Curse of the puppet master - Film (1998)

Operazione recupero per la saga: l’atmosfera dei primi due capitoli è il modello da seguire, i burattini sono più spietati e meno tarati per le famiglie. Peccato che anche questo numero sia girato e realizzato maluccio: c’è un'aura televisiva, il film non gira e se togliamo qualche intuizione (i sogni del protagonista, i teppistelli metà umani metà lignei) resta il nulla. Finale monco, buttato lì come una spugna sul volto tumefatto di un pugile suonato. Timido segnale di un encefalogramma piatto.

Torna DeCoteau alla regia e con lui il leitmotiv della vendetta che aveva caratterizzato il terzo episodio. La trama sembra una rielaborazione marionettistica di Kobra, ma lo script non riesce a sviluppare in maniera adeguata il curioso spunto di partenza, puntando su un'improbabile love-story e culminando in un finale insensato e insoddisfacente. Dave Allen non cura più le animazioni dei giocattoli e spesso il problema viene risolto riciclando sequenze dai film precedenti, con un effetto risibile. Unici pregi la discreta dose di splatter e il visino della Harrison. Scarso.

Torna DeCoteau e ciò di buono visto nei precedenti due film è di fatto annullato. Questo è infatti idealmente un nuovo numero due. Il regista si concentra troppo sulla storia d'amore e le tante ciarle affossano il ritmo. Data anche la breve durata, il tempo per vedere i nostri burattini diventa un mero riempitivo e la mattanza si concentra tutta nel secondo tempo; ma ciò non basta ad elevarlo dalla mediocrità. Peccato perché pare di assistere a due film differenti: il teen drama è insopportabile, meglio la parte con i burattini vendicativi che, come detto, occupa un minor minutaggio.

Capitolo a due facce. Come spesso accade nei film di questa saga, al netto della breve durata bisogna pagare dazio a una prima parte povera d'interesse; quando i burattini non sono in azione, non c'è molto altro che sia degno di nota. Avvicinandosi alla conclusione tutto migliora, malgrado le intenzioni del cattivo di turno siano intuibili; lo splatter cresce e con esso l'attenzione dello spettatore. Perché dunque non dare più spazio a questo tipo di sequenze, invece di comprimerle troncando pure l'epilogo? Certe animazioni dei pupazzi sono riciclate dai film precedenti. Mediocre.