5 broken cameras - Documentario (2011)

5 broken cameras

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/05/13 DAL BENEMERITO PIGRO
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Pigro 2/05/13 10:24 - 9634 commenti

I gusti di Pigro

Compra una telecamera per la nascita del figlio e da allora testimonia la resistenza del villaggio di Bil’in in Cisgiordania contro l’esercito israeliano e le nuove colonizzazioni. Un documento incredibile, che mostra la vita in prima fila dei palestinesi e i soprusi del militari (bambini arrestati, dimostranti inermi feriti). La crescita del bimbo e degli scontri vanno di pari passo tra sconforto e ottimismo, mentre le telecamere una a una sono distrutte. Un film giustamente pluripremiato, per la forza delle immagini e il coraggio di Burnat.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina High hopesSpazio vuotoLocandina Loose change - Final cutSpazio vuotoLocandina The money mastersSpazio vuotoLocandina Synth Britannia
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Pigro • 2/05/13 10:25
    Consigliere - 1659 interventi
    Il regista Emad Burnat, primo palestinese a ricevere la nomination per l’Oscar per il miglior documentario, è stato bloccato all’aeroporto di Los Angeles e fermato per qualche ora con la sua famiglia (e stava per essere immediatamente reimbarcato), perché nessuno della polizia credeva che un palestinese potesse essere invitato agli Oscar, nonostante avesse esibito tutti i documenti e gli inviti.
    Fonte: tutti i quotidiani del 20 febbraio 2013.