Gli ultimi cinque minuti - Film (1955)

Un uomo e una donna si conoscono durante un contenzioso per affittare un appartamento, si sposano pur non essendo innamorati e inizia un gioco di gelosie e tradimenti. Un film non particolarmente vivace, con dialoghi monotoni e poco ritmo, ravvivato però dal cast; in particolare De Sica è perfettamente in parte e riesce a strappare qualche sorriso nei duetti con Peppino (sottoutilizzato come capitava spesso in quel periodo). Tanti caratteristi ma nessuno usato in modo molto brillante. Non indispensabile.

Bagattella comico-sentimentale incentrata su un appartamento conteso da due inquilini litigiosi tra i quali scocca la scintilla. Una sceneggiatura poco coinvolgente è sostenuta dal lavoro di un ottimo cast. Le parti migliori sono gli scambi verbali tra i protagonisti, in particolare De Sica e Peppino, mentre la trama di gelosie e presunti tradimenti lascia il tempo che trova.

Gradevole commedia sentimentale, non eccessivamente sdolcinata o esasperata, basata su un tipico copione da romanzo rosa. Vive delle prestazioni e del carisma degli interpreti; Vittorio De Sica in particolare denota una tale naturalezza nel recitare che da solo impedisce allo spettatore di annoiarsi. Peppino De Filippo ricopre il ruolo di spalla, a dire il vero con poco spazio a disposizione, ma sempre efficace e divertente. Certo, non resta impresso a lungo nella memoria, ma se dovesse capitare tra le mani un’occasione gliela si può concedere senza dubbio.

Vecchia commedia dalla struttura chiaramente teatrale e molto verbosa. Soprattutto la prima parte è statica e poco interessante, anche se vedere De Sica recitare è sempre piacevole. Il suo duetto con Peppino De Filippo a metà film vale da solo la visione della pellicola, che si trascina comunque abbastanza stancamente fino alla prevedibile riconciliazione finale tra moglie e marito. Amato era più noto come produttore, e la cosa si vede.

Commedia sentimentale d'altri tempi leggera solo fino ad un certo punto. Le storie che si intrecciano parlano di sentimenti veri, universali, cui la sceneggiatura scritta con garbo e stile dona un'attualità inaspettata. Molto buona la prova dell'eccellente cast, il vero punto di forza del film, mentre la regia discreta di Amato mostra a tratti poca personalità. Le riprese quasi tutte in interni fanno apprezzare meglio la classe degli attori e i mezzi toni dei dialoghi e nel complesso un certo ritmo non manca. Gli appassionati del genere potrebbero apprezzarlo; gli altri, forse, pure.