Delitto nella strada - Film (1956)

Considerato un noir è più un dramma sociologico: l'analisi presenta delle ingenuità agli occhi dello spettatore contemporaneo, ma è tipica dell'epoca (e si inserisce nel filone di Gioventù bruciata). Si eleva rispetto alla media grazie al mestiere di Siegl (si veda in particolare la parte della preparazione dell'omicidio) e di un cast che Withmore a parte, è pieno di giovani presenze che se la cavano alla grande. Cassavetes (duro in apparenza ma tenero sotto la scorza) è alla sua prima apparizione sullo schermo ma non sembrerebbe, mentre Rydell (fututo regista) è quello che più mette brividi.

Un gruppetto di delinquenti di strada decide di mettere in atto un delitto per vendetta, ma anche come prova di iniziazione. Siegel, molto attento alle tematiche della periferia degradata e sola, dipinge un ritratto di grande drammaticità, raccontando delle difficoltà giovanili di sempre, laddove il riscatto sociale sembra una fatica insostenibile. Ottima la prova attoriale di tutti, primari e comprimari, fra cui spicca Sal Mineo in un primo piano ad alto tasso emotivo.

A capo della banda dei teppisti del quartiere, Frank vuol uccidere di un vicino di casa che ha denunciato un suo amico facendolo finire in riformatorio. Solo due dei membri della banda sono però disposti a seguirlo su questa strada... Film sul tema allora di moda della delinquenza giovanile, affrontata con un approccio troppo semplicistico. Siegel dirige comunque con mano sicura ed il cast offre buone prestazioni a partire da Cassavetes, trentenne al primo ruolo importante, che supplisce alla scarsa plausibilità come teenager accentuando fino alla nevrosi l'emotività del personaggio.