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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/05/13 DAL BENEMERITO PAULASTER
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Paulaster 22/05/13 10:32 - 4419 commenti

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Analisi del processo a Spector usando la chiave del personaggio famoso e controverso di fronte alla sbarra giudiziaria e mediatica. Dialoghi alfine teatrali e serrati che aiutano la regia a mantenere l’attenzione, anche se nelle scene concitate non sembra all’altezza. Pacino (a volte tremendamente somigliante) e Mirren danno prova di solidità, anche se la trama romanzata sbava e non va a fondo delle componenti psicologiche e dell’enfasi storica che si creò.

Nando 28/10/14 23:14 - 3814 commenti

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Ispirato dal primo processo subito dal noto produttore musicale, il film mostra un taglio altamente teatrale con dialoghi corposi e diversi scambi di opinione tra i due solidi protagonisti: il gigionesco Pacino e la seria e preparata Mirren. La breve durata è un pregio, ma il finale tronco è poco apprezzabile.

Piero68 29/10/14 08:35 - 2957 commenti

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Lento, noioso, con un montaggio a tratti imbarazzante e un Pacino che è ormai l'ombra dell'attore che diede vita a personaggi come Tony Montana, Carlito Brigante e Michael Corleone, quasi mai in parte. Nonostante la presenza di Mamet anche alla sceneggiatura il film ha purtroppo un grosso equivoco di fondo. Perché in realtà non narra della vicenda giudiziaria di Spector o del personaggio; Spector è solo un'esca appetitosa che Mamet sfrutta per mettere sotto ai riflettori il sistema processuale Usa e tutte le sue storture. Finale più che deludente.

Tarabas 7/11/14 09:46 - 1878 commenti

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Tratto da una storia vera, il film penso possa interessare solo a chi conosce il caso, perché per il resto è un inutile legal thriller senza thrilling, ammorbato da Al Pacino nel ruolo (che purtroppo gli sta a pennello) di un vecchio produttore musicale di grandissimo successo, egocentrico e logorroico. Gigioneria a manetta, ovvietà sugli avvocati penalisti, scene in stile CSI, banalità sul peso della fama e sulla sua transitorietà. Largamente al di sotto degli standard HBO e assolutamente evitabile. La deriva del grande Al sembra ormai inarrestabile.

Magnetti 10/11/14 09:54 - 1103 commenti

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Un famoso caso (a me prima d'ora sconosciuto) raccontato con un legal-movie realizzato in modo "anomalo". Niente dibattimenti in aula, mega arringhe etc. Si racconta in modo velato quella che è la preparazione psicologica e "tecnica" al grande processo (non male le simulazioni). Daltronde Spector (nella vita e nella finzione) ha scritto la parola colpevole sulla fronte e il processo si gioca proprio sulle suggestioni psicologiche, questo viste le poche prove. Bravi i due protagonisti: Helen Mirren e Al Pacino credibili e intensi.
MEMORABILE: Al Pacino/Spector arriva in tribunale con pettinatura tipo afro. La Mirren lo guarda e cambia testè la sudata e studiatissima strategia difensiva..

Galbo 22/02/15 08:41 - 12393 commenti

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Celebre produttore musicale, Phil Spector è stato protagonista di un fatto di cronaca raccontato dal commediografo e regista Mamet in questo film della HBO. Si tratta di un tipico "legal drama" la cui storia non è particolarmente originale né interessante ma che è vivacizzata dai due protagonisti (un camaleontico Al Pacino e una straordinaria Helen Mirren) che animano al meglio i dialoghi scritti dall'autore e che costituiscono il punto di forza della produzione. Il finale è deludente.

Ira72 24/07/20 20:01 - 1313 commenti

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Idea di partenza interessante. Impeccabile la Mirren che, francamente, è una delle poche attrattive che risollevano dal torpore. Tutto molto kitsch ed esagerato, probabilmente per esaltare il personaggio, ma i dialoghi (teatrali all'eccesso) finiscono per annoiare. Ricercati tanto da risultare fittizi, manieristici, con toni esasperati ed esasperanti al punto che finiscono per passare inosservati. Al Pacino, purtroppo, non riesce a risollevarne le sorti. Anzi. Molta forma e poca sostanza per una pellicola, ahimè, dimenticabile e superficiale. Potenziale biografico malamente giocato.

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