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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/03/13 DAL BENEMERITO NANCY
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Ducaspezzi 3/03/13 19:49 - 222 commenti

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Un film che non in tutti i momenti del suo intreccio sa tenere ben ferma la barra dell'attendibilità e, se vogliamo, anche la caratterizzazione della follia della ragazza ha qualcosa di superficiale che però non manca di intenerire e coinvolgere, per l'indifesa lunaticità tragica e innocente e quel graziosissimo volto. Anche qui è presente ciò che ho spesso ricavato dai film di Salvatores e cioè una discreta soddisfazione, insieme a un (o nonostante il) senso come di una qualche omessa intensificazione del racconto nell'arco del suo svolgimento.
MEMORABILE: Voluti da Dio!

Nancy 2/03/13 15:32 - 774 commenti

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Salvatores confeziona un buon film di indubbio fascino e suggestione nelle belle immagini, trae il soggetto dall'omonimo libro di Nicolai Lilin anche se, c'è da dire, non affonda veramente il colpo. Il protagonista (Federavicius) non ha molto carisma e ovviamente non resta che affidarci a Malkovich (che si vede poco, alla fine) e all'altro giovane Tumalavicius, questo davvero bravo. Il personaggio della ragazza rasenta un po' il comico. Poco credibile in alcuni passaggi, mantiene comunque il fascino del racconto di un mondo lontano. Bella soundtrack.
MEMORABILE: La scena sulla giostra e quella sul fiume in piena, veramente suggestive.

Puppigallo 3/03/13 09:15 - 5275 commenti

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Onesto film che non dice chissachè, ma lo dice dignitosamente, grazie alla descrizione delle ferree regole della comunità e al nonno e padre spirituale (un Malkovich decisamente in parte), pronto ad insegnarle e, soprattutto, a farle rispettare a qualunque costo, contro tutti, militari, modernità avanzante e trasgressori. Gli attori se la cavano piuttosto bene (giustamente eccessiva la bella "voluta da Dio"); e nonostante non ci siano guizzi registici (direzione scolastica), la pellicola scorre abbastanza bene. Interessante il significato dei tatuaggi, come anche quello della picca. Non male.
MEMORABILE: I soldi sono sporchi e non devono mai entrare in casa (detto da una comunità di ladri, non è male); La spia scoperta grazie ai tatuaggi.

124c 25/03/13 11:58 - 2918 commenti

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Film internazionale per Gabriele Savatores, nel senso che il cast non è italiano, con un John Malkovich molto convincente nel ruolo di leader di una setta di assassini russi nella Siberia di fine anni '80/inizio anni '90. Buona la storia centrale, con un giovane iniziato fra tatuaggi, storie d'amore (con una mezza matta) e d'amicizia (con un altro ragazzo): pistole e coltelli a serramanico. Film insolito, di difficile comprensione in alcune parti, ma ben recitato da tutti gli attori. Anche Peter Stormare è bravo.

Coyote 5/03/13 18:43 - 185 commenti

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La trama è interessante, ricca di personaggi e situazioni fuori dal comune in un contesto a suo modo esotico in una fase di profondo cambiamento. Detto ciò, il film è moscio. L'umorismo un po' ruffiano di Salvatores dovrebbe stemperare la tensione: il problema è che la tensione è sempre preannunciata, ma non arriva mai. Il finale è emblematico in tal senso. E' vero, dopo cinque minuti dall'inizio avevamo già capito dove si andava a parare, ma si poteva evitare di buttarsi via così, con poche parole che lasciano un sapore di inconsistenza.
MEMORABILE: Il pomeriggio alle giostre sulle note di "Absolute beginners" di David Bowie.

Cotola 4/03/13 21:42 - 9044 commenti

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Non male, ma forse un'occasione mancata. Ad una prima parte, quella per così dire "ossimoricamente educativa" e di "formazione", con vari momenti riusciti ed interessanti, ne segue una seconda più convenzionale e sbiadita, che perde forza e mordente col passare dei minuti. Da ciò l'impressione che la pellicola avrebbe potuto essere migliore e che non mantiene le premesse-promesse iniziali. Discreta la prova fornita da Malkovich. Bella e un po' ruffiana la colonna sonora.

Panza 7/03/13 17:57 - 1842 commenti

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Interessante e onesto film diretto da un Salvatore abbastanza in forma che riesce a valorizzare gli spunti che offriva il romanzo di partenza. Il cast riesce a dare forma alla vicenda: stupiscono molto il protagonista (praticamente un esordiente) e la performance di John MalKovich. L'affresco storico e morale tracciato durante il film è davvero interessante e allo stesso tempo mai noioso. Bella anche la fotografia che ben inquadra l'emblematico passaggio dall'URSS alla democrazia. Il film dura quasi due ore che paiono un attimo, visto il suo ritmo.
MEMORABILE: Il complesso codice di regole e precetti che i siberiani devono osservare.

Andykap 6/03/13 12:12 - 37 commenti

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Dall’omonimo romanzo (discutibile, con Saviano curioso sponsor) il ritratto di una mitica (ovvero mai esistita) tribù criminale siberiana anti-comunista e comunista nello stesso tempo ambientato a Bender (oggi Moldavia), ma girato - pare - anche in Siberia e cast internazionale-lituano (con il più bravo curioso incrocio tra Norton – quando sorride – e Russell Crowe – quando ha la barba). Credibilità dubbia e noia in agguato: salviamo Malkovich (e pure Stormare) e qualche intermezzo lirico (bella la scena sulle giostre). Quo vadis Salvatores?

Xamini 7/03/13 17:40 - 1252 commenti

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L'ho trovato friabile, a basso peso specifico. Indipendentemente dalla validità del romanzo di riferimento, questa trasposizione dà la sensazione di punteggiarlo, di riprodurne su schermo momenti, situazioni, avulse però da una sostanza comune. Non scende in profondità, non scava. E la seconda sensazione è che la responsabilità sia da suddividere tra interpreti (del tutto privi di carisma) e regia, incapace di sollevare un filo di tensione, elemento che, in un lavoro del genere, sarebbe stato quanto meno necessario. Un soggetto del genere l'avrei dato in mano a Tarantino (vabbeh...).

Kint 12/03/13 15:45 - 39 commenti

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Un film dal grande ritmo e un buon coinvolgimento, questo "Educazione Siberiana"; grazie a una regia solida e poco "italiana" e ad attori con le facce giuste. La trama è interessante nella prima parte, ma perde colpi e anche un pochino di credibilità nel finale. Sicuramente ci si aspettava di più dall'evoluzione del protagonista, ma Salvatores grazie alla potenza di immagini e musica regala alcune sequenze di buon cinema. Poteva essere più potente, ma è lo stesso un buon risultato.

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Belfagor 13/03/13 23:15 - 2690 commenti

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Sarà che non ho letto il libro, sarà che questa visione "romantica" di quelli che sono comunque mafiosi e criminali mi risulta indigesta, ma il film non mi ha fatto un grande effetto. La storia non offre particolari sorprese e non si addentra mai veramente nell'analisi sociale e politica, le scelte registiche sono ricercate ma spesso ruffiane, la seconda parte volge verso un finale prevedibile. Buone come sempre le prove di Malkovich e Stormare, ma il risultato generale sa di inconcludenza e approssimazione.
MEMORABILE: Lo sciacallaggio durante la piena del fiume; Le giostre.

Deepred89 17/03/13 00:30 - 3706 commenti

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La confezione all'americana la fa il budget? La risposta forse è affermativa, ma la sostanza non cambia. Noir di formazione, guerre tra bande alla The Warriors, commedia giovanilistica, love-story con la bella contesa tra i due amici, revenge-movie: i generi attraversati sono parecchi, ma le singole parti valgono più della loro somma e il tutto appare un po' sconclusionato. Buon cast (ma il doppiaggio della Tomlinson è da codice penale), musiche scontate (col povero Bowie impiegato per l'immancabile scena-videoclip). Medio.

Mtine 24/03/13 18:28 - 224 commenti

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Pur partendo da una storia non originalissma e a tratti prevedibile, il film riesce a intrattenere e offre alcuni momenti più che buoni. Grazie anche a un ispirato John Malkovich, che fa il "padrino" della situazione dispensando regole ai suoi due pupilli, il film viaggia su buoni ritmi, senza mai incantare o stupire ma riuscendo a dire quello che deve dire in 110'. Non un capolavoro, ma comunque un film piacevole.

Capannelle 13/05/13 13:57 - 4411 commenti

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C'è la parte di formazione, arricchita dal grugno di Malcovich, ma che rispetto ad altri film poco aggiunge. Togli il camorrista e metti il siberiano, togli Scampia e metti la steppa, togli i camion di sigarette e ci metti quelli di stivali. Ecco allora che per vivere qualche sequenza significativa occorre lo spirito stralunato di Xsenia, nella sua folle ingenuità. Buone nel complesso la direzione degli attori e la musica.

Lythops 11/07/13 21:43 - 1019 commenti

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Per la prima mezz'ora il film fa indubbiamente la sua bellissima figura: lo stile narrativo, la fotografia, gli attori... poi però si pensa al grande Sergio Leone, che con la storia dei ragazzini diventati adulti ci ha fatto un capolavoro e si ha l'impressione di trovarsi in un sotto déjà vu rimpiangendo il Salvatores assolutamente più spontaneo e godibile dei tempi che furono. È un film che regala ottime sequenze, senza contare una colonna rumori che rasenta la perfezione, ma non coinvolge come dovrebbe. Un film che lascia incerti.

Redeyes 21/07/13 10:56 - 2449 commenti

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Un ottimo Salvatores c'immerge in siberiani paesaggi e malavitose liturgie. Per certi versi un C'era una volta in America con cambio di location. La storia non brilla per originalità (l'educazione, l'amicizia, la crescita) ma si fa guardare con piacere. Indubbiamente nonno Malkovich dà un tono maggiore all'opera, altrettanto intrigano gli inediti momenti di felicità con una giostra nella miseria più assoluta del quotidiano. Finale, ma non è una pecca del regista, un po' scontato, ma apprezziamo il non eccessivo indugiare su sentimentalismi.

Beffardo57 24/08/13 21:36 - 262 commenti

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Salvatores conosce indubbiamente il mestiere e anche se non scodella capolavori e nemmeno ambisce a farlo (sarebbe inutile, nascono per una irripetibile congiunzione astrale), racconta storie con notevole professionalità. Anche in questo caso lo spettacolo c'è e l'interesse dello spettatore viene adeguatamente calamitato dalla vicenda, dal ritmo con cui si svolge, dagli interpreti all'altezza della parte, dalla confezione accurata. Un prodotto medio di qualità, abbastanza raro di questi tempi.

Schramm 5/10/13 15:41 - 3495 commenti

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Affrancatosi dalla frivolezza di allegre famigliole, Salvatores prova a giocare la carta cronenberghiana di una maieutica criminale, ma il suo assassino non promette affatto bene: laddove il libro richiedeva impurità e lordura, il regista predilige il tepore di una patina da prima serata mediaset, l'acting è da spottone, Rulli e Petraglia tradiscono non poca confusione sull'esatto punto di fuga narrativo da adottare (di conseguenza tutti sono protagonisti e nessuno lo è), scapolata la catechesi formativa la storia si ingarbuglia in un altalenarsi ellittico sciattamente amministrato. *!

Galbo 25/10/13 12:17 - 12393 commenti

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Gabriele Salvatore dirige un racconto di formazione ambientato nella Russia post-sovietica. Il film deve molta della sua ragione d'essere alla presenza di un carismatico e credibile John Malcovich. Salvatores lo "sfrutta" il più possibile, ma, attore inglese a parte, il film è debole a causa di una storia interessante solo a tratti e di attori poco incisivi. Buona l'ambientazione.

Piero68 18/03/14 08:38 - 2957 commenti

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Lontano anni luce dallo spirito del romanzo e sceneggiatura assolutamente non aderente al racconto di Lilin (se non per un paio di episodi marginali), ES è semplicemente un'operazione commerciale che sa più di film tv che di cinema impegnato. Ormai è dai tempi di Puerto Escondido che Salvatores annaspa non riuscendo più a dare un'anima ai suoi film. Altra nota dolente montaggio e plot: senza la lettura del romanzo diventa complicato seguire i continui sbalzi temporali. Cast sottotono e Malkovich pesce fuor d'acqua, Stormare n.p. Da dimenticare.

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Viccrowley 19/03/14 01:50 - 814 commenti

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Salvatores trae dall'omonimo romanzo un film di formazione che parte bene ma va via via calando, sbriciolandosi dietro un'estetica di stampo televisivo, con pochi picchi e molti precipizi. Malkovich fa il suo nella parte del patriarca criminale, ma a non funzionare è la sfilacciata sceneggiatura che affastella flasback e fast forward continui, quasi a dare un tono autoriale che in realtà manca del tutto, così come il coraggio di osare nei momenti clou, arrendendosi a toni edulcorati che mal si adattano al tono dell'opera.

Cangaceiro 21/03/14 14:49 - 982 commenti

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O anche educazione alla violenza. È un film sul contrasto tra due mafie (e di riflesso tra due tipi di società), una all'antica, legata al senso d'appartenenza alla comunità, l'altra più individualistica e senza regole. Alla fine escono entrambe sconfitte. Salvatores firma una pellicola d'ampio respiro, molto europea poichè l'introspezione è tanta ed eclissa la spettacolarizzazione. C'è qualche chiara similitudine con C'era una volta in America. Malkovich all'altezza e a suo agio pur in un ruolo con pochi margini di manovra, bravi e credibili i ragazzi.
MEMORABILE: Il giro sulla giostra: un raggio di luce in una vita che è una lunga lotta per la sopravvivenza.

Nando 10/04/14 11:34 - 3814 commenti

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Una narrazione in salsa sovietica per due giovani che si ritroveranno da adulti. Belle ambientazioni con un clima sicuramente interessante e una buona delineazione dei personaggi con l'esplicazione delle ferree regole della comunità. Lievemente frettoloso il finale. Malkovich è in palla e i due giovani protagonisti maschili appropriati.

Pinhead80 15/05/14 19:26 - 4760 commenti

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Non era semplice articolare una storia dall'intricatissimo libro di Lilin. Salvatores ci riesce a modo suo regalandoci un film un po' disarmonico che cerca di arrivare rapidamente all'epilogo. Da un punto di vista scenografico nulla da ridire, così come per la scelta degli attori. Era difficile tirar fuori un film dal libro e Salvatores ci riesce solo a tratti.

Ecc.danilo 28/05/14 16:28 - 18 commenti

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"Queste sono le nostre regole": la frase mi girava in testa dopo aver visto il film. Sono regole che si dettano in una realtà molto dura, nella quale devi essere istruito a sopravvivere, altrimenti soccombi. Il ritmo del racconto è molto buono, Malkovich giusto; l'ambientazione, ottima, funge da tappeto per la storia di questi due siberiani.

Vitgar 28/10/14 14:12 - 586 commenti

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Strano film di Salvatores, lontano anni luce dalle tematiche a lui più care. Un film drammatico in una terra poco nota (la Siberia) eppure ricca di rituali e credenze ancestrali. Il tutto visto nel contrasto del periodo post-sovietico e della presenza comunque costante della Russia. Non tutto fila liscio nella narrazione; belle le ambientazioni, buona la descrizione psicologica dei personaggi, eppure sembra che manchi un reale filo conduttore. Piacevole la colonna sonora di Mauro Pagani (ex PFM).
MEMORABILE: La vita delle persone scritta sui tatuaggi di cui i siberiani sono estimatori.

Mco 11/02/15 14:08 - 2327 commenti

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Dall'omonimo romanzo di Nicolai Lilin Salvatores imprime, come olio su tela, un disegno di disagio giovanile nella terra di nessuno. Seguendo i consigli di un nonno dalle radicali (e radicate) convinzioni due ragazzini maturano in un contesto tanto difficile quanto pericoloso la loro idea di amore per il prossimo e per se stessi. Perché, a ben vedere, si tratta di un film di e sull'amore, sentimento che muove ogni azione, anche la più incomprensibile e che trova nell'angelica "voluta dal cielo" Xenia la più alta forma di epifania. Bellissimo.
MEMORABILE: I "comandamenti" di Nonno Kuzja; Il bagno di Xenia (senza saper nuotare).

Almicione 25/06/16 01:24 - 764 commenti

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Storia familiare di criminalità in Russia, dove l'eterogeneità etnica ha sempre creato notevoli problemi. Ci si aspettava però una pellicola meno "occidentalizzata", un'occasione per dire qualcosa di nuovo, di diverso da quello che si può vedere sempre. E invece si trova una trama più o meno normale, in un contenitore più o meno normale, che non può quindi emozionare. Anzi, spesso Salvatores sembra arrancare e la storia affannarsi per ritrovare la strada. Inutile citare C'era una volta in America e Arancia meccanica. Educazione americana.

Vito 7/08/16 00:34 - 695 commenti

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Dal romanzo di Nicolai Lilin Salvatores trae un'opera drammatica, intensa e nerissima, lontana per certi versi dal resto della sua filmografia. Un noir sulla comunità siberiana in Transnistria, moderni banditi che seguono un rigido codice d'onore e sopravvivono battendosi contro l'esercito russo in una sorta di anarchismo anti-stato. Molto bella la fotografia. Ottimi gli interpreti, tutti esordienti tranne Malkovich e Stormare.
MEMORABILE: I tatuaggi; Kolima si arruola nell'esercito russo durante la guerra in Cecenia per scovare l'amico che ha infranto le regole.

Myvincent 18/09/17 19:10 - 3741 commenti

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Tratto dal romanzo di un giovane autore, un'opera insolita di un'amicizia virile e di una educazione tosta in una terra ostile come la Siberia. Il mondo di Salvatores è riconoscibile dalle incursioni rock & roll e dallo stile fresco, trasversale, brillante, un po' spot pubblicitario, lontano dagli stereotipi espressivi per raccontare aspetti e storie di vita tutt'altro che brillanti. Il risultato è spiazzante, ma non convince fino in fondo e non si grida al miracolo.

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Lou 20/05/19 14:44 - 1121 commenti

I gusti di Lou

Salvatores si misura con un'insolita e suggestiva ambientazione nella Siberia post-sovietica, confermando il suo percorso di ricerca che negli ultimi anni lo ha portato ad affrontare generi e contesti sempre differenti. Una storia di formazione malavitosa nel complesso apprezzabile e con momenti toccanti, soprattutto quando all'amicizia maschile si sovrappone la figura folle e imprevedibile di Xenia. Rimane però l'impressione di un'occasione non sufficientemente sfruttata.

Alex1988 26/08/20 18:12 - 728 commenti

I gusti di Alex1988

Gabriele Salvatores tenta di staccarsi dalle sue opere precedenti andando ad attingere dal romanzo di Nicolai Lilin, che racconta della sua infanzia vissuta in una comunità deportata dal regime stalinista, nell'ex Unione Sovietica. Si tratta quindi di un percorso di iniziazione, sia alla vita che all'interno di questa comunità criminale, nel quale, da parte di Salvatores, non mancano riferimenti a C'era una volta in America, ma anche al più recente Gangs of New York di Scorsese. Interessante, ma poco avvincente.
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  • Discussione Puppigallo • 6/03/13 11:32
    Scrivano - 506 interventi
    Per correttezza, visto che è già uscita, segnalo un abbassamento di mezzo pallino della mia critica avvenuto dopo averla riletta (era più da 2 e mezzo).
  • Discussione Capannelle • 6/03/13 14:36
    Scrivano - 3514 interventi
    Vorrei fare un plauso a Nancy che è riuscito/a a ricopiare tutti i nomi degli attori senza mettersi a ridere (io al quarto "-icius" avrei smesso..)
    Ultima modifica: 6/03/13 14:49 da Capannelle
  • Discussione Cotola • 6/03/13 15:49
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Io ho visto nello stesso giorno film e spettacolo teatrale. Ci sono differenze importanti: è stato molto stimolante vedere le
    due cose insieme. Presto farò un raffronto tra
    le due opere (ho già buttato giù degli appunti)
    Riuscissi a leggere il libro in tempi brevi,
    potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante
  • Discussione Zender • 6/03/13 15:59
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ah beh, se riuscissi a leggere anche il libro oltre ad aver visto lo spettacolo teatrale scatterebbe (se tu lo volessi) anche un bell'approfondimento, in questo caso, anche se di regola gli approfondimenti su unico film son pressoché banditi :)
  • Discussione Nancy • 6/03/13 19:09
    Fotocopista - 147 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Vorrei fare un plauso a Nancy che è riuscito/a a ricopiare tutti i nomi degli attori senza mettersi a ridere (io al quarto "-icius" avrei smesso..)

    Sì, è stata un'ardua impresa in effetti!!
  • Homevideo Buiomega71 • 28/07/13 18:25
    Consigliere - 25999 interventi
    In dvd (e BR) per 01 Distribution, disponibile dal 12/09/2013

    http://www.kultvideo.com/DVD/DVD.aspx/aid17999aid-DVD-Educazione-siberiana-12-09-Educazione-siberiana?__lang=it-IT
  • Discussione Mauro • 15/10/22 13:53
    Disoccupato - 11983 interventi
     Zender, su wikipedia si legge "Il film è stato presentato da Gabriele Salvatores al Courmayeur Noir in festival  il 12 dicembre 2012, mentre il primo trailer è stato diffuso online il 18 dicembre 2012. Il 30 gennaio 2013 viene diffuso online il manifesto ufficiale del film. Il film è stato distribuito in sala il 28 febbraio 2013"
    Imdb mette come data della prima il 28 febbraio 2013, anche Anica mette 2013 (censura: 107092 del 20-02-2013)

    Quale è l'anno da mettere in scheda? 2012 o 2013?
    Ultima modifica: 15/10/22 13:57 da Mauro
  • Discussione Zender • 15/10/22 17:17
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Non lo so, bisognerebbe capire in che modo è stato presentato al Festival. Se è stato proprio proiettato per intero, per dire, se solo delle parti, il trailer...
  • Discussione Mauro • 16/10/22 09:46
    Disoccupato - 11983 interventi
    Ho trovato articoli d'epoca nel quale si dice che nell'occasione del Courmayeur Noir in festival  sarebbe stati mostrati solo alcuni spezzoni del film quindi il film è correttamente del 2013.

    Ultima modifica: 16/10/22 09:46 da Mauro