Charlie e il martello - Corto (1914)

La bella Mabel, in una delle sue solite gite fuori porta, è concupita da ben tre rivali: il ciuco Charlie, il beota Mack Sennett e quel gran pezzo d’uomo di Ambrose/Mack Swain. Comica di grana davvero grossa, con la canonica farsaccia da parco in stile Keystone stiracchiata e giunta ormai al capolinea. Le trovate del martellone e del bimbo “quarto incomodo” son in tal senso al limite del patetico; d’altra parte Sennett (grande produttore) non è mai stato un Dr Sottile dietro la mdp. L’unico a cavarsela è tutto sommato... il cappellino della Normand.

La donna è una e gli uomini sono tre: inevitabile che si riesumi il solito repertorio di litigi, calci e pugni. Ma stavolta c’è un arnese in più: un gigantesco martello da battere in testa agli avversari. Davvero molto povera di idee (e di risate) questa comica in cui l’elemento più curioso dovrebbe essere proprio la mega-martellata, che però si risolve in una banalità. Pessima anche la comparsa di un bambino come quarto incomodo, che viene fatto fuori da Charlot con un calcio in pancia: ma per carità…!

Mack Sennett dirige Chaplin in un cortometraggio nel quale tre individui (uno dei quali è lo stesso regista) si contendono le simpatie di una fanciulla, con l'intervento di un bimbo e di un martello. Comica che sfrutta la tradizionale cornice bucolica (un parco pubblico) e che si affida ad un repertorio alquanto vetusto di trovate basate fondamentalmente su litigi vari. Il ritmo latita e non ci si diverte quasi mai.