Himizu - Film (2011)

Himizu
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Titolo originale: Himizu
Anno: 2011
Genere: drammatico (colore)
Note: Il soggetto del film è tratto dall'omonimo manga di Minoru Furuya pubblicato in quattro volumi nel 2001-2002.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/01/13 DAL BENEMERITO MICKES2
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Mickes2 20/01/13 21:02 - 1670 commenti

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Film sui giovani, per giovani; per il futuro. Sono si occupa di una dolorosa pagina di storia giapponese affrontando la tragedia del Marzo '11, quando lo tsunami rase tutto al suolo portando con sé i rimasugli di esistenze già appese a un filo. Irresponsabilità genitoriali, avidità, depressione, filtrati attraverso gli occhi di due adolescenti, vissuti opposti che si attraggono, un raggio di sole (incantevole Keiko) e un essere nel fango che aspetta di essere scaldato. Qualche scelta appare forzata, ma l’urlo di dolore giunge palpabile e sincero.
MEMORABILE: La caparbietà di Keiko, davvero commovente nella sua fumettosa vivacità.

Daniela 19/05/20 02:28 - 12662 commenti

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Immersa in uno scenario cosparso di rovine materiali e morali, la storia dell'introverso Sumida e dell'innamorata Keiko, di differente condizione sociale ma entrambi vittime di genitori avidi e violenti, è una sequenza di brutture appena alluminata dalla presenza solidale di alcuni sopravvissuti al disastro che hanno perso tutto ma non la voglia di arrangiarsi. Non mancano le sequenze forti ed i momenti in grado di trasmettere empaticamente un senso di disperazione, ma, come succede anche in altri suoi film, Sono eccede compromettendo la riuscita complessiva di un'opera sincera ma ridondante.
MEMORABILE: La madre di Keiko gli appronta nella cameretta un patibolo, invitandola al suicidio: forse la cosa poteva essere suggerita in maniera meno plateale

Schramm 7/08/22 12:33 - 3495 commenti

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Una metafisica della speranza transgenerazionale e rigenerativa, in un mondo che ha fatto di tutto per vanificarne ogni canto libero apologizzando le macerie di se stesso. Il cordone ombelicale è un cappio patibolare; nella misentropia non esistono più padri né figli, allievi né maestri. Reinnamorarsi di tutto: possibile? Basta immaginarsi felici per diventarlo? Shion Sono dice di no annuendo e sì dissentendo, in un tiro alla fune tra il cadavere della speranza e quella neonata. Lirismo antisentimentale, romanticismo asciutto, una poetica che non fa differenza tra carezza e cazzotto.
MEMORABILE: Nel fango; Sguish-boy; Schiava ideogrammata.

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  • Curiosità Daniela • 19/05/20 01:15
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Al momento della riprese, il regista ha riadattato la sceneggiatura per inserire sequenze e riferimenti relativi alle conseguenze del terremoto verificatosi pochi mesi prima al largo della costa della regione di Tmhoku, nel Giappone settentrionale, che aveva provocato uno tsunami di immani proporzioni, con decine di migliaia di vittime e danni ingenti, compresi quelli alla centrale nucleare di Fukushima.

    Fonte: https://www.hollywoodreporter.com/review/himizu-venice-film-review-231642