meno, Vaughn appare poco ma strappa gli unici veri sorrisi. Il ritmo langue, i dialoghi e le situazioni si ripetono stancamente.

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  • Discussione Raremirko • 18/02/16 00:39
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Un film a malapena sufficiente e che non ha proprio nulla del talento che, in passato, Frears è stato capace di manifestare (davvero, è un lungometraggio che poteva girare chiunque).

    Anonimo, banale, piatto, non riesce a sfruttare quasi nulla di ciò che ha a disposizione (location magnifica -- ho sempre adorato Las Vegas e i casinò -, cast ricco e variegato - ci sono anche Joshua Jackson e John Carroll Lynch -, la storia vera a disposizione), eccezion fatta per le curve della Hall (gnam!).

    Finale risolutore e frettoloso, qualche parte ok ma in generale regna la superficialità (lo script è molto rivedibile), seppur tutto si guardi senza problemi.

    Un film medio ma nulla più, che scivola addosso e basta, senza nulla di approfondito e nulla di davvero interessante; sarebbe stato meglio fosse uscito per la tv.

    Vaughn credo sia stato recuperato da Swingers di Liman.