Si uccide per vendetta, per profitto e per gelosia. Così afferma Lee J. Cobbs, un ispettore di polizia piuttosto scafato, che tiene d'occhio Johnny O'Clock (Dick Powell), elegante e fascinoso, cui le donne sembra non sappiano resistere. Johnny, invischiato in una bisca clandestina, deve proprio a questo suo ascendente presso le giovani bellezze, buona parte delle sue sventure, ma sa anche muoversi con abilità. Un ottimo b/n e buone interpretazioni sostengono un discreto noir, anche quando la sceneggiatura mostra qualche indecisione.
Il noir è un genere criminale che riesce a rubare elementi dal giallo e dal poliziesco (e non solo) usandoli a suo nome con disinvoltura; è così anche in questo prodotto. Atmosfera che insinua ambiguità morale, intrigo, toni melò, b/n a grana fine, attori perfetti che interpretano personaggi capaci di magnetizzare l'attenzione e passaggi narrativi che confondono le idee (pur se qui è chiaro dall'inizio da che parte si annida il marcio). Elegante, con sottigliezze tecniche e visuali, lo si divora con piacere.
Johnny O'Clock gestisce una sala da gioco per conto di un boss. Quando la guardarobiera del locale viene trovata morta in circostanze poco chiare, l'ispettore Koch sospetta di lui, ma Johnny è meno freddo e cinico di quel che vuol sembrare... Esordio alla regia per Rossen, fino ad allora sceneggiatore, con questo noir di buona fattura con un buon cast: Powelll funziona in versione elegante, il ruvido Cobb è una certezza, Keyes e Drew fanno il loro come bionda e mora d'ordinanza, Gomez calza bene il ruolo. Convince meno la trama ma in un film del genere conta meno del clima e delle facce.
Già attivo come sceneggiatore, Rossen debutta in regia con un buon film più vicino al giallo chandleriano che al classico noir: abbiamo infatti un intreccio piuttosto complesso, un omicida da smascherare e un apprezzabile dinamismo nei dialoghi (con fisiologico rallentamento nei momenti più strettamente sentimentali). Un Powell fin troppo sicuro di sé e una Keyes fin troppo innamorata crescono alla distanza; meglio il minaccioso Gomez, l'infingarda Drew, la fragile Foch e soprattutto Cobb ispettore che la sa lunga. Il finale non delude, ma l'impressione è che potesse dare di più.
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CuriositàDaniela • 7/02/20 21:58 Gran Burattinaio - 5928 interventi
Piccolo ruolo non accreditato per Jeff Chandler. L'attore, che aveva allora 29 anni ed una sola esperienza cinematografica alle spalle in un altro ruolo non accreditato, era stato proprio in quell'anno messo sotto contratto dalla Universal Pictures.