Ispirato alla vicenda reale di Don Salvatore D'Angelo, ne traccia l'impegno per i ragazzi abbandonati ed emarginati nel Dopoguerra, nei pressi di Maddaloni (Caserta). Landry è credibile e, con l'aiuto di Memmo Carotenuto, porta a compimento il film che Polselli (anche sceneggiatore) dirige cadendo qua e là nel melodrammatico solo nell'ultimo quarto d'ora. Sarebbe impossibile attribuirlo, se non ci fossero i crediti, allo stesso autore di Delirio caldo. Guardabilissimo.
Il sacerdote è un eroe come pochi e Renato ci aggiunge anche il suo, di prodigio, con la sua solita maestria. Infatti non infarcisce il film di icone o simbolismi a sè stanti come fanno in molti, non utilizza neanche il loro perfezionismo tecnico sonnacchioso. Con lui niente è lasciato al caso, tutto viaggia in stretta concatenazione, non solo spirito e corpo. L'antropologia è a 360°. Come l'Arca di Noè, indistruttibile a qualsiasi tempesta, passerà dal sacro al profano utilizzando gli stessi mezzi. Polselli è un fuoriclasse inarrivabile.
Nascita romanzata del Villaggio del Fanciullo a Maddaloni, dove nel dopoguerra don Salvatore d’Angelo iniziò a raccogliere bambini emarginati. La cosa più interessante, al di là della puntuale rievocazione dell’impegno del sacerdote, sta nella descrizione degli scontri con la città, divisa tra beghine e anticlericali. Ma l’odore di incenso e di agiografia si irradiano inevitabilmente con stucchevolezza. Freschi e vivaci i ragazzini: il neorealismo edificante che piaceva ad Andreotti, amico fraterno e protettore del prete biografato. Guardabile.
Il rovesciamento innovativo della "paideia" (maestro e alunno apprendono mutualmente abbattendo le gerarchie) è inserito qui nel contesto dell'orphanage. Anche Cristo era anarchico sin dall'infanzia come i bambini senza famiglia del film, rifiutati crudelmente dallo Stato a cui appartengono e sfruttati dai falsi cattolici per i quali la miseria diviene un profiquo strumento di prevaricazione; ma Gesù è anche controcorrente, come il sacerdote dagli ideali di uguaglianza universale, laica e multirazziale, in quest'opera lungimirante e profetica.
MEMORABILE: I bambini che fanno i sindaci a turno; Il furto della pasta e fagioli; Il Cristo e l'albero sotto la pioggia, di notte e il bimbo che coglie i frutti.
Renato Polselli HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneFauno • 6/01/13 16:40 Contratto a progetto - 2742 interventi
Se continui a scrivere in più commenti quelle due paroline di troppo allora vuoi proprio provocare...Allora non è bastato lo scazzo con Stefania in discussione generale nè tantomeno il chiarimento con Cotola in un film di Rondi. A questo punto istintivamente mi verrebbe da fare una scenata ...Lascio perdere perchè ho delle soddisfazioni molto migliori che star dietro a te, ma quello che fai è veramente scorretto...Continua pure, contento te contenti tutti, ma il livello non è mediocre, è sottozero. FAUNO.
Fauno ebbe a dire: Se continui a scrivere in più commenti quelle due paroline di troppo allora vuoi proprio provocare...Allora non è bastato lo scazzo con Stefania in discussione generale nè tantomeno il chiarimento con Cotola in un film di Rondi. A questo punto istintivamente mi verrebbe da fare una scenata ...Lascio perdere perchè ho delle soddisfazioni molto migliori che star dietro a te, ma quello che fai è veramente scorretto...Continua pure, contento te contenti tutti, ma il livello non è mediocre, è sottozero. FAUNO.
Fauno, scusami, ma non ho capito a cosa ti riferisci. Quali due paroline?
DiscussioneZender • 6/01/13 17:52 Capo scrivano - 47727 interventi
Fauno, una volta per tutte e tanto per cambiare: Legnani non ha detto NIENTE di offensivo, quindi smettila e basta. Le due paroline di troppo sono senza dubbio le tue.
DiscussioneFauno • 6/01/13 20:02 Contratto a progetto - 2742 interventi
L'allusione negativa a Delirio caldo, talmente evidente.
Io che QUARTO POTERE fa schifo l'ho scritto una volta sola e sul mio commento, non sono come te che non perdi mai occasione di denigrare i B-movies in modo molto sottile e continuamente.
Peccato che i B-movies possano fare a meno dei tuoi capolavori, mentre il contrario non avviene...
I capolavori sono l'estetica, la punta della lancia, i lineamenti del volto, ma i B-movies sono l'apparato locomotore nonchè tutti gli organi interni, vale a dire LA VITA, che ti piaccia o no...
E questo concetto è valido universalmente e per tutte le arti. Quindi Delirio caldo non è solo un B-movie, è LA VITA.
E il termine silenziare, recentemente coniato, per me non esiste, visto che neppure io offendo. Bye-bye. FAUNO.
Fauno ebbe a dire: L'allusione negativa a Delirio caldo, talmente evidente.
Io che QUARTO POTERE fa schifo l'ho scritto una volta sola e sul mio commento, non sono come te che non perdi mai occasione di denigrare i B-movies in modo molto sottile e continuamente.
Peccato che i B-movies possano fare a meno dei tuoi capolavori, mentre il contrario non avviene...
I capolavori sono l'estetica, la punta della lancia, i lineamenti del volto, ma i B-movies sono l'apparato locomotore nonchè tutti gli organi interni, vale a dire LA VITA, che ti piaccia o no...
E questo concetto è valido universalmente e per tutte le arti. Quindi Delirio caldo non è solo un B-movie, è LA VITA.
E il termine silenziare, recentemente coniato, per me non esiste, visto che neppure io offendo. Bye-bye. FAUNO.
Non hai capito il riferimento ("Sarebbe impossibile attribuirlo, se non ci fossero i crediti, allo stesso autore di Delirio caldo"). DELIRIO CALDO è citato in quanto opera che non si attribuirebbe mai ad un regista che ha fatto un film religioso come questo.
Tutto qui.
Non vedere, Fauno, la malizia quando non c'è.
DiscussioneFauno • 27/02/13 18:34 Contratto a progetto - 2742 interventi
E comunque si vede benissimo che è Polselli. Semplicemente qualche anno dopo passerà a temi molto più profani con gli stessi mezzi, quasi col sorriso sulle labbra, o sotto i baffi, se preferiamo. FAUNO.
Fauno ebbe a dire: ...si vede benissimo che è Polselli.
Io - lo ammetto - proprio non ci sarei mai arrivato.
Quali sono i segni più tangibili?
DiscussioneFauno • 28/02/13 18:37 Contratto a progetto - 2742 interventi
La capacità che ha solo lui di tenere talmente uniti spirito e corpo, che ogni reazione dei suoi personaggi vien fuori a 360°, non trascurando neanche i pensieri e le idee più nascoste, sia dei personaggi, che dello spettatore. In pratica vedendo lui non ci si vergogna più di nulla e non ci si sente più ridicoli neanche a pensare le cose più stravaganti o inconcepibili...Spesso e volentieri si ha più paura di essere ridicoli verso sè stessi che verso gli altri, e lui è forse l'unico a rassicurarti che non c'è da avere vergogna di niente, fa tutto parte dell'umano...Siamo noi, proprio in quanto lo spirito è sempre strettamente concatenato, la bestia più meravigliosa del pianeta...Comunque attendi a breve il mio commento su Frida professione manager. Ciao. FAUNO.