La Basinger avrebbe dovuto interpretare il ruolo che fu poi assegnato a S.Fenn ed ebbe seri problemi finanziari, di seguito due articoli del caso:
----- PUBBLICATO ------------------------------ RISARCIMENTI
L' attrice americana si rifiuto' di partecipare al film della figlia di Lynch "Boxing Helena" TITOLO: Kim Basinger: "Vado in fallimento" Non ha gli 11 miliardi condannata a pagare entro mercoledi' per violazione di contratto - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - L' LOS ANGELES attrice Kim Basinger, condannata a pagare la cifra record di 7 milioni 400 mila dollari (quasi undici miliardi di lire) in risarcimento alla casa di produzione Main Line Pictures, ha dichiarato il fallimento personale presso un tribunale fallimentare della California. Inizialmente l' attrice avrebbe dovuto versare oltre 13 miliardi, ma poi ha avuto uno sconto. Deve comunque pagare entro mercoledi' come "deposito" in attesa del verdetto in appello. La protagonista di "Nove settimane e mezzo" era stata dichiarata colpevole lo scorso marzo di non avere rispettato un contratto orale stipulato con la Main Line che la obbligava a interpretare il ruolo principale del film "Boxing Helena". Kim Basinger sostiene di avere un patrimonio di soli cinque milioni di dollari (7 miliardi e mezzo) e di guadagnare 3 milioni di dollari (4 miliardi emezzo) a film. Due anni fa, tuttavia, l' attrice fece parlare di se' per aver acquistato l' intera cittadina di Braselton, in Florida; oggi la Basinger sostiene che il suo ruolo nell' operazione era solo quello di prestanome. La dichiarazione ufficiale di insolvenza protegge l' attrice dalla confisca dei beni; sara' tuttavia il giudice a disporre delle sue proprieta' e a decidere l' entita' e le modalita' dei pagamenti alla Main Line. Kim Basinger ha tradito, secondo la sentenza, un accordo verbale con il produttore di "Boxing Helena", Carl Mazzocone. Nel film, diretto da Jennifer Lynch . figlia di David, autore di "Cuore selvaggio" e del "Twin Peaks" televisivo . l' attrice avrebbe dovuto interpretare una donna protagonista di una storia d' amore "estrema": amputata dal suo uomo e tenuta in una scatola. Mazzocone riusci' a dimostrare durante il processo che la decisione della Basinger di non girare il film aveva fatto perdere il lavoro "a centinaia di persone". Disse Mazzocone: "Io stesso mi ero ipotecato la casa e il futuro dei miei figli per questo film".
Boxing Helena segnò la fine del periodo d'oro di Kim. Infatti la casa di produzione " Mine Line Pictures" le offrì la parte di protagonista in Boxing Helena, dopo che altre attrici avevano rifiutato tale ruolo. Kim verbalmente accettò, ma quando lesse con attenzione il copione e si accorse di molteplici scene di nudo e violenza rifiutò la parte. La casa di produzione procedette legalmente contro Kim accusandola di aver rotto un accordo in fase di pre-produzione quando il progetto già era legato al nome della star. La multa che fu imputata all'attrice era di circa otto milioni di dollari più 3 milioni di dollari per le spese legali. L'attrice disse: "Ho sempre pagato di persona e posso permettermelo, del resto se questa somma serve a salvare la mia anima, nessun prezzo è troppo alto". Successivamente dichiarò bancarotta. Fu costretta quindi non solo a vendere parte delle azioni della cittadina da lei comperata, ma anche a vendere la sua banca ricavando circa un milione di dollari. Durante il processo (Marzo 93) i documenti dimostrarono che Kim aveva spese mensili pari a 43.100. mila dollari. Alcuni di questi soldi erano destinati al mantenimento dell'ex marito Britton, altri a spese personali dell'attrice, altri ancora erano destinati invece per l'abbigliamento e per i suoi numerosi animali. La vicenda giudiziaria durò circa un anno e si concluse con l'assoluzione di Kim o come molti sostengono " La vendetta di Kim". Il verdetto aveva così costretto l'attrice a dichiarare bancarotta mettendo in discussione l'oramai convalidata stretta di mano come mezzo per concludere contratti milionari ad Hollywood. Ma la decisone di rovesciare il verdetto, confermano gli avvocati di entrambe le parti, è basata su un cavillo tecnico. Il giudice della corte superiore Judith Chirlin aveva omesso di separare la Basinger dalla sua compagnia di servizi personali la "Mighty Wind Inc". "La Mine Line Pictures" e Jennifer Linch (regista del film) sostenevano invece che fossero la stessa cosa. Gli avvocati della Basinger invece sostenevano se accordo c'era, c'era tra la "Mine Line Pictures" e la "Mighty Wind Inc". Il giudice aveva quindi preparato dei formulari per il verdetto in cui si chiedeva ai giurati di decidere se la Basinger o la "Mighty Wind Inc" avessero stipulato e poi infranto un contratto con la "Mine Line Pictures" La faccenda quindi si chiudeva per "opzione pregiudizialmente ambigue" e rendeva giustizia all'attrice che commentò: "Sono estremamente compiaciuta della decisione della corte, continuo a sostenere che non c'era nessun contratto, orale o altro, contrariamente alle affermazioni della Main Line, ed io ho semplicemente pensato che un contratto orale non fosse legalmente obbligatorio." In seguito aggiunse anche: " Con questo processo, qualche parruccone ha voluto punire me e il mio fidanzato Alec Baldwin per la stravaganza della nostra vita". Dopo il processo il cachet di Kim (3 o 4 milioni di dollari a film) venne ridimensionato.