Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Galbo 23/09/07 08:37 - 12392 commenti

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Buon film che ha il merito di mostrare con indubbio realismo la vita di agenti che per pochi soldi (e spesso osteggiati nelle stanze del potere) sacrificano spesso la loro vita per proteggere la giustizia. Il film di Tognazzi (il suo migliore), ha una indubbia potenza visiva (dovuta sopratutto all'ambientazione), una sceneggiatura piuttosto forte ed è girato con buon ritmo. Uno dei suoi meriti è di avere scelto gli attori con le facce più giuste per il ruolo, da Lo Verso ad Amendola a Carlo Cecchi, fino ad un particolarmente subdolo Gullotta.

Capannelle 4/04/08 14:27 - 4411 commenti

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Successo di pubblico meritato per un film costruito bene, con una tensione costante e che fa risaltare le doti anche degli attori meno avvezzi al grande schermo. L'umanità dei personaggi contribuisce a creare la giusta empatia e sarà la base per le serie tv che ne riprenderà i temi.

Tarabas 5/07/09 19:43 - 1878 commenti

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Un magistrato scomodo indaga sul racket dell'acqua potabile in Sicilia, avvicinandosi pericolosamente a interessi politici. Lo segue dovunque la scorta, composta di carabinieri e poliziotti, veterani come Sperandeo (bravo) e reclute come Memphis (sorprendente) raccomandato romano che sceglie di rimanere con i suoi commilitoni a rischiare la pelle. Diretto, asciutto, onesto, dopo tanti anni l'ho ancora impresso nella memoria e non è poco. Cecchi è a volte un po' teatrale. Gran film, inconsueto per il nostro cinema.
MEMORABILE: Il "sorteggio" delle auto blindate.

TomasMilia 26/07/10 15:24 - 157 commenti

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Mi aspettavo un finale diverso e perciò sono rimasto un po’ deluso, sebbene il film sia ben fatto. È un film più di riflessione che di azione. Il finale è addirittura più pessimistico di quello che mi aspettavo. Un procuratore arrivato in Sicilia dal nord per sostituire un giudice morto in un agguato mafioso scopre che si può fidare solo della sua scorta e...

Cotola 27/08/10 02:05 - 9043 commenti

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La dimostrazione che quando registi modesti come Tognazzi non si prendono troppo sul serio (vedere Canone inverso per capire) riescono a fare buone cose. Il film riesce, infatti, a coinvolgere lo spettatore e risulta gradevole, interessante e purtroppo ancora attuale sotto certi aspetti (su tutto: la carenza di mezzi per le scorte). La regia è sobria, asciutta, evita lo spettacolo gratuito e mantiene tuttavia la tensione narrativa. Il cast è ben assortito con attori funzionali al loro ruolo anche se Cecchi e Gullotta fanno meglio degli altri.

Nando 1/12/10 15:17 - 3814 commenti

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Uno spaccato siciliano dove dei servitori dello Stato proteggono con grande spirito di abnegazione un magistrato che indaga sulla cupola. Narrazione veritiera realizzata con piglio e ritmo giusto in cui si evidenzia anche il marcio che si annida nei palazzi del potere. Validi gli interpreti.

Piero68 26/01/12 12:17 - 2957 commenti

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Nonostante la mediocrità del regista e un cast ancora giovane, il film funziona e bene. Il merito va tutto alla sceneggiatura a quattro mani di Diana e della Izzo che con pochi fronzoli e in maniera asciutta punta l'attenzione non sul magistrato di turno o sulla violenza di scene poliziesche ma più semplicemente sulla vita borderline degli uomini di scorta. Persone semplici che tra mille ostacoli svolgono umilmente il loro lavoro mettendo a repentaglio la loro stessa vita. Curata la fotografia e ben fatte le riprese dall'alto. Sonoro pessimo.

Trivex 6/08/12 14:01 - 1744 commenti

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Premessa necessaria: non amo particolarmente questo genere in chiave "moderna" (dalla mia personale e deviata prospettiva temporale, naturalmente). In larga parte, però, il film riscatta il cattivo pregiudizio e si propone come un prodotto fatto con grinta, passione e moderata concretezza (finale a parte, troppo sopra le righe e "spettacolare", a mio avviso). Ben costruiti i profili degli operanti, fortunatamente senza eccessi, ma con il doveroso ed apprezzato senso dello Stato (quello chiaro ed onesto). Un buon film che sfiora il notevole.

Samuel1979 4/07/13 22:53 - 547 commenti

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Discreto film che oscilla con maestria fra commedia e toni drammatici. Il cast è molto ricco e soprattutto di buona qualità; su tutti spiccano il "duro" Amendola e il simpatico Memphis, ma non sottovaluterei nemmeno Lo Verso e Sperandeo. Per Tognazzi un film sincero, da considerare quasi come un "tributo" a coloro i quali hanno perso la vita in tragici fatti di cronaca.
MEMORABILE: Giovanni Alamia: "Cu cazzu mi rapprisianti tu, tu un mi rapprisianti nuddu!"

Ramino 5/11/13 20:36 - 127 commenti

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Senza dubbio la migliore prova registica di Tognazzi, affiancato da attori tutti molto bravi. Non si eccede mai nella fiction, tutto resta misurato e credibile nel suo insieme. Un piccolo tributo ai servitori dello Stato che tra mille sacrifici e asperità cercano di fare il loro dovere. Buone la fotografia e la colonna sonora.

Ricky Tognazzi HA DIRETTO ANCHE...

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Ultimo 7/07/14 21:21 - 1655 commenti

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Buona prova da regista per Ricky Tognazzi, abile nel descrivere nella Trapani dei primi anni 90 le vicende di una serie di umili agenti di polizia che fanno da scorta a un noto giudice. La bravura sta proprio nell'aver concentrato la trama sulla vita del poliziotto. Indimenticabili le scene con le Alfa 33 e Alfa 90 (con sirena accesa "a tutto volume") per le vie di Trapani.

Nicola81 25/10/16 15:55 - 2857 commenti

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Dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio un film del genere era quasi obbligatorio, ma a Tognazzi e agli sceneggiatori va dato atto di aver concesso alla retorica il minimo indispensabile. Se sorvoliamo sul fatto che nella realtà il personale di una scorta non parteciperebbe attivamente alle indagini del magistrato chiamato a proteggere, si tratta di un lavoro impostato in maniera sobria e misurata e anche il finale, proprio per la sua rinuncia all'eroismo e alla spettacolarità, risulta credibile e coerente. Buona la prova degli attori.

Thedude94 10/02/17 00:48 - 1097 commenti

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Dopo Ultrà torna la coppia Memphis/Amendola diretta da Tognazzi; i risultati non sono gli stessi, anche perché i protagonisti non sono soltanto loro due bensì il buon Lo Verso e l'ottimo Cecchi (nel ruolo del magistrato De Francesco). La storia è molto tradizionale, legata ai temi ricorrenti in quegl'anni di lotta alla corruzione e alla mafia in quel di Trapani. Non eccezionale nel complesso la regia, questa volta molto scolastica e più "televisiva" che cinematografica; certo di meglio forse non era possibile fare, ma l'impegno va premiato.

Lythops 23/03/17 08:52 - 1019 commenti

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Un film nitido, asciutto come le sottili angosce quotidiane che affrontano quotidianamente gli agenti del servizio scorte. La sceneggiatura entra nella psicologia dei personaggi e li fa parlare, la fotografia ne esalta sguardi e solitudini. Girato in una Trapani assolata e opprimente, è sicuramente il miglior film di Tognazzi. Molto belle le musiche di Morricone.

Pessoa 21/08/17 23:27 - 2476 commenti

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Film intenso e coinvolgente che mette assieme gli insegnamenti del miglior poliziottesco e una moderna trama sulle collusioni fra malavita e potere, non lesinando anche qualche chiara allusione alla cronaca. Un film sul coraggio, che conquista a pelle, grazie a un cast in forma smagliante con Gullotta da applausi. Regia fra le migliori di un Tognazzi meticoloso, che indovina alcune pregevoli inquadrature, soprattutto nei primi piani. Ritmo serrato accompagnato da una bella ost di Morricone. Gran bel prodotto del nostro cinema di genere.
MEMORABILE: Sperandeo (strano ma vero in questo film non grida mai) che fa il tenero e manda bacini volanti in primo piano alla fidanzata di fronte a lui.

Alex75 20/08/18 13:31 - 880 commenti

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Nell’epoca dei maxiprocessi e delle stragi mafiose, Tognazzi sceglie di omaggiare, senza retorica e senza abbellimenti, la vita precaria e oscura degli agenti di scorta, che vivono le stesse difficoltà di coloro che proteggono, nello stesso clima di insicurezza e diffidenza (anche per la presenza di figure opache, ottuse o conniventi, nei Palazzi di Giustizia e nella Polizia). Spiccano per presenza scenica Cecchi e Gullotta, ma i quattro protagonisti mostrano stoffa e affiatamento.
MEMORABILE: L’assegnazione dei turni di scorta; La lite tra Mandolesi e Corsale in garage; La vita familiare di Corsale.

Rambo90 28/07/20 15:56 - 7697 commenti

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Un film riuscito questo di Tognazzi, che ha soprattutto il pregio di non enfatizzare troppo la componente poliziesca mantenendosi su un buon realismo. Il ritmo è comunque svelto e la seconda parte incalza lo spettatore fino a una soluzione tutt'altro che consolatoria, ma anzi amara e per certi versi inattesa. Buona la prova del cast, con un affiatamento notevole tra i protagonisti e una cura nel tratteggio delle figure di contorno (tra gli altri un favolosamente mellifluo Gullotta). In colonna sonora Morricone sembra a volte fare il verso al suo score degli Intoccabili.

Paulaster 19/05/22 09:56 - 4419 commenti

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Procuratore intuisce una fuga di notizie tra gli uffici giudiziari. Cinema civile che a inizio 90 era attivo (Il muro di gomma, Il giudice ragazzino) e che qui sottolinea il ruolo fondamentale ma dietro le quinte della scorta. I propositi son onesti, anche se la costruzione è elementare con forzature drammaturgiche. Il lavoro di intercettazione è fantasioso, come la mancanza di riscontri del pentito. Discreti Cecchi e Gullotta; Memphis sembra non abbia avuto alcun addestramento. Giuste le critiche agli scarsi mezzi di protezione. Musiche di Morricone più da thriller che da cinema sobrio.
MEMORABILE: Le frasi sulla solitudine dei magistrati son prese dalle dichiarazioni di Falcone; Il bunker dove risiede il procuratore; Due giubbotti per 4 persone.

Nick franc 26/06/22 07:32 - 515 commenti

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Tognazzi dirige senza cedere a inutili spettacolarizzazioni un film dal buon impatto drammatico, che predilige una rappresentazione dei componenti della scorta di forte realismo: l'aspetto migliore della pellicola è, infatti, la descrizione dei personaggi e della loro sfera privata, con i loro pregi e difetti, incastonati in una quotidianità difficile e non comune. Ad incrementare la credibilità ci sono azzeccate scelte di casting e la convincente prova di tutto gli attori.  Morricone fa Morricone, autocitandosi tra Milano odia e Gli intoccabili.

Myvincent 11/01/23 06:30 - 3741 commenti

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Un film di mafia visto anche dalla prospettiva della scorta a un giudice che, incurante degli squallidi giochi di potere, prova a far emergere verità scottanti. Sopravvalutata non poco, l’opera non riesce a scrostarsi di dosso quella patina da “fiction” che gli impedisce di andare in profondità, sotto più punti di vista: narrativo, scenografico, recitativo anche. Il cast è tuttavia abbastanza affiatato e spiccano Lo Verso, Amendola e soprattutto Carlo Checchi. Finale amaro, ma c’era da aspettarselo.

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Straffuori 17/02/23 00:23 - 338 commenti

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Figlio della stagione delle stragi, questo thriller/poliziesco sulle collusioni mafia-politica in una Trapani senza speranza né acqua. Un cast di grandi nomi sui cui primeggiano un insolito Amendola in versione siciliana e Lo Verso, seguiti da Cecchi, Memphis e Sperandeo. Ben figura anche Ugo Conti. Piccolo ruolo e piccolo personaggio per il sempre teatrale Gullotta. A un certo punto spunta fuori pure Luigi Maria Burruano. Si intravede la Izzo. Il film paga qualche lungaggine di troppo: pur descrivendo la tensione del servizio scorte, l'azione latita.

Markus 15/10/23 10:11 - 3687 commenti

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Opere di questo genere, figlie di drammatici accadimenti criminosi dei primi Anni '90, si sarebbe tramutata in breve tempo in fiction con modesti attori televisivi, ma quest'opera di Ricky Tognazzi - nel suo periodo d'oro - si può considerare riuscita sotto molti aspetti (a partire dai "personaggi" decisamente empatici). Lo scotto da pagare è una certa romanità fuori luogo - il ticket da pagare con Tognazzi Jr. - e un Morricone che "morriconeggia" in maniera plateale. Il film scorre e attanaglia, quindi possiamo nel complesso esserne felici.
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  • Discussione Mauro • 23/10/12 07:26
    Disoccupato - 11983 interventi
    Andgyx, riguardo i famosi "citofoni" degli studi De Laurentiis, ieri sera avrei formulato questa teoria: e se quel corridoio (e stanze adiacenti) fosse stato costruito come teatro di posa e quei misteriosi apparecchi non servisserano altro per segnalare che all'interno c'erano delle riprese in corso (e quindi di non entrare)?
  • Discussione Andygx • 24/10/12 13:15
    Disoccupato - 2382 interventi
    Quindi avrebbero dedicato una parte degli uffici ad un set permanente?
    Tutto puo' essere, ma temo che non lo appureremo mai!
    L'unica cosa che ricordo e' che in questo film uno dei piantoni all'esterno dell'ufficio schiaccia il pulsante del citofono e da dentro il magistrato apre elettricamente la porta.
  • Discussione Mauro • 24/10/12 13:29
    Disoccupato - 11983 interventi
    Ero rimasto colpito anche dal fatto che quegli strani aggeggi si trovassero applicati accanto a tutte le porte. Non penso che siano solo ed esclusivamente uffici.
    Ultima modifica: 24/10/12 13:30 da Mauro
  • Discussione Samuel1979 • 4/07/13 23:31
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    Vorrei sottolineare la presenza nel film del compianto attore Palermitano Giovanni Alamia, qui nei panni Nino Carabba.




    Ultima modifica: 5/12/14 00:25 da Samuel1979
  • Discussione Samuel1979 • 4/07/13 23:44
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    Nei titoli di coda, nella sezione "altri attori" compare il nome di Tony Sperandeo, nel ruolo di uno dei figli di Enrico Lo Verso, quindi è probabilissimo che si tratti del figlio dell' attore Palermitano.

    In questo articolo il suo nome compare nel penultimo rigo...quindi ci sono buone possibilità che non mi sbagli.
    http://www.corriere.it/spettacoli/08_ottobre_22/sperandeo_chiede_aiuto_7e1760e6-a00d-11dd-bdbb-00144f02aabc.shtml

    Per Zender: se vuoi si potrebbe inserire in Curiosità.
  • Discussione Zender • 5/07/13 07:50
    Capo scrivano - 47786 interventi
    No, solo cose certe, in curiosità. Resta un'ipotesi.
  • Discussione Samuel1979 • 5/07/13 13:36
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    In una sequenza il procuratore De Francesco (Cecchi), interroga "amichevolmente" il giudice Barresi (Infanti) chiedendogli ." come fa la Settima?" Beh ovviamente si riferisce alla Settima di Beethoven e precisamente al secondo movimento, l'allegretto.
  • Discussione Daniela • 5/07/13 19:04
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Una cosa che non c'entra nulla col film, ma solo col titolo.
    Giorni fa, di rientro da una breve vacanza all'estero, faccio una telefonata "estesa" - senza limiti di tempo imposti dalle tariffe - alla mamma ultraottantenne, che può così aggiornarmi sulla situazione di salute del vasto parentado. Ad un certo punto mi fa: "Ma hai sentito al Comune che scandalo c'è stato? Ne hanno parlato anche i giornali" Capisco che per Comune intende quello di Firenze - mio datore di lavoro fra parentesi - e per giornali la tv, però non ho idea di che scandalo si tratti, quindi chiedo.
    Risposta:"Ma come non l'hai sentito! lo scandalo delle scorte! una vergogna, ci sono di mezzo anche dirigenti... sembra pure a Palazzo Vecchio!"
    Immagino che Renzi o qualche assessore hanno abusato di auto blu o roba simile e chiedo ancora:
    "Perché, hanno utilizzato troppi poliziotti?"
    "Ma che c'entrano i poliziotti! " - replica mamma - "ti dico che è una faccenda di scorte, si, quelle lì... come si chiamano, le puttane..."
    Ultima modifica: 5/07/13 19:07 da Daniela
  • Discussione Gugly • 5/07/13 19:16
    Portaborse - 4710 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Una cosa che non c'entra nulla col film, ma solo col titolo.
    ....."Ma come non l'hai sentito! lo scandalo delle scorte! una vergogna, ci sono di mezzo anche dirigenti... sembra pure a Palazzo Vecchio!"
    ....
    "Perché, hanno utilizzato troppi poliziotti?"
    "Ma che c'entrano i poliziotti! " - replica mamma - "ti dico che è una faccenda di scorte, si, quelle lì... come si chiamano, le puttane..."


    Adorabili mamme.... :-)
  • Musiche Samuel1979 • 10/07/13 12:12
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    A proposito di settima di Beethoven, (mi ricollego al mio post su "discussione generale"), è proprio questo brano che si sente in sottofondo durante il dialogo fra Lo Verso e Cecchi,(minuto 33:15).