Jimmy della collina - Film (2006)

Bruttamente tratto da Carlotto, è un film scritto con la cancellina: buchi logici biasimevoli, ricorso ricercato a un minimal chic - più che far autore, fa mancanza di capacità espositive - che fa il paio con soventi sequenze estemporanee paraoniriche a cui non lascio il tempo che non meritano. Pau non è Capuano e la differenza si vede, si sente e si tocca: il collant della vicenda è tutt'altro che d'oro, bensì svilito da smagliature che non rendono merito né al racconto omonimo né alla comunità realmente esistente. Una pessima azione.

Il tentativo di raccontare la scontrosa irrequietezza del detenuto nel carcere minorile e poi in comunità è interessante, ma non riesce a esprimersi con efficacia. A fronte di una particolare sensibilità, già acclarata, di Pau verso i paesaggi, manca la capacità di scendere in profondità nel paesaggio interiore dei personaggi, che rimangono così più enunciati che incarnati, a cominciare da un protagonista che è più bel tenebroso che non tormentato fuggiasco della propria anima. Lo stile 'mosso' di narrazione e riprese non aiuta.